il POST di Marco Brucculeri
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Alla fine è successo! E' successo quello che tutti sognavamo!
Goal di Ibrahimovic su rigore procurato da Materazzi e realizzato sotto la curva nord degli interisti!
Questo è il succo di quanto è accaduto questa sera a S. Siro per questo Inter-Milan, un succo fresco e gustoso, ghiacciato per quelli là che se lo devono bere a meno sei punti.
Questo post partita vuole essere un omaggio ai nostri ragazzi che ci hanno fatto vivere una grande serata da Milan, in ogni situazione ed in ogni componente della rosa.
Fin dai primi minuti è stata evidente la superiorità dei rossoneri.
Azioni in velocità e rete subito nei primi minuti con goal del nostro Ibracadabra.
L'Inter è schiacciata, non ha la forza di reagire ed il Milan la sovrasta creando numerose palle goal.
Purtroppo, per un difetto che ci portiamo dietro da inizio stagione, non riusciamo a concretizzarle e quindi soffriamo fino al novantesimo.
Da tempo non vivevamo un derby con la consapevolezza di essere più forti e nella partita, in ogni frangente, la nostra superiorità è stata manifestata.
Grandissimo Gattuso: un primo tempo, il suo, d'altri tempi. Corsa, grinta, continui raddoppi.
La coppia dei nostri centrali Nesta e Thiago Silva è stata un muro invalicabile sul quale a turno si sono fermati tutti gli interisti. Abate, fino all' espulsione, ha fatto la miglior partita da quando veste la nostra maglia. Robinho ha corso e portato qualità tra centrocampo e attacco. Seedorf ha interpretato magistralmente il ruolo di trequartista e reso onore nel migliore dei modi al numero di maglia che indossa. Flamini, Ambrosini e poi Boateng hanno cementato il centrocampo dando solidità alla squadra.
Infine, la soddisfazione più grande, Ibrahimovic.
E' l'attaccante che ci mancava nelle scorse stagioni.
Dai tempi di Van Basten e Weah non avevamo un finalizzatore in grado di far salire la squadra e di prendersi, con successo, la responsabilità ed il peso di tutta la fase offensiva. A fine partita era stremato e visibilmente soddisfatto.
Ha fatto grandi cose e questa sera lo ringraziamo e ringraziamo Galliani ed il Presidente Berlusconi per averlo portato a Milanello la scorsa estate.
Allegri ha vinto il suo primo derby, regalando ad una squadra imperlata di tecnica, una solidità, un'applicazione ed una tenacia auspicata e sognata da tempo.
Quasi commovente è stata poi la resistenza una volta rimasti in dieci uomini.
L'inter ha volutamente provocato Abate per regalarsi la superiorità numerica ma ciò non è bastato.
I nostri guerrieri hanno chiuso ogni spazio e giocato da “squadra”, riuscendo comunque a rendersi pericolosi più dei nostri avversari.
Dal 28 agosto, data dell'acquisto di Ibrahimovic, sognavamo questa serata.
Il Milan ci ha regalato ancora una volta grandi soddisfazioni ed ora pronunciare la parola scudetto diventa più un dovere che una possibilità.
In realtà il campionato è ancora molto lungo e le insidie si nascondono dietro ad ogni partita, a partire dalla prossima contro la Fiorentina.
Godiamoci questa serata.
E'una grande festa per tutti i tifosi rossoneri.
Mantenere il primato in classifica, in una partita così importante, deve essere il definitivo trampolino di lancio per regalarci a maggio la gioia sperata.
Buonanotte amici rossoneri, mettete a riposare i calici del brindisi e dormite sogni tranquilli questa notte.
Domani, anche se sarà lunedì, avrà un sapore diverso tornare a lavoro o a scuola e poi, tornando a casa, continuate a godervi questa vittoria con le rubriche del nostro Milan Day...
Forza Milan Sempre!!!
il PRE di Marco Rizzo
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Tutto sembrava essersi finalmente messo per il meglio.
Il Milan che viaggia verso il primato in classifica, l’Inter che arranca e perde i pezzi.
Ma come ormai abitudine di questi ultimi derby, nella settimana che lo precede ecco la maledizione: dopo Kaka due anni fa, Pato e Nesta lo scorso anno la storia si ripete. Noi perdiamo giocatori e loro li recuperano.
E quest’anno non è andata diversamente: in un colpo solo perdiamo Pirlo, Pato e Pippo, la cui stagione è irrimediabilmente conclusa.
Loro recuperano Stankovic, Julio Cesar, Cambiasso e Sneijder giusto in tempo per il Derby.
Come se non bastasse, la partita è preceduta da assurde polemiche. Secondo Zamparini e l’ambiente mediatico il Milan è il grande burattinaio di questo campionato.
In questo strepitoso clima il povero Tagliavento sarà sommerso di pressioni: da una parte questo clima che non potrà che influenzarlo, dall’altro il ritorno a San Siro dopo il celebre episodio delle manette di Mourinho.
Dovrà essere bravo a gestire le emozioni e ad essere equidistante. Speriamo di non dover pagare certe dichiarazioni e certa stampa indegna.
Il Derby, si sa, è anche questo: polemiche, scaramucce e dichiarazioni che accendono la gara.
Per noi Derby negli ultimi anni è quasi sempre significato disfatta.
Nelle ultime 10 stracittadine i nerazzurri si sono imposte ben 7 volte, contro le sole 3 rossonere.
Loro arrivano addirittura da 3 successi consecutivi. Una tendenza che va assolutamente cambiata.
E questo sembra l’anno giusto: l’Inter si è indebolita, ha un allenatore poco stimato da spogliatoio e tifosi (e forse anche dalla dirigenza?) e i punti stentano a venire. Le “vedove” di Mourinho vengono fuori come i funghi ad ottobre in montagna. Senza poi contare gli innumerevoli problemi fisici.
Dal canto suo, il Milan, mai come quest’anno, sembra avere possibilità di vincere lo scudetto.
La squadra c’è, i tifosi la seguono, la società è presente.
E i risultati parlano: l’Inter ha 8 punti in meno rispetto allo scorso anno, mentre il Milan era da ben due anni che non si ritrovava da solo in vetta al Campionato.
Allora ci rimase per solo una giornata. Quest’anno chissà.
Ma il Derby è tutta un'altra cosa: quando le squadre entrano in campo tutto può cambiare, tutto si annulla.
La squadra che fino ad un attimo prima sembrava la favorita, tentenna. La squadra data per morta, resuscita. Potere di un Derby .
Nel derby non ci sono favoriti. Bisogna avere solo la grinta giusta e un pizzico di fortuna.
Parlare di precedenti è limitativo per una sfida del genere. Dopo aver citato le statistiche degli ultimi 10 derby è importante sottolineare come si sia già arrivati alla stracittadina numero 273 tra le varie competizioni, con il Milan avanti 105-95 con 72 pareggi.
Da notare che sarà la prima stracittadina assoluta per i 2 allenatori opposti, Rafa Benitez e Massimiliano Allegri, e che sarà,senza dubbio, il Derby di Zlatan Ibrahimovic: idolo per 3 anni della tifoseria nerazzurra, con la quale si è lasciato male. Ora è l’idolo di quella rossonera. Partita emozionante dunque per Ibra.Sicuramente verrà accolto male da quei lord dei tifosi interisti. Fischiatelo: su di lui ha solo il potere di caricarlo e incattivirlo. E poi sono cazzi vostri. (scusate il francesismo)
Veniamo a quello che ci interessa, al campo. Come arrivano le due squadre all’appuntamento ?
All’Inter rientra l’emergenza da codice rosso.
Come detto Benitez recupera Stankovic, Sneijder e Julio Cesar che saranno della partita.
All’ultimo si deciderà se rischiare anche Cambiasso, anch’esso al rientro. Hanno probabilità di recupero per la panchina anche Mariga e Thiago Motta.
Samuel, Maicon e Muntari saranno invece sicuramente out.
Ma la formazione dell’Inter rimarrà incerta sino all’ultimo.
Lo staff tecnico e quello medico decideranno di comune accordo solo all’ultimo se rischiare Cambiasso. L’obiettivo è avere più giocatori a disposizione per il Mondiale di Dicembre ed un’altra ricaduta sarebbe deleteria.
Proprio per questo filtra dall’ambiente nerazzurro che andranno in campo solo i giocatori pronti e totalmente recuperati.
La formazione dovrebbe essere la seguente:
Julio Cesar in porta.
Linea a 4 formata da Santon, Cordoba, Lucio e Chivu.
Centrocampo che dovrebbe essere a rombo con Stankovic vertice basso, Zanetti e Obi mediani e Sneijder vertice alto.
Davanti sicuri Eto’o e Milito.
I dubbi però persistono: in difesa il dubbio riguarda Santon. A Benitez non piace per niente ed ha due alternative possibili : Cordoba terzino con Materazzi al centro, oppure l’arretramento di Zanetti sulla linea difensiva.
In mezzo tutto riguarda Cambiasso: se recupera dentro lui e fuori, probabilmente Obi. Nel caso arretrasse Zanetti, il Cuchu prenderebbe il suo posto.
Un’ulteriore alternativa riguarda il cambio di modulo, con il classico 4-2-3-1 “Mourinhano” con l’inserimento di uno tra Pandev e Biabiany sulla fascia.
Ma l’opzione più probabile rimane il rombo, anche se nelle ultime ore ha preso quota l’opzione Materazzi.
Anche noi dobbiamo fare i conti con qualche defezione. Ma se l’attacco perde due pedine fondamentali, la difesa ne ritrova altrettante: Zambrotta e Bonera saranno dunque della partita.
Pirlo difficilmente recupererà, per cui si continuerà con il Milan a tre mediani.
Qualche piccolo dubbio sugli interpreti.
In difesa Nesta e Thiago sono sicuri, mentre gli esterni sono difficili da individuare: Abate e Zambrotta sembrano favoriti, ma Allegri potrebbe preferire la fase difensiva di Bonera sulla destra, piuttosto che la velocità di Abate.
A centrocampo rientrerà Gattuso, che affiancherà Ambrosini e uno tra Flamini e Boatng, col francese favorito sul ghanese.
Seedorf sarà il trequartista della squadra ed Ibra la punta. Manca un solo uomo: Robinho o Ronaldinho ?
Pare che sia favorito il Gaucho con conseguente cambio di modulo da 4-3-1-2 a 4-3-2-1.
Il ragionamento che pare stia facendo Allegri è semplice: non avendo ne Pato, ne Inzaghi l’unico che entrando a gara in corsa può cambiare il corso delle cose (qualora sia necessario) è Robinho.
Per cui meglio puntare su Dinho e sulla sua voglia di rivalsa e, se necessario, inserire Robinho l’ultima mezz’ora. Ronaldinho, infatti, a gara in corsa non sposta molto gli equilibri come invece potrebbe fare l’ex Manchester City.
Per cui : 4-3-2-1 : Abbiati, Abate, Nesta, Thiago, Zambrotta ; Gattuso, Ambrosini, Flamini; Seedorf, Ronaldinho; Ibrahimovic.
Il week end impone anche di dare un’occhiata alle altre sfide. Infatti, per uno strano caso, questa dodicesima giornata vede un curioso Play Off.
Le prime otto, infatti, si affronteranno tra di loro questo week end. Inter-Milan, Lazio-Napoli, Juve-Roma e anche Sampdoria-Chievo.
La classifica dunque questo week end vedrà per forza di cose uno scossone che dirà chi può e chi non può competere seriamente per il titolo.
E noi vogliamo esserci. Dobbiamo esserci.
Abbiamo l’occasione che aspettavamo da anni. Anni in cui abbiamo sofferto il loro strapotere, la loro sfacciataggine e le loro vittorie che non hanno avuto remore a sbatterci in faccia.
E allora andiamo in campo sicuri dei nostri mezzi.
Battiamoli e mandiamoli in crisi.
Facciamolo per noi, per il campionato e per Pippo: dobbiamo vincere per dedicargli la vittoria.
Giochiamocela… e che vada come DEVE andare…
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