il POST di Marco Brucculeri
Archiviate la delusione e la rabbia per la sconfitta di Cesena in campionato il Milan torna a giocare nel proprio Habitat naturale, la Champions League.
La caccia all'ottavo alloro europero parte da San Siro contro i francesi dell'Auxerre.
I 54.493 abbonati alle partite casalinghe in Champions League in aggiunta ai paganti hanno potuto quindi tornare ad emozionarsi all'ingresso in campo delle squadre sentendo le ormai leggendarie note dell'inno composto da George Friedrich Handel ed arrangiato in chiave moderna dal britannico Tony Britten per accompagnare musicalmente la più importante competizione calcistica europea.
Per questa prima alla scala del calcio il Milan schiera in campo Abbiati in porta, Antonini, Nesta, Bonera e Zambrotta in difesa, centrocampo con Ambrosini, Pirlo, Seedorf ed in attacco il tanto atteso trio Ronaldinho, Ibrahimovic, Pato.
L'Auxerre risponde con Sorin, Hengbart, Coulibaly, Mignot, Grichting, Pedretti, Ndinga, Oliech, Langil, Birsa, Jelen.
Il primo tempo scorre senza grandi emozioni, con un Milan apparso ancora imballato nei movimenti d'attacco e che non è riuscito a creare grandi occasioni complice anche la voglia degli attaccanti di ricevere il pallone tra i piedi non inserendosi negli spazi.
Al quarto d'ora purtroppo i rossoneri perdono per infortunio il capitano Ambrosini sostituito comunque da un ottimo Boateng che conferma ancora una volta l'impressione di essere l'uomo giusto per poter cambiare il passo al centrocampo rossonero.
Con lo spettro di Cesena e la consapevolezza di dover trovare la chiave per scardinare le chiuse difese avversarie il Milan entra in campo nel secondo tempo con un piglio diverso.
Da segnalare nei primi minuti del secondo tempo l'ennesimo infortunio muscolare di questo inizio stagione, questa volta a Pato sostituito da Robinho e poi sul finire di partita di Antonini sostituito da Abate.
Con il passare dei minuti la manovra di gioco è diventata sempre più incalzante e l'orchestra rossonera guidata dal sontuoso Ronaldinho coglie i frutti del proprio lavoro al 66' con la prima rete di Zlatan Ibrahimovic pronto ad insaccare un assist di testa dell'ottimo Boateng.
A questo punto, con il Milan in vantaggio e l'Auxerre costretto a scoprirsi i rossoneri tre minuti dopo trovano il raddoppio.
Azione in velocità di Dinho che porta palla e serve al gigante svedese l'assist per il secondo goal che si infila con un preciso tiro nell'angolo basso alla sinistra del portiere Sorin.
Il pubblico di San Siro può finalmente salutare le prime due reti di Ibrahimovic e la squadra sollevata e sciolta per il risultato regala minuti di puro spettacolo con scambi veloci e tocchi di classe.
Il passo è quindi stato cambiato, il Milan torna a vincere in Champions League davanti al proprio pubblico e lo fa con il marchio dei suoi campioni.
Ottimo e meritevole di ulteriore segnalazione l'impatto nella partita di Kevin Boateng, dinamico, tecnico preciso e puntuale mi fa pensare che se a Cesena ci fosse stato lui al posto del buon Rino Gattuso avremmo potuto cogliere un risultato diverso, arbitro permettendo.
Altre note di merito per Sandro Nesta, leader di una difesa a proprio agio quando guidata dal fuoriclasse romano, per Ronaldinho capace di abbinare la sua infinita qualità ad efficacia e quantità e ad Ibra, il mattatore della serata, autore della doppietta a San Siro nella prima partita di Champions contro una squadra francese....come Pippo nel 2003. (ricordiamo tutti come fini poi a maggio a Manchester)
Il girone G di questa Champions League vede quindi come da pronostico Milan e Real Madrid contendersi il primo posto.
Le due squadre dopo la prima partita sono a pari merito in virtu della vittoria rossonera sull'Auxerre e di quella sempre per 2 a 0 del Real ai danni dell'Ajax.
Non dobbiamo dimenticare le difficoltà che anche questa sera hanno contraddistinto parte della gara ma l'entusiasmo e la fiducia sono tornati, contiamo di ripeterci nel migliore dei modi sabato sera, per la ripresa del campionato contro il Catania
il PRE di Marco Rizzo
(clicca l'immagine per ingrandirla)
10 Marzo 2010 : Rooney affossa un Milan in disarmo e lo butta fuori dalla Champions League.
Impietoso il tabellino del doppio confronto tra Diavoli rossi e Diavoli rossoneri.
7-2 il risultato aggregato delle due sfide.
Troppo umiliante come uscita di scena per la squadra più titolata al Mondo.
Da qui bisognerà ripartire.
All’ingresso in campo, con la splendida musica a fare da sottofondo, bisogna avere negli occhi quelle immagini e quel senso di impotenza che abbiamo provato tutti quella sera all’Old Trafford e la voglia di rivincita, di riscossa deve venire spontanea.
Inoltre la sconfitta di Cesena rischia di annullare tutti le certezze che un grande mercato ed un grande esordio ci avevano dato. Ora bisogna fare un bagno di umiltà, lasciar stare presuntuosi proclami e giocare con uno spirito nuovo.
Quest’anno, finalmente, dopo un anno di purgatorio in Coppa Uefa e la figuraccia dello scorso anno (nonché la sconfitta a San Siro con l’Arsenal di 3 anni fa) abbiamo tutte le carte in regola e le possibilità di rifarci perché abbiamo una squadra che può competere su tutti i fronti.
Perché la Champions, in Italia, è cosa nostra.
Vederla in mani sbagliate (ogni riferimento NON è casuale) fa male.
Si riparte, dunque.
E lo si fa in un girone per niente facile. Da tutti definito il girone di ferro di questa Champions League.
Il nuovo Real di Mourinho, l’Ayax dei giovani e l’intraprendente Auxerre.
E proprio con i francesi si parte a San Siro.
Un San Siro che, sembra incredibile, ma in Champions è diventato campo ostico.
Nella massima competizione europea il Milan non vince in casa da addirittura 3 anni, esattamente dal 3 dicembre del 2007 quando il Milan di Ancelotti si imponeva 1-0 sul Celtic Glasgow con gol di Inzaghi(sempre lui!) passando come primo del suo girone.
La partita, non serve neanche dirlo, è fondamentale.
In un girone del genere non sono permessi passi falsi (vedi Zurigo).
I 3 punti sono fondamentali.
Il pericolo di sottovalutare l’avversario credo non ci sarà.
Da tutti l’Auxerre è stato definito come il più forte avversario della quarta fascia, e l’eliminazione di Spalletti e del suo Zenit è negli occhi di tutti.
E inoltre lo scotto pagato Sabato sera a Cesena si farà sentire.
Ma attenzione a non fare diventare questa squadra il Barcellona, perché non lo è.
Nel doppio confronto ha perso in Russia (dove forse meritava peggior passivo) e in casa ha vinto, si per 2-0, ma con due calci piazzati ed in 9 vs 11 per gran parte del secondo tempo.
Il campionato, poi, è cominciato davvero male.
Dopo 5 giornate i francesi hanno 4 punti e sono quartultimi in classifica.
E pensare che le squadre che giocano i preliminari, teoricamente, dovrebbero partire forte perché meglio preparate fisicamente.
I 4 punti arrivano con altrettanti pareggi, rispettivamente con Lorient, Brest, Valenciennes e Caen, mentre la sconfitta alla quarta giornata arriva per mano del Monaco.
Quindi nessuna squadra ben attrezzata.
Conosciamoli meglio :
sono riusciti ad arrivare terzi in classifica, qualificandosi quindi per la Champions, grazie ad un ottimo finale di stagione con 12 risultati utili consecutivi tra la 24a e la 35a giornata. In tanti lo definiscono un vero e proprio miracolo sportivo.
Il presidente attualmente in carica è Jean-Claude Hamel e la squadra è allenata da Jean Fernandez.
Per quanto riguarda i singoli attenzione, in particolare, all'attaccante polacco Ireneusz Jelen (quinta stagione all'Auxerre), che l'anno scorso ha segnato 18 gol in 33 partite e anche al neo acquisto Le Tallec, ex Liverpool.
La squadra è comunque molto ben organizzata e gioca un buonissimo calcio collettivo.
È poi molto brava sulle situazioni da palla da fermo, e a questo particolare dovremo fare particolare attenzione (qualcuno ricorda i due gol presi dallo Zurigo ? ecco…).
Anche in fase di ripartenza dovremo fare grande attenzione, per non ripetere gli errori di Cesena.
Si presenta sostanzialmente con una squadra invariata rispetto alla scorsa annata in League 1.
L’unico innesto strategico riguarda Le Tallec, impiegato centrale dietro all’uomo-gol Jelen, nel 4-2-3-1, marchio di fabbrica di Mister Fernanez.
La stella della squadra, oltre al bomber Jelen, rimane Benoit Pedretti, buonissimo centrocampista che ha vestito anche la maglia della nazionale francese.
Veniamo ora ai precedenti tra le due squadre:
non ci sono precedenti tra Milan e Auxerre in Champions League. Tuttavia torna alla memoria il precedente della stagione 1985-1986 - 32esimi di finale di Coppa Uefa:
Auxerre-Milan 3-1; Milan-Auxerre 3-0. I gol della rimonta a San Siro furono segnati da Virdis e Hateley, con doppietta dell’attaccante italiano.
Veniamo a noi, ora.
Mister Allegri sarà teso per l’importanza della partita ma anche perché questa segna il suo esordio assoluto in una competizione europea da allenatore.
Ma dovrà essere freddo e preparare al meglio la sfida.
L’avvicinamento alla gara non è dei più facili.
La sconfitta dell’anticipo di campionato ha lasciato un segno che deve essere in fretta cancellato.
Il Mister dovrà saper pungolare a dovere i suoi. Serve ritrovare lo spirito giusto, il gioco e una giusta cattiveria sportiva, lasciata a Milanello in occasione di Cesena-Milan.
Per quanto riguarda i singoli, Nesta e Seedorf hanno pienamente recuperato e, salvo brutte sorprese, saranno della gara.
Per Thiago Silva (anche per lui niente di grave) vige la prudenza e con ogni probabilità resterà ai box per questa sfida.
La formazione dovrebbe dunque vedere il classico 4-3-3 con Abbiati in porta; Zambrotta, Nesta, Bonera, Antonini; Pirlo, Seedorf, Ambrosini; Ronaldinho, Ibrahimovic, Pato.
Gli unici dubbi riguardano la difesa: insistere con Sokratis dopo gli errori di Cesena o no ?
Per me nessun dubbio: si continua con lui.
Tuttavia è molto probabile l’uso di Bonera in mezzo.
Il dubbio comunque resta: Zambrotta (con Bonera al centro) o Sokratis (con Bonera sulla corsia).
Al centro ha poche possibilità Boateng in quanto Seeodrf resta favoritissimo.
Osservato speciale sarà Zlatan, sempre additato come “non decisivo” in Champions.
Vedremo…
Per quanto riguarda l’Auxerre dovrebbe presentarsi con la formazione tipo. 4-2-3-1 con Sorin; Hengbart, Coulibaly, Mignot, Grichting; N’Dinga, Pedretti ; Oliech, Le Tallec, Birsa ; Jelen.
Ad arbitrare la sfida sarà Pavel Cristian Balaj, rumeno classe '71, assistito da Zoltan Szekely e Gheorghe Sebastian Eugen. Gli assistenti aggiunti(sulla linea di porta, novità di questa Champions) saranno Marius Ionut Avram e Alin Ovidu Hategan, quarto(o forse meglio dire sesto) uomo Augu Constantin Viorel.
Speriamo sia in serata migliore di Russo e dei suoi collaboratori a Cesena.
O come direbbe il nostro Presidente :”speriamo non sia di sinistra!”.
Un occhio andrà dato anche alla partita del Bernabeu tra Real-Madrid e Ajax per cominciare a ragionare sulla classifica.
Un pareggino non sarebbe da buttare.
Perché l’obiettivo non è solo qualificarsi, bensì farlo come primi in classifica.
Ma noi dobbiamo stare concentrati sulla nostra sfida e cercare di vinecere.
San Siro sarà affollato (quasi 60mila tessere) e l’entusiasmo dei tifosi dovrà essere contagioso.
Il passato ha detto che il futuro in Champions rischia di essere compromesso se si stecca con le piccole (vedi Zurigo) e allora bisogna partire subito forte.
Il Milan torna a casa sua
Che la musichetta suoni fortissima
Stiamo arrivando…
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