04.04.2010
l'analisi della 32^ giornata di Gianpiero Sabato
Non sono durate molto le prove di sorpasso, ma ai tifosi interisti devono essere sembrati interminabili quei 10 minuti (dal 19’ al 29’) che sono trascorsi tra il gol di Vucinic e quello di Thiago Motta (con la “sonnolenta” complicità del portiere bolognese).

Tutte le squadre di testa decidono che si può ancora credere fermamente allo scudetto e in questa vigilia di Pasqua portano a casa tre vittorie importantissime: il compito più duro stavolta ce l’avevano gli inseguitori  con due trasferte (Bari e Cagliari) insidiose contro squadre ormai tranquille che giocano solo per prendersi delle soddisfazioni.
Al contrario, l’Inter aveva da sbrigare la formalità casalinga contro un avversario che viene da tre sconfitte consecutive.

Al termine della giornata numero 32 rimane ancora la sensazione che sia la Roma la squadra più in salute, ma certo è che ognuno può dire ancora la sua.
Possibile snodo cruciale la prossima giornata, con l’Inter impegnata nella trasferta di Firenze.

Nessuna sorpresa nell’uovo pasquale della Juventus che incassa la 12ma sconfitta stagionale (se non è record poco ci manca) e non riesce a dare nessun segnale di inversione di tendenza.
Fortuna che la zona Champions è rimasta lì a portata di mano, visto che delle contendenti al quarto  posto  il colpo dei tre punti riesce solo alla Samp.
Il Catania sancisce l’ufficialità della salvezza nel modo più bello possibile, portando a casa il super derby di Sicilia e fermando la corsa europea dei rivali palermitani.

In coda il sussulto è dell’Atalanta, che coglie al volo l’ultima spiaggia contro il Siena ed avvicina Bologna e Lazio.
Si tira momentaneamente fuori l’Udinese di Marino, mentre l’orgoglio del contestatissimo Livorno non servirà a cambiare un destino che sembra scritto.
 

Le pagelle
di Massimo Fontana
DIDA 6,5 - Fà esattamente ciò che ci si aspetta da un portiere ... parare almeno il parabile. Nel secondo tempo si produce in un paio di ottimi interventi
ABATE 6 - I suoi affondo non sono molto frequenti ma sufficientemente incisivi, come in occasione del cross tradotto in gol dal duo Marchetti/Astori. Pasticcia un pò troppo in difesa, ma è giovane e ha ancora discreti margini di miglioramento. Gioca quasi mezz'ora da ala dopo la sostituzione di Huntelaar con Zambrotta. A qualche minuto dal termine lascia il posto a Oddo
ODDO 4 - Entra all'87' al posto di Abate. Normalmente, in queste situazioni, non è possibile esprimere una valutazione, ma Oddo nei sette minuti giocati, recupero compreso, ne combina di tutti i colori ... mai visto un giocatore così imballato se non nelle prime uscite estive di preparazione ...
THIAGO SILVA 7 - (Migliore del Milan) Qualche sbavatura nella sua partita la si trova, ma conferma tutte le sue qualità, la reattività prima di tutte. La "puntata in avanti" sta diventando un classico del suo repertorio
FAVALLI 6 - Tiene bene nonostante quella con il Cagliari sia la quarta partita consecutiva in 15 giorni. Commette un grave errore ma rimedia lui stesso con un grande recupero
ANTONINI 6,5 - Sempre più sicuro di sè. Si propone tantissimo soprattutto nel primo tempo e va vicino al gol in due occasioni, una per tempo. Fosse più freddo sotto porta sarebbe un terzino da 5/6 reti a stagione. Meno bene la fase difensiva, dal suo lato partono troppi traversoni pericolosi, ma si riscatta salvando il risultato dopo il pasticcio Abate/Thiago
PIRLO 5,5 - Inizia la partita con il giusto piglio, poi comincia a sbagliare qualche lancio, perde smalto e con una ingenuità provoca il momentaneo 2-2 alla mezz'ora. Problemi gastrici lo costringono ad uscire al 73'
GATTUSO 5,5 - Subentra a Pirlo, gioca poco più di un quarto d'ora confermando di non attraversare un grande momento
AMBROSINI 5,5 - E' acciaccato, e questo va a parziale giustificazione di un brutto primo tempo. Molto approssimativo nel controllo di palla, piuttosto falloso e poco lucido. Migliora il rendimento nella ripresa ma, dopo essere stato ammonito, rischia il rosso in un paio di occasione nel finale di gara
SEEDORF 6 - La condizione fisica migliora e permette a Clarence di disputare un buon primo tempo. Chiude alla perfezione il triangolo propostogli da Borriello in occasione del primo vantaggio dopo 7'. Cala nella ripresa quando si abbassa il baricentro della squadra
HUNTELAAR 6,5 - Al contrario di qualche compagno di squadra, Klaas non ha bisogno di essere spronato per provare il tiro da fuori, lo fa con naturalezza inventando un gran gol di importanza fondamentale per riportare avanti la squadra a due minuti dal primo pareggio cagliaritano. Leonardo lo ripropone largo a destra e lui ci mette la buona volontà nello svolgere un compito poco adatto alle sue caratteristiche. Fa tenerezza la sua espressione quando, al 60', viene richiamato in panchina
ZAMBROTTA 6 - Ultima mezz'ora al posto del Cacciatore per rinforzare i bastioni del fortino e provare a resistere all'assalto finale dei sardi. Contributo in linea con le attese
BORRIELLO 6,5 - Sembra essere in crescita dopo un periodo piuttosto grigio. Si inventa il gol del primo vantaggio lasciando sul posto due avversari con una veronica, proponendo l'uno-due a Seedorf e piazzando la palla in rete con il desto dopo aver resistito di fisico alla carica di un difensore. Bello un altro scambio con Dinho concluso con una volee appena alta. Perde brillantezza nel finale quando le sostituzioni operate da Leonardo lo lasciano troppo solo
RONALDINHO 5,5 - Partita poco brillante. Solo qualche accelerazione di tanto in tanto e la solita idiosincrasia nei confronti del tiro in porta. Si rende pericoloso solo una volta, a tempo scaduto, quando sfiora il palo su punizione
LEONARDO 5,5 - La formazione di partenza è piuttosto temeraria con i tre davanti che non rientrano, Seedorf che lo fa ad intermittenza e Ambrosini in condizioni fisiche imperfette. Il pericolo era che la squadra si allungasse troppo, e infatti è quello che si è verificato. Visti i giocatori disponibili e vista la decisione di Leonardo di riproporre il suo modulo preferito, l'utilizzo di un centravanti come attaccante esterno è una scelta obbligata. Mi chiedo, però, perchè non provare Borriello più largo e Huntelaar in mezzo viste le caratteristiche dei due

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