10.11.10 Milan-Palermo

il POST di Marco Brucculeri

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Un mercoledì sera da Milan. Questo è quanto aveva chiesto Mister Allegri per questa undicesima di campionato e l'obbiettivo è stato raggiunto.
L'avversario, il Palermo che in questi anni ci ha fatto perdere moltissimi punti in classifica, si presenta nel nostro stadio, rinfrancato dalla recente vittoria contro il Genoa e con una condizione fisica e tecnica in grado di mettere in difficoltà chiunque.

Sin dai primi minuti, rossoneri alimentati da un gioco arioso e di gran corsa, che libera gli spazi agli inserimenti dei centrocampisti e porta i terzini, soprattutto Abate, ad effettuare qualche cross nell'area avversaria.
L'atmosfera è calda, ci sono tutti i prodromi per il vantaggio, che, puntuale come il carnevale di Rio prima della Quaresima, gonfia di verdeoro la porta difesa da Sirigu, per il goal di Pato, su cross di Seedorf.

Il Milan è ben schierato in campo, la difesa in queste due ultime partite, ha trovato nel pirata Mario Yepes il sostituto all'altezza per Nesta e Thiago Silva che da tempo cercavamo.
Il colombiano è attento e presente, fa sentire il suo peso agli attaccanti avversari e si prodiga in precise chiusure, tanto utili alla causa quanto alle coronarie dei tifosi.
Un centrocampo “tosto”, formato dal Capitano, da Kevin Prince e da Flamini, dona sicurezza a tutta la squadra e permette di ricordare, come fossero preistoria, i contropiedi subiti nelle prime giornate di campionato.

La partita scorre piacevole e con continui cambi di fronte fino al 63', quando un tiro lento, dalla lunga distanza e senza grosse pretese di Bacinovic, si infila dietro le spalle del colpevole Abbiati, intento a guardare la palla rotolare lentamente alla sua destra.

Si rivedono i fantasmi, la paura di non portare a casa questa vittoria cresce tra le labbra del pubblico rossonero.
E' troppo importante vincere questa partita, dobbiamo arrivare al Derby davanti a quelli la e non possiamo permetterci ulteriori passi falsi casalinghi.

Entra Pippo Inzaghi a sostituire l'infortunato Pato (speriamo non sia nulla di grave) e mette la sua solita adrenalina nel nostro attacco.
Al 77', il Milan trova compimento ai propri sforzi di tornare nuovamente in vantaggio.
Ambrosini si guadagna un calcio di rigore che il nostro Zlatan non sbaglia, 2 a 1 e cielo sopra a S. Siro che torna a rasserenarsi.

Nota di merito, anche questa sera per il nostro svedesone, che, si danna in un continuo lavoro per la squadra e riesce ad essere sempre decisivo anche in fase di finalizzazione ed assist.
Proprio dai suoi piedi, infatti, nasce il goal del 3 a 1.
Assist per Robinho, subentrato poco prima al posto dell'infortunato Inzaghi e rete del campione brasiliano che chiude il risultato.
Il Palermo ci prova ancora ma, questa sera, riusciamo ad essere più solidi e decisi nel non far riaprire la partita ai nostri avversari.

La classifica ora è bellissima da vedere: Milan primo, Lazio seconda, Napoli terzo, Inter quarta e Juve quinta.
Da lassù si vede tutto molto meglio e contiamo di restarci fino all'ultima giornata.

Da tempo non arrivavamo ad un Derby in queste condizioni di classifica e ciò deve servirci a dare ancora più carica per continuare sulla strada intrapresa.

La rosa quest'anno è indubbiamente più ampia ed offre diverse alternative.
Abbiamo giocato e vinto una partita difficile come quella di stasera tenendo Pirlo e Nesta a riposo, cosa assolutamente impensabile da poter proporre lo scorso anno.
Anche le eventuali assenze di Pato e Inzaghi, seppur pesantissime, non ci fanno disperare sapendo di poter comunque contare su Robinho e Ronaldinho, anche stasera tenuto in naftalina.

Prepariamoci al Derby ora, ed a vivere, tra quattro giorni, una nuova serata... da Milan!

 

il PRE di Marco Rizzo

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Affrontare un turno infrasettimanale a 4 giorni da un attesissimo derby non è mai la cosa migliore. Peggio ancora se ti ritrovi a giocare con una squadra forte come il Palermo di Delio Rossi.
Una squadra che storicamente soffriamo molto (parlo degli ultimi anni) e soprattutto una squadra che ha uno degli attacchi più forti del campionato, anche se i numeri non lo suggerirebbero.

La squadra di Rossi è mutata molto in questo senso: ora i titolari sono Ilicic, Pastore e Pinilla. Un trio giovane e veloce, che si trova alla perfezione, che segna e fa segnare.
I loro sostituti non sono da meno: Miccoli, Hernandez e Maccarone.
Un attacco da grande squadra, insomma.
Ma…c’è sempre un ma… la difesa, o meglio la fase difensiva, è il vero punto debole di questo Palermo. Subiscono molte, troppe occasioni. Spesso sono fallosi e più volte quest’anno hanno finito le partite in 10. La partenza di Kjaer si fa davvero sentire ed il solo Bovo non basta. Munoz, Glick e Goian non sembrano all’altezza. Tuttavia sugli esterni hanno due dei terzini più interessanti del campionato : a destra Federico Balzaretti, quello che io reputo il milgior terzino italiano (Prandelli, sveglia!!) e Cassani, altro buon talento.
In tutto questo però le due partite migliori dei rosanero arrivano in trasferta: il 3-1 a Torino e il 2-1 a Firenze. Due campi importanti, come San Siro del resto. Attenzione.

Si diceva della tradizione. Bhe gli ultimi anni ci dicono maluccio. Diamo un’occhiata.
23 i precedenti tra le due formazioni a San Siro con un bilancio favorevole ai rossoneri con diciannove vittorie, due pareggi e due sconfitte. Ma non inganni il dato: negli ultimi anni il Palermo ci ha messo molto in difficoltà.
L'ultimo confronto tra rossoneri e rosanero a San Siro corrisponde all'ultimo successo dei siciliani a Milan: era la 16' giornata della scorsa stagione. La squadra di Delio Rossi si impose 2-0 grazie alle reti di Miccoli al 4' e di Bresciano al 62'.
Alla stagione precedente, 2008-2009, corrisponde invece all'ultimo successo del Milan: 33' giornata, 26 aprile 2009. Il Milan si impose sui rosanero per 3-0 grazie ai due rigori trasformati da Kakà al 10' e al 57' e alla rete realizzata da Inzaghi al 20'.
Anche nella stagione 2007/2008 alla 24' giornata il successo fu dei rossoneri quando la gara del 24 febbraio 2008 terminò con il risultato di 2-1. Il Palermo sbloccò il risultato al 9' con il gol di Bresciano, ma al 25' fu Massimo Ambrosini a rispondere realizzando la rete del momentaneo pareggio. La vittoria del Milan porta la firma di Filippo Inzaghi che regalò il gol del definitivo 2-1 ai rossoneri al 91'.
Alla stagione 2006/2007, invece, corrisponde un altro successo dei rosanero a San Siro. Era la 7' giornata del campionato e la sfida andò in scena il 22 ottobre 2006. Le reti del successo del Palermo furono realizzate tutte nella ripresa: prima Bresciano al 48' e poi Amauri al 74' segnò il definitivo 2-0.
L'ultimo pareggio risale alla 37' giornata della stagione 2004/2005: un pirotecnico 3-3 che regala lo scudetto alla Juventus di Fabio Capello.
Il momento delle due squadre è buono, ci sono tutti i presupposti per una buona gara: il Palermo si è rialzato nel posticipo della decima giornata battendo il Genoa, mentre, come sappiamo, il Milan ha espugnato il San Nicola. 5 punti dividono le due formazioni.

Veniamo alle probabili formazioni.

Delio Rossi dovrebbe riproporre la solita formazione.
Sirigu agirà tra i pali.
La linea difensiva sarà formata come sempre da Balzaretti, Bovo, Munoz e Cassani.
Anche a centrocampo nessun dubbio: Nocerino, Bacinovic e Migliaccio.
Davanti arrivano i dubbi. Pastore e Pinilla tendenzialmente giocheranno. Il vero dubbio è tra Miccoli ed Ilicic con il “Romario del Salento” favorito sullo sloveno.
Ricordiamo gli infortunati: Liverani (che ha una piccola possibilità di andare in panchina) ed Hernandez.

Se Rossi non ha dubbi, Allegri ne ha decine e decine.
Deve gestire i giocatori, sedare gli animi caldi, non scontentare nessuno ed agire in considerazione anche del derby di domenica.
Fortunatamente rispetto alle altre grandi non dobbiamo fare i conti on l’infermeria: i soli Bonera e Thiago Silva(una piccola chanche ce l’ha) saranno out per la sfida.
Partiamo dalle sicurezze del Mister.
- In porta Abbiati. Nonostante qualche errorino il turn over in porta è deleterio. Si è puntato su di lui: gioca lui!
- In difesa i sicuri sono Nesta (anche se necessiterebbe di riposo) e i due terzini : il ritrovato Abate e Antonini, al suo ritorno dopo due assenze.
- A centrocampo i ritorni di Pirlo, dopo il riposo, e di Boateng, dopo la squalifica, sono certi.
- Davanti Pato giocherà: ha capito la lezione. A Bari è entrato ed ha inciso. On la difesa del Palermo deve giocare.
Sette undicesimi dunque li abbiamo. (salvo sorprese)
Veniamo ai dubbi:
- Chi a fianco di Nesta ? poche possibilità per il ritorno di Thiago. Se la giocano alla pari Sokratis e Yepes. Partono alla pari, ma la maggior velocità degli avanti palermitani suggerirebbe il greco.
- Chi sarà il terzo mediano ? La logica direbbe Ambrosini. Ma Flamini ha fatto molto bene a Bari e pone la sua candidatura. Anche perché Ambro arriva da un mese e mezzo di stop: 3 partite in una settimana (contando che al Derby ci sarà) sono forse troppe. Rimane favorito ma il francese ha possibilità concrete. Diciamo un 60%-40%.
- Eccoci al vero dubbio: il trequartista. Robinho, Ronaldinho e Seedorf: in tre per un posto.
Il favorito appare Ronladinho: è rimasto 90’ in panca a Bari e probabilmente la scena si ripeterà nel derby. Allegri deve gestire anche lo spogliatoio. Punterà probabilmente sull’orgoglio di Dinho. Al massimo pronto il cambio: non si è fatto scrupoli a toglierlo, non se ne farà in futuro.
Ma attenzione agli altri due: hanno anch’essi possibilità di giocare, nonostante il Gaucho resti favorito.
- Chi sarà la punta vicino a Pato ? Dovrebbe essere Ibra. Ma la sua stanchezza, il derby che arriva e lo scalpitare di Inzaghi inducono alla prudenza. Pippo potrebbe dare un turno di riposo ad Ibra, che comunque rimane favorito per la partita.
Dunque ricapitolando:
Abbiati; Abate, Nesta, Sokratis, Antonini; Pirlo, Boateng, Ambrosini; Ronaldinho; Pato, Ibrahimovic.
Con i dubbi sopracitati da tenere ben in mente.

La partita è molto importante: arrivare al Derby davanti in classifica e col morale alto è fondamentale per un buon rendimento domenica. Anche perchè con la classifica così corta, perdere punti è letale.
E chissà mai che ci ritroveremo primi mercoledì sera


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