Don't stop me now!
Scritto da Mario Stefano Schirò   
Venerdì 19 Novembre 2010

La settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle è una di quelle che senz’altro faticheremo moltissimo a dimenticare, una di quelle che restano indelebilmente nella memoria, specialmente per il modo in cui si è conclusa.

Qualunque Tifoso Milanista, infatti, se fosse stato chiamato ad immaginare un Derby perfetto, una serata magica e indimenticabile, non avrebbe mai potuto pensare che la realtà si sarebbe rivelata ancor più bella del sogno!
Noi che vinciamo in casa loro dopo quasi tre anni di imbattibilità interna; Ibra che segna su rigore causato da un ennesimo intervento assassino di Materazzi (il quale peraltro alla vigilia aveva solennemente proclamato “a Ibra ci penso io”) sotto la loro curva, esultando con le braccia larghe, sinonimo della sua grandezza; Noi che balziamo nuovamente in testa alla classifica allontanando di 6 lunghezze i dirimpettai.
Tutto bellissimo, tutto fantastico.
Sono stati questi i connotati della felicità Rossonera che ci hanno completamente avvolti e riempiti Cuore e Anima in questa settimana.

Quel che però adesso siamo costretti a fare, ad ogni modo, è tornare ad essere con i piedi per terra, tornare ad avere quella mentalità e quella determinazione che hanno caratterizzato la “settimana perfetta”.
Alle porte, infatti, ci sono due partite di fondamentale importanza oltre che di grande difficoltà: sabato sera a San Siro, infatti, arriva una Fiorentina in netta ripresa rispetto alle prime uscite stagionali e che verrà a dar battaglia in casa Nostra.
Successivamente, andremo in Francia per affrontare l’Auxerre in una partita decisiva per il Nostro cammino in Champions League.
Pertanto, nonostante la gioia indescrivibile e tutte le emozioni che la Squadra ci ha dato domenica sera, queste devono essere al momento messe in archivio.

Non ci si può permettere, infatti, in un Campionato duro e difficile come quello nostrano, di cullarsi sugli allori e di non essere completamente concentrati sulla partita che si deve giocare.
E’ un errore, questo, che la Squadra ha commesso più volte negli ultimi anni e che dobbiamo far di tutto per non ripetere.
Abbiamo lottato e voluto fortissimamente la posizione che occupiamo attualmente in classifica e pertanto dobbiamo continuare a martellare, con il coltello fra i denti e con lo sguardo di chi sa cosa vuole e di chi vuole ottenerlo a tutti i costi, anche perché il cammino che abbiamo di fronte è ancora lunghissimo, ricco di salite e di strade buie in cui ci si deve tenere tutti per mano per uscirne indenni.
Tutti insieme, con il Diavolo in corpo!

Adesso è il momento, non fermiamoci sul più bello!

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