Sono essenzialmente tre gli aspetti preponderanti del nuovo corso allegriano.
Tre novità che, messe assieme, danno la risultante di un percorso nuovo.
Il primo aspetto che va evidenziato è di natura psicologica.
Rispetto a un'estate fa adesso la squadra ha maggiore convinzione e crede di più nei propri mezzi.
L'allenatore è stato molto bravo a creare subito il clima giusto e a instaurare un regime meritocratico che fa degli allenamenti un momento essenziale per i giocatori al fine di giocarsi le proprie chances.
Non sono da sottovalutare alcuni punti di rottura col passato come l'inquadramento di Seedorf come dodicesimo uomo (riserva di Pirlo e Dinho) non più quindi mammasantissima intoccabile, nonchè l'onestà intellettuale del tecnico livornese nel dire a Gattuso di rimanere senza dargli garanzie di titolarità o di presenze ma solo facendolo riflettere sulla sua importanza all'interno dello spogliatoio.
Il secondo aspetto fondamentale riguarda il lato tecnico-tattico.
Dopo l'intermezzo leonardiano fatto di un garibaldino 4-2-fantasia, adesso si torna al 4-3-1-2, modulo più razionale.
Questa volta però il 4-3-1-2 rossonero si distingue dal 4-3-1-2 di Ancelotti.
Sono uguali nei numeri ma diversi nella sostanza.
Nel sistema di Allegri la corsa deve sostenere la tecnica, nell'ultima edizione del 4-3-1-2 ancelottiano era la tecnica che doveva mascherare un deficit di corsa strutturale.
Non è un caso che Allegri abbia voluto e preteso due giocatori di corsa come Papastathopoulos e Boateng e che Flamini sia in rampa di lancio come titolare.
Proprio quest'esigenza di corsa dà spunto per parlare dell'ultimo aspetto di novità, ossia la preparazione tecnica e atletica.
Dopo tanti anni il Milan è ritornato a fare quasi un mese intero di solo fondo, una scelta che ti fa avere le gambe pesanti all'inizio ma che ti consente di accumulare birra e chilometri in corpo in vista di una stagione che sarà estenuante sul piano degli impegni e delle partite.
Tre aspetti diversi, nuovi, una ventata di aria fresca portata da Allegri, sarà suffficiente per rivedere un Milan vincente?
Tra poco la palla passerà al campo
|