15.05.10 Milan-Juventus
POST MILAN-JUVENTUS 3-0
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Finisce con un bellissimo lieto fine l'ultima gara della Nostra Squadra nellastagione sportiva 2009-2010, finisce nel migliore dei modi sotto tutti i puntidi vista.
In una serata, infatti, dove il risultato della partita contava ben poco, c'è stato tanto, tantissimo spazio per le emozioni vere, i sentimenti unici che solo questi splendidi e meravigliosi colori sanno regalarci.
E'stata, infatti, l'ultima partita sulla Nostra panchina di Mister Leonardo, che dopo 13 lunghi e meravigliosi anni lascia il Nostro ambiente, dopo aver ricoperto praticamente tutti i ruoli possibili: dapprima delizioso giocatore,dotato di estro e di capacità fuori dal comune.
Successivamente dirigente lungimirante e preciso, nonché dotato di fiuto splendido che ha permesso a questa Squadra di annoverare nella lista dei suoi Campioni, gente del calibro di Ricardo Kakà, Alexandre Pato e Thiago Silva.
Infine, a quest'uomo straordinario è toccato forse il posto più scomodo, una panchina che non lo aveva convinto proprio fino in fondo ma per la quale, come in tutti gli altri ruoli che ha ricoperto, ha dato il massimo e ottenuto ciò che all'inizio di questa stagione sembrava pura utopia, cioè quella qualificazione diretta alla Champions League che è davvero fondamentale.
San Siro, di fronte ad una personacosì grande e che così tanto ha dato alla compagine Milanista, non ha potuto
far altro che dedicare costanti cori e incitamenti al brasiliano, vistosamente commosso.
Non ci resta che dire grazie a una persona meravigliosa, un uomo fantastico e un uomo davvero esemplare nel suo stile. Inoltre, è stata la volta dei saluti anche per il portiere titolare di due Champions League che ancora oggi ci riempiono il cuore e la mente.
Indubbiamente la storia fra Nelson Dida e il Milan non è sempre stata rose e fiori, dato che gli errori (spesso anche clamorosi) commessi dal brasiliano ci sono stati ed è inutile negarlo.
Ma siamo assolutamente convinti che un portiere del genere, che ci ha al contempo anche regalato delle parate strepitose e incredibili, tanto da farcelo invidiare intutto il mondo, meriti solo ed esclusivamente un applauso, proprio come quello
che San Siro gli ha tributato non appena ha lasciato il posto a Christian Abbiati. Infine, dal punto di vista degli addii, non va dimenticato quello al calcio giocato di un professionista vero, un giocatore che, nonostante un'età non certo da giovincello, ha sempre dato il massimo con la Nostra Maglia, dimostrando grande attaccamento e una personalità da vendere: il giocatore in
questione è Beppe Favalli, arrivato al Milan nella stagione 2006-2007 e che per quattro anni abbiamo avuto l'onore di annoverare fra le Nostre fila.
Quella di San Siro, pertanto, è stata una serata dalle forti emozioni.
Per quanto riguarda invece quanto successo sul terreno di gioco, dobbiamo dire che la Squadra ha finalmente disputato una bella prestazione, una prestazione caratterizzata da un gioco fluido e veloce, dove è spiccata enormemente la qualità dei Nostri giocatori.
Il Milan, infatti, si impone con un perentorio 3-0 su una Juventus che, a parte i primi dieci minuti del primo tempo, non crea
mai pericoli veri dalle parti di Nelson Dida.
L'ultima formazione messa in campo da Mister Leonardo è quella che lui stesso ha progettato questa stagione, quel 4-2-1-3 che ci ha anche regalato momenti di spettacolo puro.
Stasera erano in campo Nelson Dida fra i pali; la linea difensiva composta da Zambrotta, Thiago, Beppe Favalli e Luca Antonini; i due incontristi a centrocampo erano Andrea e Rino Gattuso, mentre Clarence agiva alle spalle dei tre attaccanti
Pato, Borriello e Ronaldinho.
I Nostri riescono ad andare in vantaggio dopo pochi minuti, grazie ad una percussione centrale di Luca Antonini che, una
volta solo davanti a Buffon, calcia trovando una deviazione tanto lieve quanto efficace di Cannavaro, con la quale il pallone scavalca il portiere della nazionale.
È il primo gol in Rossonero per Luca, che ci aveva provato tantissime volte in questa stagione senza mai avere però la fortuna necessaria.
Alla metà del primo tempo, poi, arriva anche il raddoppio della formazione Rossonera ad opera di uno degli indiscussi protagonisti di questa stagione, ovvero quel fenomeno che indossa la Maglia numero 80.
Dinho, infatti, recupera una palla al limite dell'area, scambia il pallone velocemente con Alexandre e si presenta solo davanti a Buffon, battendolo inesorabilmente sul primo palo: 2-0 per Noi.
Il primo tempo, pertanto, si conclude così. Nella ripresa, poi, i Nostri continuano a dominare il campo e il gioco, con un possesso palla veloce e avvolgente che disorienta completamente gli uomini di Zaccheroni.
L'ultima perla della stagione è quella che ci regala, ancora una volta, il campione in Maglia 80, che riceve la debole respinta di Zebina sul cross di Zambro, e dal vertice dell'area piazza, con un destro rasoterra, il pallone sul palo più lontano.
Magia assoluta di Ronaldinho, che successivamente esce per far posto a Pippo Inzaghi. Finisce 3-0 dunque a San Siro, tra gli applausi per tutti.

Finisce anche (sebbene la portata dell'addio non è neanche minimamente paragonabile a quella dei personaggi citati prima) la mia personale avventura nel curare questa rubrica, al termine di due anni davvero indimenticabili e bellissimi, vissuti con tanta intensità. Dopo una saggia riflessione, infatti, ho ritenuto (nell'interesse della rubrica medesima) che la cosa più opportuna da fare fosse quella di lasciare ad altri una rubrica così particolare, che evidenzia in modo incredibile il modo in cui si vive una passione così meravigliosa come quella Rossonera. I ringraziamenti, al termine di questi due anni sono doverosi e sentiti con tutto me stesso: innanzitutto il ringraziamento va a Massimo Reginali, che mi ha permesso di curare questa rubrica e che è sempre stato al mio fianco da persona vera e sincera in ogni circostanza. Un ringraziamento particolare va anche a Gianpiero Sabato, che ha compreso la mia decisione e che mi ha anche esortato a contiuare a scrivere per questo sito e per tutti Voi lettori, cosa che farò certamente ma non so ancora in che veste. Infine, e non potrebbe essere diversamente, il ringraziamento va a tutti Voi che avete dato alla mia rubrica un senso, un motivo per cui continuare a scrivere. Senza Voi lettori, infatti, tutti questi sacrifici e questa passione sarebbero stati fini a sé stessi.
Non mi resta, dunque, che chiudere qui la mia avventura con i Pre e i Post delle gare del Milan, sebbene come detto pocanzi resterò e continuerò a far parte (con tanto orgoglio) della
famiglia Milan Day.
Care Sorelle e Fratelli Milanisti, dunque, grazie di tutto e a presto!
Forza Milan, con affetto incondizionato
Mario Schirò


PRE MILAN - JUVENTUS
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Siamo arrivati all'epilogo care sorelle e fratelli Rossoneri.
Siamo giunti all'ultimo atto di questa stagione, l'ultima partita ufficiale della Nostra Squadra, che andrà in campo domani sera a San Siro con l'opportunità di salutare e ringraziare il popolo Milanista per un altro anno all'insegna del grande supporto e dell'attaccamento spasmodico e costante alla fede Rossonera.
Una fede, la Nostra, che nonostante i tumulti e delle prospettive non certo rosee (salvo piacevoli imprevisti) almeno per il futuro più prossimo, non cesserà per nessun motivo.
Sarà una giornata importante quella di domani, una giornata che probabilmente vedrà anche degli addii, anche se al momento non vogliamo sbilanciarci troppo sui soggetti in questione.
Non appena sapremo la verità e tutto sarà certezza assoluta, allora procederemo con i ringraziamenti e le lodi del caso. Adesso, quel che ci preme maggiormente, è preparare comunque al meglio quest'ultima gara della stagione sportiva 2009-2010, nonostante l'obiettivo stagionale minimo sia stato acquisito già la settimana scorsa nel silenzio di Marassi.
E' importante preparare al meglio questa partita, volendo farla breve, per due motivi: il primo è certamente quello più ovvio, ossia il riscatto e l'ennesima reazione dopo la bruttissima (anche se tale aggettivo risulta essere davvero riduttivo) prestazione di domenica scorsa, una prestazione che ci ha permesso di conquistare l'aritmetico terzo posto in classifica solo grazie al contemporaneo pareggio fra Palermo e Sampdoria.
Sarà dunque quantomeno doveroso chiudere con una grande prestazione anche sotto forma di ringraziamento per tutto il pubblico Milanista che, nonostante alcune prestazioni non siano state certo all'altezza della situazione, non hanno mai smesso di incitare e supportare questi Ragazzi.
L'altro motivo in questione, invece, è ben più articolato da spiegare: la sorte, infatti, ha voluto che a chiudere il Campionato di Serie A vi fosse una grandissima partita, una di quelle che, se fosse stata giocata prima dell'anno 2006, sarebbe risultata certamente decisiva per individuare la squadra Campione d'Italia.
Ad oggi, invece, questa sfida racconta di due formazioni che dello Scudetto, nella migliore delle ipotesi, ne hanno appena percepito l'odore, non essendo quasi mai entrate veramente nel vivo della lotta al titolo.
Nonostante ciò, però, la sfida in questione rimane certamente affascinante, ricca di storia e di tradizione, una tradizione indubbiamente vincente sotto molteplici punti di vista: sarà la volta di Milan-Juventus domani sera a San Siro, un appuntamento classico e che riveste sempre un'attenzione di prim'ordine.
I nostri avversari sono reduci da una stagione davvero fallimentare, una stagione che era iniziata nel migliore dei modi e con dei propositi davvero ambiziosi, ma che pian piano sono scivolati via tutti dalle mani della formazione bianconera.
Inizialmente la Juventus era allenata da Ciro Ferrara, ed aveva iniziato la stagione con l'intenzione di essere competitiva ai massimi livelli sia in Campionato che in Champions League.
Tuttavia, le sconfitte sia in campo nazionale che internazionale hanno estromesso ben presto i bianconeri dalla lotta scudetto, nonché (con un pesantissimo 1-4 all'Olimpico di Torino subito dal Bayern Monaco) anche dalla fase ad eliminazione diretta della massima competizione continentale.
Da lì in poi una serie incredibile di sconfitte ha portato all'esonero dello stesso Ferrara al quale è subentrato l'attuale allenatore bianconero, vale a dire Alberto Zaccheroni, indimenticato Mister Rossonero dello Scudetto numero 16.
Ad ogni modo, il trand dei bianconeri con il nuovo tecnico non ha mai accennato a dei miglioramenti, anzi: eliminazione clamorosa contro il Fulham e piazzamento in classifica ampiamente distante dalla zona Champions League.
Visti i risultati, sia la dirigenza che la squadra  hanno fatto indigestione di critiche e contestazioni, spesso al limite della tollerabilità. Tuttavia, siamo sicuri che la formazione bianconera domani sera ce la metterà tutta per onorare l'impegno e per disputare una grande prestazione, dettata dall'orgoglio e dallo spirito di appartenenza di molti componenti della rosa juventina.
Gli uomini a disposizione di Zaccheroni, infatti, sono dei giocatori di grandissima levatura, di alto spessore e addirittura nove di questi andranno a rappresentare la Nazionale di Marcello Lippi nell'ormai imminente mondiale sudafricano.
Pensiamo, a tal proposito, a giocatori del calibro di Del Piero, Iaquinta e Trezeguet, oppure ai centrocampisti Felipe Melo e Marchisio, oltre che al fantasista Diego, salvo arrivare poi al reparto arretrato dove spicca la grandissima personalità di
Giorgio Chellini.
Dal punto di vista tattico, la formazione di Zaccheroni è solita scendere in campo con il centrocampo a rombo, che prevede Felipe Melo come vertice basso e Diego alle spalle dei due attaccanti.
La linea difensiva è a quattro.
Nella gara d'andata i Nostri trionfarono letteralmente con un secco e perentorio 3-0 grazie alle reti di Nesta e alla doppietta di Ronaldinho.
Gli uomini di Leonardo disputarono una delle loro migliori partite dal punto di vista della gestione dei momenti delicati e del possesso palla, a volte davvero straripante.
Come detto, dunque, speriamo di vedere un bel Milan, un Milan deciso e determinato a giocare una grande partita a prescindere dalla valenza dei punti in palio.
Forza Milan!

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