una sconfitta da non drammatizzare
Scritto da Massimo Bambara   
Martedì 02 Novembre 2010

Il Milan perde, in maniera inattesa, il confronto diretto con la Juventus. Lo fa in modo strano, quasi bizzarro, inaspettato.

Eppure oltre il risultato non ci sono solo problemi da analizzare ma anche elementi positivi.

La squadra nei primi 20-25 minuti di gara ha espresso livelli di gioco intensi ed elettrizzanti. Il gol di Quagliarella è sembrato come una mosca su un prato pieno di fiori.

E' stato dopo il gol bianconero che il Milan ha un pò deluso. La gestione della seconda parte del primo tempo è nettamente rivedibile, soprattutto per quanto concerne il profilo psicologico.

Tuttavia già a fine primo tempo il Milan aveva creato i prodromi per il pareggio con due enormi occasioni capitate a Ibra.

Nella ripresa non è stato un Milan spettacolare ma è stato un Milan che ha comunque messo in difficoltà la Juventus che ha tirato il porta solo in occasione del gol di Del Piero e che si è praticamente solo difesa.

Un Milan nel secondo tempo che avrebbe potuto essere più brillante ed incisivo ma che ha comunque creato più volte i presupposti del pareggio.

A fine gara ho contato qualcosa come 12-13 occasioni da gol create. Forse la partita in cui ne abbiamo create di più. Certamente non è stato il miglior Milan ma dal punto di vista della produzione offensiva è stata una delle partite maggiormente positive.

I gol della Juve nascono da due errori individuali di Antonini, decisamente in serata storta.

Il Milan non ha quindi fatto così male come certe impressioni "di pancia" potrebbero suggerire, bensì ha espresso un buon calcio, ma deve migliorare in alcuni aspetti e deve fare delle scelte precise.

In primis è necessario che Ibra stia meno lontano dall'area di rigore per non arrivare troppo stanco e poco lucido al momento della conclusione in porta.

In secondo luogo bisogna insistere sul Boa che non ha certo giocato una buona partita ma è un elemento di valore e la sua stabilizzazione nel nostro centrocampo è una delle chiavi per la crescita del reparto.

Inoltre c'è da lavorare, tanto, sulla componente psicologica della squadra. Non si può essere in balia degli eventi dopo i gol, bisogna reagire subito, da grande squadra, con grinta ma soprattutto cattiveria agonistica.

Ultimo aspetto negativo: Pato. Il talento da solo non è mai decisivo. Non si può giocare Milan-Juve come se si stesse su una spiaggia di Rio a divertirsi. Se non matura resterà solo un grandissimo talento. Un vero peccato con le qualità che ha


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