il POST di Marco Brucculeri
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La seconda giornata di campionato vede il tutto esaurito allo stadio Dino Manuzzi di Cesena per questa grande sfida contro il nostro Milan delle stelle.
Padroni di casa in campo con un 4-3-3 formato da Antonioli in porta, difesa a quattro con Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen, Nagatomo, centrocampo con Appiah, Colucci e Parolo. In attacco il tridente formato da Schelotto, Bogdani e Giaccherini.
Nel Milan confermata la formazione annunciata alla vigilia con Abbiati in porta, Antonini, Thiago Silva, Sokratis e Bonera a formare i quattro di difesa, Gattuso, Ambrosini e Pirlo a centrocampo ed il tridente delle meraviglie Ronaldinho, Ibrahimovic e Pato in attacco.
Gia' dai primi minuti è il Milan a fare la partita ed a rendersi pericoloso anche se con una manovra piuttosto lenta, compassata e prevedibile.
Un tiro di Ronaldinho al 6' fermato da un miracolo di Antonioli ed un colpo di testa di Thiago Silva su calcio d'angolo danno l'impressione che le cose si possano comunque mettere nel verso giusto per i colori rossoneri.
Al 24' però, un film purtroppo visto e rivisto anche nelle passate stagioni piomba sul Milan e fa mettere in luce il vero fenomeno della serata, l'arbitro Russo, coadiuvato dai due assistenti Di Liberatore e Petrella.
Sembra doveroso aprire una piccola parentesi a commento di un direttore di gara insufficiente ed inadeguato il quale annulla due goal regolari a Pato, il primo per inesistente fuorigioco ed il secondo per altrettanto inesistente fallo di mano.
Sicuramente nel risultato finale questi due episodi pesano come macigni ma dobbiamo cercare di non aggrapparci a questo per analizzare una sconfitta bruciante ed al tempo stesso potenzialmente salutare se gli errori commessi verranno corretti nelle prossime sfide.
Tornando alla cronaca ed uscendo dalla parentesi arbitraggio, un ottimo Cesena passa in vantaggio nel miglior momento del Milan al 30' del primo tempo grazie ad un colpo di testa di Bogdani che anticipa Sokratis.
La squadra rossonera accusa il colpo ed esponendosi all'ennesimo contropiede concede la seconda rete ai padroni di casa con la marcatura di Giaccherini al minuto 43.
Con le squadre nelle spogliatoi per l'intervallo la sensazione è che i tre attaccanti, cercando di giocare insieme, snaturino qualcosa delle loro caratteristiche con il risultato di cercare più il fraseggio al limite dell'area rispetto al tiro sicuramente più pericoloso.
Tutto questo ha agevolato il compito del Cesena ed inoltre l'assenza di Nesta si è fatta sentire più del dovuto.
Nel secondo tempo, dopo il già citato secondo goal regolare di Pato ingiustamente annullato al 6' minuto abbiamo potuto vedere i primi buoni minuti di Robinho con la nostra maglia, subentrato al posto di Ronaldinho.
Gli altri cambi effettuati da Massimiliano Allegri sono stati Pippo Inzaghi al posto di Gattuso ed Abate al posto di Thiago Silva, quest'ultimo uscito nell'intervallo per problemi fisici e per il quale attendiamo aggiornamenti in merito.
A cinque minuti dalla fine, con la squadra rossonera che con il cuore ha cercato di rimettere in piedi il risultato, le speranze di recupero si sono spente nel palo di Ibrahimovic colpito su calcio di rigore per un fallo ai danni di Inzaghi.
Sicuramente è stata una serata che ha lasciato un grande amaro in bocca a tutti i milanisti, una serata attesa per due settimane a causa della sosta per la nazionale e che avrebbe dovuto confermare quanto di buono visto nella prima a San Siro contro il Lecce.
Senza nulla togliere all'ottima prestazione del Cesena oggi tutto è andato storto ed ogni episodio piccolo o grande ci ha detto no.
Speriamo che questa sberla presa ad inizio campionato possa farci stare tutti con i piedi ben piantati a terra e non ci faccia credere di poter risolvere ogni partita solamente con la classe dei nostri campioni.
In questo momento mi torna in mente la sconfitta della Spagna contro la Svizzera nella prima partita dei mondiali Sudafricani.... sappiamo poi come è andata a finire.
il PRE di Marco Rizzo
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L’attesa è finalmente finita.
Come un bambino che scopre i nuovi giocattoli e non può usarli subito, così siamo noi.
Ci hanno deliziato con un finale di mercato strepitoso e pieno di movimenti. Gli arrivi di Ibra e Robinho sono da due settimane le attrazioni preferite di noi milanisti.
Non vedevamo l’ora di vederli in campo e questa sosta per le Nazionali ha reso l’attesa snervante.
Abbiamo bisogno di tornare a respirare Milan, di campo e calcio giocato.
E allora, che si giochi!
Lo facciamo a Cesena, dopo uno strepitoso 4-0 inflitto al Lecce due settimane fa, quando era ancora Agosto.
Sembrerebbe il ritorno al campo ideale, contro una neo promossa che non era in Serie A da 19 anni. E se non fosse così ?
Il rischio c’è, perché il Cesena non è una squadra da sottovalutare. Squadra che ha messo in seria difficoltà la Roma alla prima giornata, strappando 1 punto prezioso all’Olimpico, ma soprattutto squadra con le caratteristiche peggiori che il Milan possa affrontare.
Da sempre soffriamo questo tipo di squadre, veloci e frizzanti. Vedremo se con la “cura Allegri” questa pecca è stata finalmente accantonata.
Guardando proprio Roma-Cesena, la squadra di Ficcadenti mi ha stupito.
Innanzitutto per la strepitosa condizione fisica messa in mostra (contropiedi per la Roma di 3 vs 2 diventavano presto 3 vs 7 ) ma anche per la buona personalità messa in campo, per la buona organizzazione di gioco e per qualche singolo davvero interessante.
In preparazione di questo pezzo mi ero segnato sul mio personale taccuino (neanche fossi Mourinho!) alcuni giocatori interessanti: oltre al più famoso Schelotto (già nel giro della Nazionale di Casiraghi) mi hanno stupito i due terzini Ceccarelli e Nagatomo. Sempre propositivi e veloci tanto nel ribaltare l’azione e a sovrapporsi, tanto nel rientrare ottimamente in fase difensiva.
Altro giocatore da non sottovalutare è l’esterno d’attacco Giaccherini, davvero veloce e ficcante davanti.
La diga di centrocampo con Parolo-Appiah-Colucci garantisce buona copertura, ma anche proposizione.
Descritta così può sembrare il Real Madrid. Non lo è, naturalmente, ma bisogna comunque prestarci la dovuta attenzione.
Pecche dimostrate alla prima sono sicuramente una fragilità della coppia centrale e la scarsa finalizzazione davanti.
Il Cesena che ci apprestiamo ad affrontare al Manuzzi (bellissmo impianto all’inglese di quasi 25mila spettatori) Sabato sera potrebbe essere un Cesena radicalmente sconvolto.
Questo perché il giovane presidente Campedelli ha rivoluzionato la rosa negli ultimi due giorni di mercato.
Questi i movimenti del Cesena in chiusura di mercato:
FATIC(d, genoa), JIMENEZ(c, ternana) BUDAN(a, palermo), PAONESSA(c, parma), Benalouane(d, saint etienne), Gorobsov(c, torino)
Dunque la società romagnola è riuscita a inserire giocatori di sicuro affidamento come Budan (salvo infortuni) e Jimenez e anche giovani interessanti come Fatic e Paonessa.
Soffermiamoci ora sui, pochi, precedenti tra le due squadre.
Bilancio equilibrato nei nove precedenti con 4 vittorie a testa ed un solo pareggio, nella stagione 1987-88.
Su Cesena-Milan ci sono due interessanti aneddoti.
Siamo nel 1982. Il Milan vive il suo peggiore periodo, quello post-serie B. È l’ultima giornata ed il Milan si gioca la salvezza. Dopo la vittoria in rimonta 3-2 dei rossoneri il pubblico invade il campo convinto che il Napoli(la contendente per la salvezza) non avesse vinto. In realtà tra i due campi c’era differenza nel minutaggio ed il Napoli proprio nei minuti finali segna e vince la partita, salvandosi e condannando il Milan alla B.
Spostiamoci alla stagione 88/89. Il Milan ha vinto lo scudetto l’anno precedente con Sacchi in panchina (e anche in quell’anno uno 0-0 a Cesena mise a dura prova la permanenza di Arrigo ) e l’obbiettivo dell’anno è la Champions. Ma la sconfitta del Milan proprio a Cesena fa partire le voci di un possibile esonero di Sacchi e Berlusconi ci pensa seriamente. Ma nonostante tutto viene rinnovata la fiducia al tecnico emiliano. E tanta fiducia viene pagata: il Milan a fine anno trionferà in Coppa Campioni, oscurando la vittoria dell’Inter del campionato (la storia del 2006-2007 è molto molto simile!).
Cesena – Milan è anche partita di esordi : i più significativi ? Nel 89-90 esordio con gol per Stefano Borgonovo.
Nel 2003 in amichevole, Carlo Ancelotti fa esordire un ragazzotto prelevato per pochi milioni dal Brasile dal cognome che fa fare qualche sorrisetto anche agli addetti ai lavori. Era l’esordio di Ricardo Kaka con la nostra maglia…
E quest’anno con tutta probabilità Cesena segnerà l’esordio di Zlatan Ibrhaimovic con i colori rossoneri. E non solo: non dall’inizio, ma a partita in corso un posto per Robinho ci sarà sicuramente.
E quindi che la tradizione degli esordi cesenati continui…
Ma veniamo a noi.
Dopo la settimana delle nazionali, dove comunque Allegri è riuscito a lavorare bene con chi è rimasto a Milanello, da Mercoledì il Mister ha la rosa a sua disposizione.
Stando a quello che dice Tognaccini Ibra è già in perfette condizioni e pronto per giocare mentre Binho è ancora un po’ indietro di condizione, nonostante alla prima partitella abbia impressionato tutti.
Dati gli impegni imminenti (si gioca per 3 settimane ogni 3 giorni) è giusto dosare le forze e non spremere giocatori che hanno anche giocato con le rispettive nazionali, anche perché martedi’ arriva l’Auxerre a San Siro.
Allegri l’ ha detto chiaramente nel pre campionato: per arrivare in fondo a tutte e tre le competizioni c’è bisogno di rotazione e turn over.
La formazione, che sembrava ricalcare le orme di quella contro il Lecce, dovrà giocoforza subire delle modifiche: Seedorf e Nesta con ogni probabilità, infatti, non ci saranno. Flamini, intanto sarà ancora out.
Dunque questa dovrebbe essere la formazione rossonera in quel di Cesena:
Abbiati ; Bonera, Thiago Silva, Sokratis, Antonini ; Pirlo, Ambrosini(gara importante per il nostro capitano, che proprio a Cesena ha esordito!), Gattuso; Ronaldinho, Pato, Ibrahimovic.
Gli unici dubbi che rimangono sono questi: Gattuso-Boateng e Ibra-Inzaghi(non è un vero dubbio, ma lo svedese ha svolto due soli allenamenti prima di Cesena ed arriva da due partite in Nazionale).
Per quanto riguarda i romagnoli, questa la formazione che si ipotizza per Sabato sera:
Antonioli in porta; linea di difesa a 4 con Ceccarelli a destra, Von Bergen e Pellegrino centrali e Nagatomo a sinistra; a centrocampo linea a tre con Parolo-Appiah-Colucci; davanti il trio che ha ben impressionato a Roma : Giaccherini-Bogdani-Schelotto.
La sensazione è proprio che Ficcadenti voglia affidarsi alla stessa formazione di Roma. Gli unici dubbi possono essere la presenza dei due nuovi acquisti Budan e Jimenez, al posto di Colucci e Bogdani, ma i due giocatori sono sembrati troppo importanti per l’equilibrio della squadra e toglierli in una partita cosi’ difficile come questa sarebbe un azzardo.
Ci aspetta quindi una partita difficile, con uno stadio pieno e ricco di entusiasmo per l’arrivo del Milan e il ritorno in A.
Per darci ulteriore carica è prevista la presenza a Cesena del Presidente Berlusconi, segno dell’amore definitivamente ritrovato dato che non ricordo nemmeno quando è stata l’ultima volta che il Presidente fosse in trasferta a seguire la squadra.
Amore che abbiamo ritrovato anche noi tifosi (gli abbonamenti si sono triplicati in poch giorni!).
E allora amiamo questo Milan e spingiamolo alla vittoria!
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