Il momento...troppo ghiotto...l’occasione...troppo propizia...
Un treno che il destino ha messo sul cammino del Milan di questa stagione incredibile, in cui veniva accreditato come la vittima sacrificale del suo presidente, dopo la vendita del suo pezzo più pregiato, per il risanamento del bilancio societario ed a cui veniva pronosticato un grigio campionato da metà classifica, se non addirittura, dai più ganzi detrattori, lotta per non retrocedere.
Un treno italico da prendere in corsa, con tutte le difficoltà del caso, soprattutto dopo aver perso quello europeo e dover lasciare a terra, giocoforza, passeggeri importanti che avrebbero reso il viaggio più agevole.
Da venerdì sera a domenica pomeriggio tutto era girato a favore ed i risultati degli altri ci sorridevano...adesso sarebbe toccato solo a noi essere artefici del nostro destino e salire su quel treno che ci avrebbe potuto portare lontano.
Abbiamo macinato kilometri x 90 minuti, ma la stazione restava lontana e quel treno sembrava partire senza di noi...il capostazione aveva già chiuso quasi tutte le porte...e poi...eccolo...arriva lui...il nostro uomo della provvidenza...uno che, nel bene e nel male, ci mette sempre la faccia, non tira mai indietro la gamba e rischia di suo, mettendosi al servizio della squadra e prendendosi spesso fischi ingenerosi di tifosi ingrati e forse troppo esigenti.
Dai Milan...corri...credici ancora...prende idealmente per mano i compagni e gli dà la spinta decisiva per salire sull’ultima carrozza, quella con la porta ancora aperta e una volta che tutti sono saliti, la chiude con uno splendido tiro che s’insacca e accende la luce verde...il treno parte e il Milan c’è!
Grazie Clarence, uomo della provvidenza rossonera, grazie per averci creduto fino all’ultimo, grazie per essere come sei, grande uomo e immenso professionista, grazie per la tua onestà intellettuale, per l’attaccamento che hai per questa maglia, per questa squadra, grazie per tutto...e scusa...scusa per quei fischi, per quei mugugni che spesso senti rivolti a te...e pensa che forse sono dettati dal troppo amore e non dall’insofferenza, perché forse ti vorrebbero sempre perfetto uomo della provvidenza.
E’ stata una dolcissima serata di metà marzo...
grazie a te...
gianduiotto mio!
|