04.12.10 Milan-Brescia

il POST di Marco Brucculeri

milan-brescia

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Il fine settimana, già da ieri, è iniziato nel migliore dei modi.
La sconfitta della seconda squadra di Milano, all'Olimpico di Roma contro la Lazio, ci ha fatto pregustare la possibilità di chiudere il sabato sera con l'altra parte dei Navigli a – 10.

Tutto ciò è accaduto ed in maniera trionfale, con 3 reti segnate in pochi minuti a quel Brescia che in precedenza aveva bloccato sul pari proprio la Juventus e l'Inter.

Andiamo con ordine a raccontare questa serata “da Milan” che ha scaldato il cuore di ogni rossonero.
Squadra in campo con Abbiati, l'ottimo Abate e Zambrotta come esterni, il muro Thiago/Nesta in mezzo.
Centrocampo con il ritrovato Pirlo, Ambrosini, Gattuso e Kevin Prince Boateng nel ruolo dietro le punte, solitamente occupato da Clarence Seedorf.
In avanti la ormai collaudatissima coppia Robinho/Ibrahimovic.

Fin dal calcio d'inizio si intuisce che sono lontane anni luce quelle partite dal basso ritmo che, negli anni passati, ci hanno costretto a perder punti contro le cosiddette “piccole”.
Il Brescia viene subito aggredito da un ciclone di carica agonistica.
Dopo solo due minuti, da una combinazione Ambrosini-Ibrahimovic, nasce dallo svedese l'assist per il Principe del Ghana. Boateng insacca alle spalle di Sereni e ci regala, oltre al goal, un'esultanza degna del “Centre National des Arts de Cirque.”

Il Brescia è scosso, la partita che aveva in programma di fare è già stata frantumata dall'irruenza dei colori rossoneri, paragonabile all'eruzione del lago Toba.

Da un disimpegno sbagliato dei bresciani, nasce il secondo goal, con Roby Robinho che taglia la difesa biancazzurra ed infila il raddoppio.
La partita è già chiusa dopo pochi minuti.
Il sigillo definitivo viene messo dal Genio di Zlatanone nostro, il quale supera nello stretto la difesa bresciana ed allargandosi, scarica in rete l'imprendibile palla del 3 a 0.
Altre numerose occasioni rischiano di rendere ancora più pesante il passivo per il Brescia ma il Milan da quasi l'impressione di tirare il freno a mano, per non voler infierire e per risparmiare le preziose energie in vista dei prossimi impegni.
Funzionale a questo, è l'uscita di Ibra negli ultimi venti minuti, sostituito da Ronaldinho, finalmente in campo per più di una manciata di minuti.

Il Milan ha vinto e soprattutto convinto, confermando i notevoli progressi visti nelle ultime uscite e riconfermandosi assoluto capolista di questa serie A.
La classifica ci vede a 33 punti, con le rivali ad inseguire con un range di punti dai -3 della Lazio ai -10 dell'Inter.

Oltre ai punti però, la cosa più gratificante e rassicurante, è la sensazione di essere un'opera compiuta, a differenza delle avversarie che dimostrano ancora di stentare sia sotto al profilo del gioco che della continuità.

Questo Milan è bello da vedere e soprattutto spietato.
Il campionato è ancora lungo e le insidie dietro l'angolo, a partire dalla prossima trasferta di Bologna, (sciopero permettendo), ma la consapevolezza dei propri mezzi, sta caratterizzando questa stagione del Milan, infarcita di tanta classe, organizzazione e finalmente tanta tanta grinta.

Continuate a seguirci con le prossime rubriche di Milan Day e... Forza Milan Sempre!

 

il PRE di Marco Rizzo

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Una settimana di allenamenti. Tutta intera.
A giocatori e staff sarà sembrato oro che cola.

La lingua a penzoloni dei vari Ibra, Gattuso, Robinho e Co. è sicuramente rientrata sotto il livello di guardia.
La stanchezza era ormai diventata evidente.

Dunque una bella settimana, sotto la neve, per preparare Milan-Brescia, anticipo della quindicesima di Serie A.
Un piacevole ritorno a San Siro quello del Brescia.
Da sempre squadra ben vista dall’ambiente Milan, anche perché le tifoserie sono gemellate.
Ecco proprio questo aspetto andrebbe spiegato ai quei geni dell’Osservatorio, che hanno disposte severe limitazioni alla tifoseria ospite in quel di San Siro.
Ma dove andremo a finire se non si potrà neanche andare liberamente a divertirsi allo stadio ?
Parentesi critica a parte, si diceva del Brescia.

Era tanto tempo che le due squadre non si affrontavano.
Per l’esattezza l’ultima sfida si è svolta nel 2004/2005.
Di quella sfida si ricorderà il bellissimo gol di Rui Costa ad aprire le marcature ed il finale di 1-1 che ci tagliò le gambe nella corsa scudetto con la Juve.
Altro episodio significativo è quello dell’anno precedente.
A San Siro finì 4-2 ma nessuno ricorda la partita per il risultato: era il 16 maggio 2004 e un grande campione con il codino , alla sua uscita dal campo cinque minuti prima dalla fine dell'incontro, viene abbracciato da Paolo Maldini e tutto lo stadio si alza in piedi per tributargli un lungo applauso.
Era l’addio di un campione vero: Roberto Baggio.
Ma torniamo sulla Terra, abbandoniamo i ricordi.

La partita si prospetta interessante ma al tempo stesso complicata.
I tre punti, neanche a dirlo, sono importantissimi.
Continuare a marciare senza intoppi (o quasi) è fondamentale per arrivare alla sfida con la Roma prima della sosta in una posizione salda e sicura.

Dall’altra parte della barricata abbiamo una squadra che gioca un buonissimo calcio ma che stenta a trovare risultati.
Quest’ultimo aspetto trova tuttavia un’importante eccezione se si guardano le partite con le cosiddette grandi: Brescia-Juve 1-1 ; Inter-Brescia 1-1 ; Brescia-Roma 2-1 ; Brescia-Palermo 3-2.
Se si guardano anche le due sfide con Lazio (all’Olimpico) e Napoli (al Rigamonti), entrambe perse, si scoprirà che le “rondinelle” hanno fatto un buonissimo calcio e non meritavano le sconfitte.
Per cui si può azzardare che sia una squadra “ferma-grandi”. Attenzione!

Dopo aver analizzato qualche precedente ed il momento delle squadre, passiamo come di consueto, ad approfondire la situazione formazioni.
Partiamo dagli ospiti.

Iachini avrà molto probabilmente tutti gli effettivi a disposizione per la gara.
Negli ambienti vicini al Brescia si vocifera che Iachini, confermatissimo da Corioni nonostante i risultati, possa proporre il classico 3-4-2-1 con qualche variante che consenta di venire a San Siro “più coperti”.
In porta confermatissimo Matteo Sereni, più volte avvicinato al Milan in passato.
La linea a 3 di difesa sarà formata da Zebina, Bega e Martinez.
A centrocampo i dubbi del Mister , che deve scegliere sulle fasce (Zambelli, Berardi, Daprela e Dallamano si contendono 2 maglie),e al centro (Vass favorito su Baiocco).
Dagli ultimi allenamenti paiono favoriti Daprela e Berardi, ma, come detto, restano tutti in corsa.
Davanti sicuro Diamanti sulla trequarti e l’Airone Caracciolo davanti.
Resta il dubbio sul compagno di Diamanti dietro alla punta: si giocano il posto Kone e Eder, con il primo favorito.
Ricapitoliamo: Sereni ; Zebina, Bega, Martinez ; Daprela, Vass, Hetemaj, Berardi ; Kone, Diamanti ; Caracciolo.

La settimana del Milan è stata invece scandita da due polemiche (Dinho e Pirlo) e dagli incessanti discorsi di mercato.
Su Dinho la posizione della Società è parsa evidente in quel di Genova. Credo sia offensivo ritenere che la scelta di mettere Dinho a 2 minuti dalla fine a Genova sia stata solo opera dell’allenatore.
Sarebbe da ritiro del patentino di allenatore.
Più realisticamente la società sta dettando i comportamenti da tenere con la situazione più spinosa in ambito di scadenza contratti.
A proposito di scadenza contratti, anche Andrea Pirlo si trova in questa situazione.
In settimana ipotetici esperti o aspiranti tali, hanno messo in dubbio le assenza di Pirlo nelle ultime settimane, dettate secondo loro dalla volontà di non modificare la squadra da parte di Allegri.
La verità è una e una soltanto. Pirlo è stato infortunato.
La sua assenza ha portato il Mister a modificare la squadra, con risultati ottimi.
Molto bene: finalmente abbiamo trovato un alternativa al gioco con Pirlo.
Ma guai a discutere il campione in maglia 21.
Troppo importante per il nostro gioco per essere discusso in questo modo.
Il suo gioco in questi anni è sicuramente in fase calante, è evidente. Ma come quello di tutta la squadra.
Ora che il livello è tornato alto e che attorno a lui è tornata una squadra finalmente dinamica ed equilibrata le sue qualità non potranno che esaltarsi.
Veniamo alle possibili scelte, che giocoforza saranno legate proprio alle condizioni del numero 21.
Anche noi ci presentiamo con poche defezioni : i soli Oddo, Inzaghi e Pato sono fermi ai box.
Abbiati in porta, nessun dubbio.
Abate deve giocare: la sua maturazione è evidente e va premiata.
In mezzo come al solito largo a Thiago-Nesta : con loro solo 3 gol subiti in campionato. Mica male.
A sinistra ballottaggio Antonini-Zambrotta, con il primo favorito. Andranno tuttavia considerate anche le sue condizioni, dato che è reduce da un problema muscolare.
In mezzo al campo dipende, come detto, da Pirlo. Se parte dal 1’ allora si torna a giocare col regista e due mediani, che potrebbero essere Flamini-Ambrosini, dato che Gattuso avrebbe bisogno di rifiatare.
Il dubbio Flamini-Gattuso, comunque rimane fino all’ultimo.
In caso di Pirlo in panchina, allora si torna ai classici 3 mediani.
Sulla trequarti dovrebbe partire Seedorf, mentre davanti confermati Ibra e Binho, con Ronaldinho ormai perso per strada (come temevo) che dovrà giocare gli ultimi minuti di gara. Peccato.

Gli ultimi precedenti (se si esclude quella partita per Baggio) dicono X.
Vediamo di invertire la tendenza.
Anche perché le altre grandi hanno partite complicate: Lazio e Inter si affrontano e si toglieranno punti.
Napoli e Palermo si affrontano e cosi’ come le sopra citate, si toglieranno punti.
La Juve va a Catania dopo la difficile aprtita di Europa League e la Roma va sull’ostico campo del Chievo.

La giornata è favorevole, giusta per la fuga… e allora scappiamo ragazzi, scappiamo!!


Per cui forza ragazzi e strappiamo questi stramaledetti biglietti per gli ottavi di finale con una giornata d’anticipo.
Facciamo vedere chi siamo


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