X Factor altro non è che un'operazione di marketing con la quale discografici e pubblicitari costruiscono a tavolino un “prodotto”  commerciale studiato appositamente per il pubblico televisivo, spacciandolo per "rivelazione musicale". Il giudizio soggettivo di un ascoltatore attento può benissimo andare a farsi fottere: ci pensa la troika di cretini incompetenti ad elargire giudizi, il tutto secondo il "gusto mainstream", che essi stessi contribuiscono a creare (ed abbassare) nel tempo. Mediocre apparenza visiva diventa "originale arte musicale". Tecnicismo fine a sè stesso, zero inventiva personale ed estetica al di sopra di tutto. Lo decide il triumvirato di idioti, con i loro indiscussi "niet" ed il messaggio che passa è il seguente: per fare "strada" ci si deve piegare da subito al discografico. Così almeno il peso di vendersi in seguito non sussiste più. Sembra di stare ad assistere a una gara in un qualche karaoke di città con gente bravina ma niente di più. Dopo Morgan, anche Elio e Ruggeri si sono venduti. Questa televisione li sta facendo fuori tutti. La Tatangelo è la più scontata e patetica di tutte. Solo una persona col cervello ammuffito di una gallina in menopausa può credere che le sue conoscenze siano intelligenti e originali. Dei  concorrenti mi stupisco ancor meno di quanto mi stupisco dei giurati. Esistono anche altri modi per educare. Non è necessario lavorare in un programma spazzatura, soprattutto se sei uno diquelli che si è sempre opposto a certe logiche. Il fine potrà non essere pessimo al 100%, ma questo non basta: se gli svantaggi sono superiori ai vantaggi, non credo ne valga la pena. Se una merda fumante tentasse di camuffarsi da morbido e cremoso cioccolatino avrebbe certo vita breve: l’involucro riuscirebbe a celare il macabro contenuto solo per pochi secondi, giusto il tempo perchè il fetore nauseabondo in esso custodito ne riveli la reale sostanza. Per carità, la cacca la facciamo tutti, maschi, femmine, grandi e piccini, massimo rispetto