il POST di Marco Brucculeri
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Dalla dura provincia italiana, nello specifico in quel di Parma, passa il cammino del Milan in questa sesta giornata di campionato.
La formazione schierata da Massimiliano Allegri vede il solito Abbiati in porta, Antonini, Thiago Silva, Nesta e Zabrotta in difesa. Centrocampo composto da Gattuso, Seedorf, Pirlo ed ennesimo tridente delle meraviglie, questa volta composto da Ronaldinho, Ibrahimovic e Robinho.
Era importante ottenere una vittoria questa sera per andare, almeno temporaneamente, in vetta alla classifica e conquistare la prima vittoria stagionale in trasferta.
Nei primi quarantacinque minuti, supremazia totale dei rossoneri che avrebbero potuto chiudere senza problemi sul 4 a 0.
Invece, nonostante il bel gioco prodotto, la solidità dimostrata e le numerose occasioni da rete, è uno solo il goal che illumina il Tardini.... ma che goal!
Prendendo spunto dalle telecronache dell'amico Carlo Pellegatti, chiudiamo gli occhi ed immaginiamo Trilly Campanellino Pirlo che ci prende per mano e ci porta con le sue stelline magiche sull'isola che non c'è.
Al 25', con un tiro magico dai trentotto metri, che si infila all'incrocio dei pali, il nostro 21 ci porta in vantaggio e prende per sè, con questo superlativo capolavoro, gli occhi lucidi e brillanti, l'ammirazione e la sorpresa dei tifosi rossoneri e dei compagni di squadra: Ronaldinho in primis.
Altra situazione curiosa accaduta nel primo tempo sono le cinque palle goal capitate ad Ibra, che però non è riuscito a concretizzare.
Nelle scorse partite il nostro fuoriclasse svedese ha finalizzato l'unica occasione capitatagli nei novanta minuti e questa sera, con cinque palle goal, non ha segnato.
Poco male: ha tenuto il colpo in canna per le prossime partite.
Ripresa che inizia e prosegue con un ritmo più basso da parte dei rossoneri.
Non riuscendo a chiudere la partita, mancando il secondo goal, tengono comunque i tifosi con il fiato sospeso ed il Parma in grado di riequilibrare la sfida. Per fortuna cio' non accade ed al 95', possiamo gridare la gioia di questa importante vittoria.
Da segnalare, purtroppo in negativo, l'arbitraggio di Orsato.
Nell'arco della partita, sotto ai suoi occhi, ci sono state nell'ordine: gomitata alla gola ai danni di Ibrahimovic; pugno in faccia ad Antonini, uscito poi in barella con il naso fratturato; gomitata a Pato sul naso poi sanguinante.
Incredibilmente l'arbitro, non solo non ha ammonito gli autori di questi falli, ma ha lasciato correre il gioco facendo finta di niente.
Sono contento che si sia vinto anche per poter parlare serenamente di questi episodi arbitrali, altrimenti poi ci direbbero che ci attacchiamo agli episodi arbitrali.
La squadra comunque ha giocato bene. Anche se ci ha lasciato con il fiato sospeso fino alla fine, mancando più volte il raddoppio, non ha mai concesso grosse occasioni agli avversari ed ha portato a casa tre punti pesantissimi.
La mia personale sensazione è che ci sia ancora un grande potenziale inespresso.
Il Milan si sta costruendo, la cosa importante è che lo faccia prendendo punti.
In attesa delle partite di domani e soprattutto del posticipo Inter-Juventus, godiamoci la vetta della classifica.
Ora la sosta per la nazionale farà sì che si debbano aspettare quindici lunghissimi giorni prima di riabbracciare le partite del Milan in campionato.
Per fortuna, l'attesa, sarà allietata da questa bella vittoria di Parma.
il PRE di Marco Rizzo
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Le separazioni, si sa, non sono mai facili. Il Milan, è evidente, ne sta affrontando una di notevole importanza. Il distacco dal gioco degli anni passati.
La differenza con il gioco proposto da Ancelotti, prima, e da Leonardo, poi, e quello di Allegri sta mano a mano venendo fuori.
I giocatori in comune sono tanti ma la differenza la fa la mentalità della “mano” che li muove.
Una mano che può avere a disposizione uno dei giocatori più decisivi del calcio moderno, un giocatore che gioca con la squadra e per la squadra, che piaccia o meno al vate Sacchi.
Stiamo ovviamente parlando di Zlatan Ibrhaimovic.
Ci apprestiamo a vivere l’ottava partita di questa stagione sportiva del Milan.
Tra alti e bassi la squadra si vede che sta lavorando.
Credo che dopo questa partita, con la calma della sosta si potrà tranquillamente trarre un primo bilancio e pianificare i prossimi step di questa stagione.
Il Milan non si deve distrarre da voci varie. C’è l’ultima fatica di questo tour de force da preparare al meglio. Nella ormai classica ( e quanto mai strana e inspiegabile) collocazione di Sabato, giochiamo al Tardini una partita alquanto complicata, su un campo che ci vede sempre faticare.
La settimana si è ben evoluta. Il pareggio (un po’ stretto) di Amsterdam ci ha dato buon morale. La squadra ha avuto il tempo di recuperare e preparare tatticamente la sfida e ci presentiamo quasi al completo della rosa.
Diamo un’occhiata al nostro avversario.
In primo luogo alla sua classifica: il Parma di Marino ha 5 punti in classifica, risultanti da 1 vittoria (in casa con il Brescia per 2-0), 2 pareggi (1-1 in casa con il Genoa e l’1-1 di Lecce) e 2 sconfitte( a Firenze (2-0) e a Catania 2-1).
I gol realizzati sono 5, mentre quelli subiti sono 6, tipico delle squadre di Marino, sempre spregiudicate.
Il modulo classico è il 4-3-3. In difesa i punti di forza sono sicuramente rappresentati dai due terzini, Zaccardo e Antonelli, che garantiscono discreta spinta e buoni ripiegamenti. Mentre i due centrali sono forti fisicamente ma un tantino lenti.
In mezzo c’è la qualità di Dzemaili e la fisicità di Morrone, che in assenza di Galloppa (il migliore in mezzo, starà fuori ancora qualche mese), sono supportati da Gobbi, nelle partite piu’ accorte, o da Candreva se il Mister vuole dare un’impronta offensiva alla squadra.
Davanti c’è molta scelta: da Bojinov a Giovinco, passando per Crespo o Paloschi. Il nuovo acquisto Marques sta facendo bene.
Parlando in particolare di Parma-Milan la formazione degli emiliani è quasi obbligata.
4-3-3 con Mirante in porta. Linea a 4 formata da Zaccardo, Paci, Lucarelli e Antonelli. Centrocampo dinamico con Gobbi, Dzemaili e Morrone. Trio avanzato con Candreva e Marques sicuri. Agiranno alle spalle di uno tra Cresco e Bojinov, con il secondo favorito.
Giovinco, Galloppa, Paloschi e (probabilmente) Valiani saranno out.
Veniamo a noi: ci presentiamo alla sfida con la rosa praticamente al completo, con i soli Ambrosini e Bonera in dubbio.
E qui arrivano i problemi per Allegri, se tali si possono chiamare. L’abbondanza obbligherà il mister a fare delle scelte.
Torna Pato, Dinho non può stare fuori, Robinho migliora a vista d’occhio, Ibra è decisivo e poi c’è Pippo.
Una bella grana. Grana che si estende al centrocampo. Pirlo o Seedorf in regia ? Gattuso cosi’ in forma puo’ stare fuori ? Flamini e il Boa sempre pronti…
In difesa scelte più facili: Nesta e Thiago inamovibili. Poi Abate, Zambrotta e Antonini per due posti.
Il Mister saprà prendere le scelte giuste.
A occhio e croce la formazione sarà questa:
Secondo me a Parma si gioca cosi':
Abbiati ; Abate , Nesta , Thiago , Antonini ; Boateng , Seedorf , Flamini ; Robinho , Ibra , Dinho.
Questo perché Pirlo ha bisogno di riposare, Dinho deve giocare e Pato è difficile parta dall’inizio.
Prima di concludere vediamo qualche precedente, qualche statistica e qualche curiosità.
Sono 40 le sfide in cui si sono affrontate Parma e Milan.
Nelle 19 gare disputate allo stadio Ennio Tardini di Parma la situazione è equilibrata. I gialloblù hanno vinto per 7 volte, contro le 8 del Milan. 5 i pareggi. Gli spettatori del Tardini hanno assistito in totale a 42 gol: 22 realizzati dal Parma e 20 dal Milan.
La vittoria più larga del Parma contro il Milan è datata 29/11/1998. Nel 4-0 sono andati in rete Chiesa, Crespo (doppietta) e Boghossian.
Le vittorie più pesanti dei rossoneri sugli emiliani (3-0) risalgono alla stagione 1995-96 e alla stagione 2004-05.
E' il milanista Savelli ad aver realizzato la prima rete negli incontri tra Parma e Milan, nella stagione 1925-26. La rete più veloce (4' minuto di gioco) è contesa tra due giocatori: M'Boma, del Parma, in data 01/11/2000, e Lentini, del Milan, in data 09/04/1995.
Andrea Pirlo ha nel Parma la squadra contro cui ha finora realizzato il maggior numero di gol ufficiali nella propria carriera professionistica: sono 5 sulle 52 totali le reti segnate dal centrocampista rossonero contro gli emiliani.
È evidente ai più che le prestazioni in trasferta vanno migliorate. Leggendo le statistiche si scopre che nelle ultime 8 gare esterne delle protagoniste del campionato (comprendendo parte della coda della scorsa annata), il Milan abbia ricavato soli 5 punti, al pari di Catania, Bologna, Fiorentina e Udinese, davanti solo a Juventus e Cagliari a quota 4. Pochissimi se paragonati allo score della Lazio (19 punti) ma anche delle rivali designate per la lotta scudetto di quest'anno, Roma e Inter, che ne hanno conquistati rispettivamente 16 e 12. Limitandosi ai punti conquistati nell'arco della nuova campagna 2010-2011, ben 7 su 8 sono giunti dal terreno amico, mentre da Cesena e Roma è arrivata appena la miseria di una lunghezza.in Champions è arrivato un pari, seppur buono, ad Amsterdam con l’Ajax.
In generale, il Milan non vince in trasferta da Aprile 2010, quando Cagliari-Milan finì 2-3.
Quindi sarà importante invertire la tendenza in trasferta, continuare il trend positivo e vincere prima della sosta. Innanzitutto per passare un periodo sereno e senza critiche ed in secondo luogo mettere pressione a Inter e Juve (ma magari anche a Napoli e Roma) che si affrontano domenica
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