il POST di Marco Brucculeri
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E' bello, ogni tanto, poter guardare una partita del Milan in maniera rilassata, sapendo che qualsiasi risultato non influenzerà il proseguo del cammino.
L'unica avvertenza a tal proposito, è quella di ricordarsi di sostituire tutti i prodotti omeopatici contro l'ansia, con una bella tazza di caffè nero bollente, che con questo freddo non guasta mai.
Il Mister Massimiliano Allegri ha provato già dalla vigilia di ieri ad alzare la soglia dell'attenzione per questa sfida ma l'inevitabile assenza di motivazioni, in contrapposizione con il bisogno di garantirsi la qualificazione in Europa League da parte dell'Ajax, ha fatto si che si verificasse una sconfitta quasi annunciata.
Qualche spunto interessante, almeno nelle premesse, questa sfida contro gli olandesi lo avrebbe potuto fornire, ma nel dettaglio possiamo mettere a fuoco solo pochi aspetti positivi.
Marco Amelia, chiamato a sostituire tra i pali Abbiati ha sicuramente dimostrato il proprio valore facendosi trovare pronto nei tanti assalti avversari.
Grande attesa per tutti anche per il ritorno in campo dal primo minuto del Gaucho Ronaldinho.
Il nostro numero 80, pur essendo entrato nel gioco con voglia di dimostrare e concentrazione, si è poi perso nell'andazzo generale, senza mai riuscire a fare la differenza o prendere per mano una squadra comunque evidentemente sottotono.
Tornando alla cronaca, dopo un primo tempo bloccato sullo 0 a 0, nel secondo tempo i Lancieri cercano di raggiungere l'obbiettivo Europa League aumentando il ritmo e giocando sull'intensità data dalle motivazioni.
Il risultato finale di 0 a 2 è marcato dalle reti di De Zeeuw e Alderweireld che con due grandi tiri trovano battuto il comunque incolpevole Amelia.
Nel finale, minuti per Ibrahimovic.
Lo svedese riesce subito a far sentire il suo peso in avanti e creare le uniche occasioni importanti della serata.
Grandiosa una sua rovesciata alta di poco sopra la traversa, acrobazia che indipendentemente dalla sconfitta avrebbe dato ragione dei soldi spesi per il biglietto.
Il turno è passato e con un turno di anticipo ed è questo che conta. Come seconda classificata nel girone ora rischiamo di trovare un ottavo di finale veramente difficile, anche se, escluso forse il Barcellona, qualsiasi squadra sembra possa essere alla portata del miglior Milan visto in questo periodo.
La Champions League tornerà nei primi mesi dell'anno nuovo, diventa ora fondamentale, da qui alla ripresa degli impegni europei, il mettere per il campionato più punti in cascina possibili.
Domenica avremo la possibilità, nella mattiniera trasferta di Bologna, di tornare sui ritmi e soprattutto risultati ai quali questo Milan di Massimiliano Allegri ci ha abituati.
In attesa di Bologna Milan, salutiamo questa prima fase di Champions League con le numerose rubriche del nostro Milan Day.
Forza Milan Sempre!
il PRE di Marco Rizzo
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Sembra strano dirlo, ma per una volta giochiamo la Champions con la testa al campionato e non vicevera, come è successo negli ultimi anni.
Questo perché finalmente siamo competitivi in ambito nazionale e soprattutto perché la vittoria di Auxerre ci permette di affrontare la sfida interna con l’Ajax già qualificati.
Quindi serenissimi e con l’opportunità di fare riposare i big, stremati dal turn de force.
Per cui parlare di vero e proprio pre-partita è fuori luogo.
Tuttavia c’è una competizione da onorare.
Non è una simpatica scampagnata, sia chiaro.
La Società, giustamente, ci tiene a fare una bella figura per tanti motivi.
Vuoi per il prestigio, vuoi per il ranking (ormai definitivamente irrecuperabile) oppure perché a San Siro è atteso un buon pubblico (erano stati staccati circa 60mila mini abbonamenti).
Ma soprattutto perché Ajax ed Auxerre si giocano ancora un posto in Europa League.
E non inganni: siamo solo noi l’unico paese che snobba questa coppa.
Per cui occorre rispetto per gli avversari.
E mandare in campo una squadra di Primavera come si è sentito dire sarebbe davvero irrispettoso.
Per tutti i motivi citati.
Ovvio che Allegri ha non solo il sacrosanto diritto, ma il dovere, di lasciare fuori giocatori bisognosi di recupero o di effettuare il doveroso turn over.
Ma che questo rimanga nei limiti della decenza.
Parlare di formazioni probabili dell’una e dell’altra squadra risulta quindi altamente complicato.
Allegri lascerà a riposo molto probabilmente Nesta, Thiago e Zambrotta dietro, Ambrosini e Gattuso in mezzo e Ibra davanti.
Attenzione anche ai diffidati.
E poi opterà, credo, dall’inizio per giocatori bisognosi di mostrarsi perché hanno avuto meno spazio di altri.
Azzardo una formazione, che è quella che vorrei vedere.
Porta: darei un importante vetrina a Marco Amelia, che se la merita.
Difesa: Oddo a destra, per vedere se riconferma quello che di buono aveva fatto a Napoli. Proverei Sokratis – Yepes in mezzo per registrare i progressi di entrambi. A sinistra uno tra Antonini (diffidato) e Bonera.
Centrocampo: darei spazio a Flamini e Seedorf (non impiegati con il Brescia) con Pirlo (per un tempo) e Strasser ad alternarsi nell’ultimo ruolo disponibile in mezzo.
Attacco: senza Inzaghi e Pato, potrebbe essere l’occasione per Allegri di provare l’alternativa “interna”. Un tridente dinamico e senza posizioni definite: con Boateng (che ha movenze anche da punta) assistito da Robinho e Ronaldinho.
E dopo la partita la testa tornerà al Campionato (assurdo sciopero permettendo) con un intervallo importante rappresentato dai temuti sorteggi di Nyon.
Il Milan arriverà come “seconda”. Per cui troverà una difficile.
Il motto “tanto prima o poi le devi beccare tutte” lascia un po’ il tempo che trova.
Ovvio che è meglio evitare Barcellona e Chelsea e preferire Shalke 04, Bayern o ancor meglio Shaktar.
Staremo a vedere.
Chiusura riservata ad un dolce ricordo legato a Milan-Ajax. Andiamo indietro nel tempo.
90’ abbondante in corso. Stadio in trepidazione. Il Milan è fuori, dannazione.
All’improvviso un lancio, una palla spizzata di testa e una spaccata. Una palla che sembra non voler entrare.
Un momento di silenzio.
E poi il delirio.
Grazie Pippo per certe emozioni. Questa doveva essere la tua partita.
Non importa. Ti aspetteremo, c’è un record da consolidare e una storia da non lasciare tristemente in sospeso…
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