14.03.10 Milan-Chievo
POST MILAN-CHIEVO 1-0
 

 
Ce l’abbiamo fatta Ragazzi! Proprio ieri avevamo detto che certi treni, nell’ arco di una stagione, passano davvero pochissime volte, ma quelle pochissime volte bisogna essere lì, appostati e pronti per prenderli al volo, senza esitazioni: ebbene Ragazzi, ce l’abbiamo fatta, sebbene lo abbiamo fatto davvero con le unghia e con i denti, riuscendo a venire a capo di una partita davvero difficilissima e giocata contro un avversario davvero forte.
Il Chievo, infatti, si è reso protagonista di una prestazione assolutamente strepitosa, per la quale ci sentiamo di fare i Nostri più sinceri complimenti.
E’ stato un Chievo che, come ci aspettavamo, non solo è rimasto ordinato e preciso nella fase di difesa, ma che ha anche e soprattutto messo la partita sul piano dell’aggressività e della grande velocità nelle ripartenze.
Dal canto Nostro, i Ragazzi hanno giocato una partita tutto sommato ordinata, sebbene in alcuni momenti la frenesia di trovare il gol della vittoria abbia avuto come conseguenza una manovra non sempre brillante e fluida.
Al tempo stesso, però, il secondo tempo dei Nostri è stato davvero commovente, sia per il coraggio della Squadra di giocare con il baricentro sensibilmente spostato in avanti ed esponendosi quindi alle possibili ripartenze dei gialloblù, sia per la grande voglia e il grande sacrificio di tutta la Nostra Squadra nel cercare la vittoria.
Andando per gradi, Mister Leonardo sceglie di affidarsi ad un più solido 4-3-3, nel quale troviamo Christian Abbiati fra i pali; la linea difensiva è composta da Abate, Thiago Silva, Beppe Favalli e il ritrovato Zambro sulla corsia di sinistra; a centrocampo troviamo grande solidità e robustezza con Rino, Andrea e Capitan Ambrosini; i tre davanti sono David Beckham, Marcone Borriello e Dinho.
L’avvio di match mette subito in luce le grandi doti dei gialloblù: grande aggressività e costante pressing su tutti i Nostri portatori di palla, con lo scopo di recuperare palla il più presto possibile e cercare di metterci in crisi con la loro grande dinamicità. Il piano tattico di Di Carlo, dunque, è questo.
I Nostri, in tutto questo, cercano sin da subito di far girare pazientemente il pallone alla ricerca del varco giusto per sbloccare il match.
Ad ogni modo, però, il Milan sembra soffrire un po’ troppo la pressione della partita, e quel che ne risulta è una trama piuttosto aggrovigliata, poco chiara e fluida e, soprattutto, caratterizzata da pochissimi tiri verso la porta difesa da Sorrentino.
Il primo pericolo per il portiere del Chievo arriva su un calcio di punizione battuto da Andrea che, però, si abbassa troppo tardi e sorvola la traversa.
Successivamente, sugli sviluppi di un corner battuto da Becks, arriva il Nostro primo tiro nello specchio: cross dello stesso 32 Rossonero e colpo di testa del Marco, che Sorrentino blocca in due tempi tuffandosi sulla sua sinistra.
Per il resto, i Nostri non riescono a creare più di tanto nel corso della prima frazione di gioco, anche se c’è da segnalare un infortunio occorso ad Ignazio Abate che è costretto a lasciare posto a Massimo Oddo, anche lui al rientro dopo mesi passati in infermeria.
Nella ripresa, come detto, i Nostri hanno il grande coraggio e la grande personalità di alzare vistosamente il baricentro, esponendosi a un rischio non indifferente vista la grande velocità dei singoli gialloblù e anche della manovra dei veronesi.
Il piglio e il ritmo messo però in campo dai Nostri, è del tutto diverso rispetto a quello visto nella prima frazione: la prima palla gol capita sulla testa di Dinho, che spedisce di pochissimo a lato dalla porta di Sorrentino. Il contropiede del Chievo, tuttavia, rimane potenzialmente pericoloso, e ce ne rendiamo conto all’atto pratico quando Pellissier si presenta lanciatissimo verso Abbia e lo scavalca con un pallonetto, non trovando poi però la giusta forza per alzare la palla nel modo giusto.
Le emozioni, tuttavia, non mancano, e pochi minuti dopo è ancora Dinho a inventarsi una delle sue magie: due tocchi sublimi e palla che
si stampa sul palo alla sinistra di Sorrentino.
Vicinissimi al gol i Nostri.
A quel punto, è il momento di cambiare per Mister Leo: esce uno spento Rino Gattuso per far posto ad un accanito Pippo Inzaghi, che entra nel match in modo davvero invidiabile, muovendosi e spaziando come un matto alla ricerca del gol.
È proprio Pippo che va vicino al gol sia quando riesce ad incunearsi in area e a scavalcare il portiere gialloblù, senza poi trovare però l’attimo giusto per la conclusione, sia quando, dopo un bellissimo lancio dalle retrovie, salta un avversario e si presenta ancora solo davanti a Sorrentino, ma il campione in Maglia 9 tenta un altro dribbling e Moreno riesce a strappargli la palla nel momento decisivo.
Successivamente è ancora Dinho ad accendere la serata si San Siro e a pescare Becks in posizione favorevolissima, ma anche in questo caso il Nostro 32 non trova l’attimo giusto per scavalcare il portiere del Chievo.
Poi, improvvisamente, la svolta del match: entra Clarence al posto di Andrea e si vede sin da subito che l’impatto del Nostro numero 10 è quello giusto, quello del grande fuoriclasse.
Purtroppo, però, c’è ancora una notizia brutta per i Nostri, che dovranno fare a meno anche di David Beckham per tutto il resto della stagione, visto che il campione inglese si ferma al centro del campo ed è costretto ad uscire, lasciandoci in dieci per gli ultimi scampoli del match.
Alla fine, si saprà che per David si tratta della rottura del tendine d’Achille: tanti in bocca al lupo al campione britannico.
Il dieci, pertanto, è il numero di questa partita, destinato a segnarci fino alla fine: Clarence, al minuto 91, riesce ad incunearsi fino al limite dell’area, vince un rimpallo e la palla salta, ma per Clarence è tutto regolare.
Il suo destro è da sogno e si infila dove Sorrentino non può proprio far nulla: 1-0 per Noi, proprio allo scadere e quando tutto sembrava essere svanito.
Vinciamo una partita incredibile e davvero fondamentale, che ci restituisce grande morale e grande forza dopo la batosta di Manchester. Adesso sarà fondamentale continuare a lavorare a fari spenti, senza dare nell’occhio come abbiamo fatto fino a questo momento.
Dobbiamo solamente pensare a preparare alla perfezione tutte le partite che dovremo giocare da adesso e fino alla fine della stagione. Forza Ragazzi!!!


 
PRE MILAN - CHIEVO

 
Gli ultimi giorni, quelli cioè compresi fra la serata di Mercoledì e oggi, possono essere indubbiamente definiti come i giorni più difficili della stagione Rossonera.
Sarà pur vero che, all’inizio della stagione, tutto lasciava presupporre per il peggio e, in questo contesto, i brutti risultati e le brutte prestazioni dei Nostri non facevano che confermare le prime impressioni di questa stagione.
Da quando, però, abbiamo trovato un’identità ben precisa e una collocazione stabile sia in Italia che in Europa, non ci era mai successo di uscire da una serata completamente da incubo come quella dell’Old Trafford.
Un episodio, quello di Manchester, che inevitabilmente porta con sé un briciolo di insicurezza e al contempo un po’ di timore, sia nella Squadra che in tutto il Popolo Milanista.
Ad ogni modo, una celeberrima frase risuona nella Nostra testa proprio in momenti come questi. E’ una frase bellissima, che può avere tanti risvolti e che può essere utilizzata in vari contesti: nel Nostro caso, però, calza a pennello.
La frase dice che non è tanto forte chi non cade, quanto chi, pur cadendo, trova la forza di rialzarsi: è questa la chiave, questo è il chiodo fisso che dobbiamo avere e che dobbiamo essere in grado di dimostrare, anzitutto, a Noi stessi.
Dobbiamo rialzarci, con tutto ciò che abbiamo dentro, trovando tutta la forza che abbiamo e, se possibile, quella che non sappiamo di avere.
La partita che ci si presenta domani, in tutto questo, è una partita molto ostica, molto difficile e complessa, che giocheremo contro una squadra che sa fare benissimo sia la fase difensiva, che soprattutto quella di transizione e ripartenza: la squadra in questione è il Chievo Verona, formazione che, peraltro, ci creò diversi problemi e ci imbrigliò non poco già nella partita di andata, disputata al Bentegodi di Verona.
Fu una serata, quella, dove gli uomini di Di Carlo riuscirono ad essere protagonisti di una grandissima prestazione, che gli consentì di sfiorare diverse volte la vittoria.
Furono loro, infatti, ad andare in vantaggio dopo soli 7 minuti di gioco grazie a Pinzi.
Quel gol diede anche ai veneti la forza di disputare un primo tempo davvero splendido, durante il quale Noi non riuscimmo completamente a sviluppare il Nostro gioco.
Nella ripresa, poi, il carattere dei Nostri ebbe la meglio, grazie ad una prestazione superlativa di Sandro Nesta, autore della doppietta decisiva per il 2-1 finale, e anche di Nelson Dida, che impedì ai veronesi di siglare il gol vittoria un istante prima del 2-1 di Sandro con una
parata davvero straordinaria.
Ad ogni modo, ricordiamo bene quanto il Chievo ci mise in difficoltà e quanto loro siano assolutamente una delle compagini più competitive della Serie A.
Da un punto di vista tattico, Di Carlo è solito schierare i suoi con un 4-3-1-2 che mostra in modo netto la personalità e la mentalità di questa squadra: dinnanzi a qualunque sia l’avversario, il Chievo non cambia, resta sempre ancorato al suo modulo e lo interpreta come meglio non potrebbe.
Inevitabilmente, però, l’atteggiamento che ci aspettiamo da parte della formazione gialloblù è quello di una squadra che gioca con grande
meticolosità e applicazione alla fase di difesa, coronata da un grandissimo pressing sulle Nostre principali fonti di gioco, al fine di recuperare palla e partire in contropiede.
Tutto ciò sarà possibile alla formazione veronese anche grazie a giocatori davvero bravi e sempre umili, come la mentalità di Di Carlo impone: pensiamo a Pellissier, Bogdani, Abbruscato e Granoche nel reparto offensivo, oppure a Pinzi e Bentivoglio a centrocampo, arrivando poi alla difesa dove spicca la forza di Yepes.
Una squadra davvero tosta, forse la peggiore che potesse capitarci dopo la partita di Manchester.
Questa, pertanto, è una partita alla quale i Nostri devono approcciare nel migliore dei modi, al massimo delle loro possibilità e con una grandissima concentrazione.
Purtroppo la serata di Manchester, oltre che dal punto di vista del risultato e della conseguente eliminazione, ha portato con sé anche notizie non esaltanti per quanto riguarda l’infermeria: dovremo, con tutta probabilità, rinunciare ad un Sandro Nesta davvero superlativo per un lungo periodo o, nella peggiore delle ipotesi, per tutte le restanti 11 partite di Campionato.
Una botta tremenda per la Squadra, che comunque deve trovare la forza di reagire anche a questi eventi.
Sarà fondamentale, domani, archiviare quanto più possibile la brutta serata di Mercoledì, visto che domani sarà un’altra partita e, quindi un’altra storia.
Dobbiamo farlo per riprendere la Nostra marcia, il Nostro cammino e la Nostra autostima.
Dovremo farlo, inoltre, perché, nell’arco di una stagione, i treni che passano dalla tua fermata non sono tanti ma, anzi, si contano sulle
dita di una mano.
Domani, però, siamo certi che il treno passerà dalle Nostre parti, data anche la data della sua partenza (ieri sera, ore 22.30 circa).
Pertanto, in queste occasioni non c’è completamente spazio per le esitazioni, le incertezze e i dubbi.
Certi treni vanno presi e alla svelta, a qualunque costo!
Forza Milan!!!

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