Scritto da Mario Stefano Schirò |
Venerdì 08 Ottobre 2010 |
In questo periodo in cui il Campionato lascia spazio alle Nazionali e ai rispettivi impegni per amichevoli e qualificazioni a Euro 2012, la Nostra Squadra (o per lo meno, ciò che ne resta) è impegnata in un intenso lavoro a Milanello per preparare al meglio quelli che saranno i prossimi, difficilissimi impegni, fra Campionato e Champions League, che dovremo affrontare una volta terminata la sosta.
Quello che ci siamo lasciati alle spalle è stato un mese davvero intenso, in cui la formazione Rossonera è scesa in campo senza sosta ogni tre giorni, impegnata sempre ai massimi livelli e contro squadre molto preparate e pronte a metterci in difficoltà.
Ovvio, per cui, che i Nostri non abbiano certo avuto vita facile ma che, anzi, hanno spesso incontrato delle difficoltà importanti, insuperabili senza concentrazione e applicazione massima.
E’ stato interessante vedere, tuttavia, come la Nostra Squadra, pur non avendo mai, di fatto, l’opportunità di allenarsi sotto il profilo tattico con tutti gli effettivi, sia man mano cresciuta e stia ancora crescendo.
Emblematico, in tal senso, è un segnale inconfondibile e inconfutabile: nelle primissime partite di questo impressionante filotto, vale a dire quelle contro Cesena, Auxerre e Catania, i Nostri erano spesso costretti a fronteggiare dei contropiede letteralmente “assassini”, che mettevano i nostri avversari nelle condizioni di arrivare ad un passo dal gol o (come successo con Giaccherini) addirittura, di finalizzare le loro azioni.
Inoltre, sempre in queste primissime uscite stagionali, era visibile ad occhio nudo che questi Ragazzi, Campioni indiscussi e fuoriclasse assoluti, non riuscivano comunque a muoversi come un collettivo, non riuscivano a coordinare bene la fase d’attacco con la fase difensiva, troppo lenta e impacciata la prima, spesso (come dicevamo pocanzi) fragile la seconda.
Nelle ultime uscite, in particolar modo nella settimana che ci ha visti impegnati contro Genoa a San Siro e nelle trasferte di Amsterdam e Parma, molti di questi aspetti sono stati corretti: quei mostruosi contropiede non li abbiamo più subiti, la Nostra fase difensiva è cresciuta notevolmente soprattutto grazie al costante sacrificio di tutti e dieci i giocatori di movimento e, per quanto riguarda la fase d’attacco, nella gara di Parma la Squadra si è resa protagonista di una grandissima prestazione, sebbene il gol sia arrivato soltanto con uno spettacolare missile di Pirlo da quasi 40 metri.
Volendo concludere questo Nostro pensiero, quel che ci viene da dire è che questo Milan, questa Squadra sta crescendo, sta lievitando e lo sta facendo nel modo giusto, con una solidità difensiva di fondamentale importanza e con un attacco che crea e inventa continuamente.
Per carità, non vogliamo certo dire che adesso il Nostro Milan sia tornato la Squadra più forte del mondo, mancherebbe altro, ma il modo in cui questa Squadra sta venendo su ci piace, ci piace parecchio…
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