16.05.2010
l'analisi dell' ultima giornata di Gianpiero Sabato
Cala il sipario sul campionato di serie A che termina con la conquista dello scudetto numero 18 dell’Inter di Moratti, il quinto consecutivo, quarto sul campo.
Ha dovuto tribolare più del previsto la squadra di Mourinho per conquistare questo titolo, alla luce anche del livello della concorrenza.
Naufragata ben presto l’avversaria più accreditata della vigilia, e cioè la Juventus, si pensava che poca (o nessuna) resistenza avrebbero potuto opporre le altre contendenti, e cioè la Roma di Ranieri (rinforzata solo da due prestiti) ed il Milan di Leonardo (che ha più badato al bilancio che al resto).
Invece abbiamo assistito ad una volata bellissima, a tratti entusiasmante quando a marzo erano in tre racchiuse nello spazio di due punti.
Alla fine ha vinto a squadra più attrezzata, anche se la Roma si rammarica per quel secondo tempo contro la Samp in cui ha letteralmente buttato via uno scudetto.
Dopo la Coppa Italia e lo scudetto ora la Champions: settimana prossima c’è la competizione più importante in palio, ed i nerazzurri possono coronare una stagione indimenticabile.

La Samp riesce a conquistare l’ultimo posto disponibile per i preliminari di Champions League a scapito di un indomito Palermo, e riesce in un’impresa di cui non veniva accreditata alla vigilia.
Un plauso comunque ad entrambe le contendenti.

Ed allora ne approfittiamo per fare un bilancio definitivo del campionato.
Partiamo con le promosse. 

Oltre alle prime 6 della classifica che meritano tutte la promozione (Inter, Roma, Milan, Samp, Palermo e Napoli), meritano una citazione le due neopromosse Parma (ottavo) e Bari (decimo), il Chievo di Di Carlo (salvezza ottenuta con grande tranquillità) ed il Catania (capace di una rimonta straordinaria).

Passiamo alle note dolenti.
Bocciata una delle peggiori Juventus della sua gloriosa storia nonostante le ingenti somme investite in estate; nota di demerito per la Fiorentina (incapace di fare in campionato quello che di buono ha fatto in Europa) e la Lazio (inaudito che si sia salvata solo alla penultima giornata).
Scontata anche la bocciatura delle retrocesse Atalanta, Siena e Livorno.

Rimandate Genoa ed Udinese, in linea con le attese il Bologna.

Grande applauso al capocannoniere del torneo Totò Di Natale, capace di un bottino complessivo di 29 reti.

Appuntamento alla prossima stagione

 
Le pagelle di Massimo Fontana

Dida 6: Inizia con una piccola sbavatura, ma per il resto della partita gestisce l’ordinaria amministrazione. Alla sua ultima in maglia rossonera, va salutato e ringraziato di tutto.
Zambrotta 6+: Chiude la stagione con una bella gamba. Da rimarcare le numerose chiusure in fase difensiva e la proiezione che porta al terzo gol del Milan.
Thiago Silva 6,5: Ennesima prestazione rocciosa del nostro centralone brasiliano. Eccezionale una chiusura su Iaquinta nel primo tempo. Da segnalare la capacità di evitare la squalifica nonostante sia diffidato da tempo immemore.
Favalli 6: Qualche incertezza soprattutto nel primo tempo, ma nel complesso compie il suo dovere come sempre. Chiude anche lui la sua lunga avventura in rossonero, lo ricorderemo per la professionalità e per l’ottimo contributo alla causa (soprattutto nelle ultime due stagioni).
Antonini 7: All’ultimo tentativo riesce finalmente a mettere a segno quel gol che ha cercato per tutta la stagione. Ottimo nella prima mezz’ora dei due tempi, sia in fase difensiva che in attacco.
Gattuso 6,5: Saranno le maglie bianconere che ha di fronte, ma il Gattuso di questa sera sembrava quello dei tempi migliori. Onora la fascia alla grande.
Pirlo 7: Migliore in campo. Distribuisce il gioco che è una meraviglia e ci mette molto vigore anche nei contrasti.  Ottime indicazioni per il CT della Nazionale.
Seedorf 6,5: Inizia alla grande ed a tutto campo, e fornisce ad Antonini un assist delizioso. Cala col passare dei minuti, ma alla fine fa il suo.
Ronaldinho 7: All’inizio fa un po’ di fatica, ma ci mette poco a riprendersi. La precisione e la delicatezza dei tiri con cui mette a segno la doppietta valgono il prezzo del biglietto. Dedicato a Dunga.
Pato 6: Nel primo tempo è molto smanioso di fare ma non riesce quasi mai ad andare via all’uomo; si rifà con un assist al bacio per Ronaldinho. Nella ripresa va meglio, ma non riesce mai a tirare verso la porta avversaria. Tartassato di falli dai difensori bianconeri.
Borriello 6: La sufficienza se la merita per il lavoro che fa per la squadra. Non ha quasi mai l’occasione di fare gol, ma nel complesso merita la sufficienza.
Nesta 6: Rientra giusto in tempo per darci appuntamento alla prossima stagione. Bentornato.
Inzaghi s.v.: Pagherebbe per fare un gol, ma ha troppo poco tempo per riuscirci.
Abbiati s.v.: Entra solo per far prendere a Dida il saluto dei tifosi. Semplice presenza

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