POST MILAN-CATANIA 2-2
La partita alla quale abbiamo assistito oggi ci lascia con due sensazioni contrastanti nel profondo del Nostro animo: la prima dice che, per la piega che aveva preso inizialmente questa domenica, il risultato finale è da apprezzare e da annoverare fra le prestazioni stagionali nelle quali il Cuore della Squadra e del Mister è venuto fuori in modo quasi commovente.
Dall’altro lato, però, vista la contemporanea vittoria della Roma e il pareggio di ieri dell’Inter sul campo della Fiorentina ci lascia l’amarezza dell’ennesima occasione buttata al vento, l’occasione di accorciare nuovamente le distanze dalle prime due che, molto probabilmente, si allontana del tutto.
Certo, mancano ancora cinque partite e ci sarà davvero da dare battaglia, ma visto il primo tempo di oggi e viste anche le motivazioni dei nostri prossimi avversari, le speranze sono ridotte al lumicino. Tornando a quanto accaduto oggi a San Siro, senz’altro il secondo tempo del Milan è stato di notevole veemenza e di grande orgoglio, e come detto il Cuore dei Ragazzi è venuto fuori alla grande. Purtroppo, però, la gara dura novanta minuti e, nei primi 45, il Catania ci ha messi letteralmente
in crisi, giocando un calcio organizzato, difensivamente e tatticamente perfetto, nonché veloce e spietato in fase di transizione e ripartenza.
Andando per gradi, comunque, va detto innanzitutto che la formazione che Mister Leonardo manda in campo oggi è ancora caratterizzata da numerosissime defezioni, su tutte quelle di Bonera, Abbiati, Pato e Sandro Nesta.
Siamo in campo, ad ogni modo, con il solito modulo 4-2-1-3 che vede Nelson tra i pali; la linea difensiva è composta da Abate, Thiago, Beppe Favalli e Luca Antonini; i due mediani davanti alla difesa sono Andrea Pirlo e Capitan Massimo
Ambrosini; dietro le tre punte si trova Clarence che, per l’appunto, agisce alle spalle di Huntelaar, Marco Borriello e Dinho. Sin dall’inizio del match si vede che i Nostri sono in netta difficoltà, sia nel creare situazioni pericolose che possano impensierire la porta di Andujar.
La formazione rossazzurra, dal canto suo, è ben messa in campo e riesce a recuperare molto bene la palla, giocando poi anche con grande pericolosità e velocità in fase offensiva.
I siciliani, a conferma di ciò, impiegano solamente dodici minuti ad andare in vantaggio: grandissima verticalizzazione di Ricchiuti che trova un perfetto taglio in profondità di Maxi Lopez, il quale un po’ defilato riesce comunque a concludere in modo precisissimo nell’angolo lontano della porta difesa da Nelson: 1-0 per il Catania.
Il colpo per i Nostri non è certamente tra i più facili da mandar giù, anche se fino a quel momento la formazione allenata da Mihajlovic stava giocando davvero meglio rispetto a Noi.
La reazione della Squadra si traduce solamente in una punizione battuta con grande forza da Clarence, che però risulta essere troppo centrale e viene deviata in angolo da Andujar.
Come detto, però, le ripartenze degli etnei sono davvero
letali: stavolta ad assumere le vesti di uomo assist è lo stesso Maxi Lopez, che riesce a defilarsi sulla sinistra e a servire un cross pennellato per la testa di Ricchiuti, che da due passi insacca Dida e fa si che il Nostro pomeriggio inizi a colorarsi di un nero intenso: 2-0 per loro all’intervallo.
Nella ripresa, ad ogni modo, i Nostri iniziano finalmente ad avere il giusto atteggiamento e ad aggredire la partita come si sarebbe dovuto fare sin dai primissimi secondi, e infatti riapriamo la partita dopo soli due minuti e mezzo: grandissima palla di Andrea in profondità per Clarence, che di testa serve Marcone Borriello e, da due passi, il Nostro centravanti insacca di
testa: 1-2.
La veemenza con la quale siamo in campo ci conduce ad una grande aggressività e a recuperare presto palla, ma la fretta con la quale cerchiamo di andare in profondità, spesso, non risulta essere molto proficua.
La partita, pertanto, si traduce in una fase di stallo, nella quale Noi fatichiamo nuovamente a renderci pericolosi e il Catania, un po’ intimorito dal Nostro avvio di ripresa, si limita a controllare il possesso palla e a restare corta e compatta a protezione del ridotto vantaggio. Inizia, inoltre, la girandola delle sostituzioni, che vede l’ingresso di Matteo Flamini al posto di un
acciaccato Beppe Favalli e, successivamente, gli ingressi di Mancini e Pippo Inzaghi al posto di Seedorf e Klaas-Jan Huntelaar.
A questo punto, dunque, siamo in campo con uno spregiudicatissimo 4-2-4 che vede, peraltro, Thiago Silva come unico centrale di ruolo, visto l’adattamento del Capitano come altro centrale.
Tuttavia, il grande Cuore dei Nostri viene premiato a dieci minuti dal termine: grandissima discesa di Ignazio che mette in mezzo un pallone invitante, sul quale Marcone si precipita concludendo col destro e angolando in modo perfetto, quanto basta da rendere davvero imparabile il pallone per Andujar: 2-2.
A quel punto l’entusiasmo e la voglia di raggiungere un risultato fin lì davvero incredibile avvolgono la Squadra e tutto lo Stadio, ma a parte qualche situazione potenziale al limite dell’area, non riusciamo più ad impegnare il portiere del Catania, anche perché risultiamo essere esasperatamente leziosi anche sul punteggio di 2-2.
Finisce così dunque a San Siro, e adesso dovremo prepararci ad entrare in un tour de force davvero incredibile, durante il quale affronteremo tutte le squadre impegnate nella lotta per la Champions.
Ci vorrà tutto un altro Milan e tutto un altro atteggiamento.
Forza Ragazzi!
PRE MILAN - CATANIA
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Quella che ci stiamo lasciando alle spalle è stata un’altra settimana di lavoro prolifico e importante fra i cancelli di Milanello, lavoro che ha susseguito l’importantissima vittoria di sabato scorso contro il Cagliari di Allegri e che ci porta ora, già da qualche giorno, ad essere assolutamente concentrati sulla prossima partita che ci troviamo ad affrontare.
Come detto, i tre punti ottenuti al Sant’Elia hanno consentito ai Nostri di portare a casa, dopo diverse settimane, tre punti che sono sembrati ossigeno puro per quanto riguarda la classifica e non solo.
La Squadra, infatti, sembrava essere disabituata alla vittoria prima della trasferta in terra sarda e, soprattutto, sembrava aver smarrito certezze e fiducia in sé stessa anche a causa di tutti gli infortuni che abbiamo subito in quest’ultimo periodo.
Pertanto, i punti ottenuti a Cagliari risultano essere fondamentali anche per quanto riguarda l’aspetto psicologico ed emozionale dei Nostri.
Queste condizioni sono necessarie, come dicevamo pocanzi, per preparare un’altra partita dalle mille difficoltà e dalle mille insidie, contro un avversario tosto, solido e roccioso, che sa sempre esaltarsi quando si trova di fronte squadre come la Nostra: l’avversario in questione è il Catania.
La formazione rossazzurra, dopo un inizio di stagione non felicissimo e caratterizzato da un rendimento altalenante, si è ritrovata a cambiare in corsa la guida tecnica allo scopo di raggiungere una salvezza fino a quel momento davvero distante.
Sulla panchina dei siciliani, pertanto, è stato Sinisa Mijahilovic a subentrare al collega Atzori.
Una scelta coraggiosa e importante, questa, che alla fine si è rivelata essere davvero vincente proficua, sia in termini di punti che anche del modo in cui questa squadra riesce ad esprimersi adesso.
Se prima, infatti, la formazione siciliana scendeva in campo soprattutto cercando di tenere un grande ordine e una grande compattezza in fase difensiva, affidandosi ai colpi dei suoi ottimi giocatori lì davanti per risolvere le partite, da quando sulla
panchina siede il tecnico ex Bologna i rossazzurri hanno decisamente cambiato registro: grande pressing e aggressività sui portatori di palla avversari, ritmi alti all’insegna dell’agonismo e grande velocità nel ribaltare l’azione, nonché qualità eccelsa degli uomini d’attacco.
Il modulo designato da Mijahilovic, per esprimere al meglio le caratteristiche della sua squadra, è un solido 4-4-2 contro il quale bisognerà fare davvero molta attenzione.
Come accennato, il Catania è una di quelle squadre che sa esaltarsi in circostanze come quelle di domani, e a documentare ciò sono dei risultati davvero grandiosi: a cominciare dalla vittoria sul campo della Juventus lo scorso Dicembre, fino ad arrivare all’autentica perla della stagione catanese, ovvero la vittoria in rimonta al Massimino contro la capolista Inter per 3-1.
Tali risultati, però, non potrebbero certo ottenersi se in squadra non ci fossero giocatori di alto, altissimo profilo e di indiscusso estro e tecnica: in primis occorre far riferimento a Mascara, bomber e simbolo dei siciliani.
Sempre rimanendo al reparto offensivo, pensiamo ancora a Morimoto, Martinez e ad un grandissimo acquisto avvenuto in Gennaio, cioè quel Maxi Lopez già capace di realizzare di gol davvero pesantissimi.
A centrocampo spiccano le grandi doti di incontrista di Biagianti e la tecnica di Llama, mentre in difesa la vere certezze sono Spolli e Capuano.
Già nella partita d’andata la formazione siciliana riuscì ad imbrigliarci benissimo per tutta la partita, concedendo davvero pochi spazi ai Nostri e giocando davvero una fase difensiva perfetta.
Per Nostra fortuna, però, quella serata è da ricordare per la prima grande prestazione di Klaas-Jan Huntelaar che, in campo da appena dieci minuti, fu capace di realizzare due reti nei minuti di recupero e ci consentì di portare a casa una vittoria di straordinaria importanza.
Ad ogni modo, quel Catania era ancora la squadra di Atzori, e ciò si nota particolarmente facendo il confronto con l’attuale Catania, perché le ripartenze in contropiede e la qualità delle giocate scarseggiarono vistosamente.
Domani, possiamo starne certi, non sarà affatto così perché loro avranno preparato a perfezione questa partita.
Dal canto Nostro, la Squadra deve essere assolutamente consapevole della difficoltà del match e dovrà cercare di mettere in campo una grandissima attenzione specialmente in fase difensiva, cosa che è mancata per lunghi tratti di partita a Cagliari. Dovremo, dunque, stare attenti e non perdere quei palloni assassini che ci siamo permessi di perdere al Sant’Elia e che hanno originato pericoli costanti per la porta di Dida.
Al contempo, ovviamente, dovremo cercare anche Noi di mantenere un ritmo alto e costante per tutta la gara, alla ricerca di un’altra grande prestazione e di un risultato tanto importante quanto difficile.
Forza Milan!
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