Come si può notare, e come si poteva prevedere, il doppio mediano migliora il dato della fase difensiva ma non in modo determinante, prendere un gol ogni 86’ piuttosto che ogni 93’ fa poca differenza; mentre avere solo un incontrista migliora in modo importante la media della fase offensiva.
Il dato relativo al rendimento della squadra in base al numero di incontristi può risultare un esercizio sterile se non si valuta in quale contesto tattico va inserito.
Nella tabella seguente si può osservare la differenza di rendimento nel caso in cui con i due mediani giochi una punta pura (Pato, Borriello, Inzaghi e Huntelaar) oppure due punte; mentre nella tabella successiva viene messo a confronto un mediano con una e con due punte:
In questo caso risulta evidente la differenza tra le due alternative. E’ sicuramente da sottolineare la disparità di minutaggio, 264’ sono praticamente le tre partite dalla ripresa postnatalizia, e dovrebbe essere anche l’assetto che Leonardo presenterà nel derby di domani (è sabato mentre scrivo n.d.r.).
I 670’ giocati con due mediani e due punte pure è però un dato più indicativo, e, come evidenziano i numeri, la conseguente presenza di soli due “creativi” (generalmente Dinho + Pirlo/Seedorf) rende accettabile il dato della fase difensiva (1 gol preso ogni 84’) ma dimostra le difficoltà in attacco, con 1 gol realizzato ogni 134’.
Due mediani, tre “creativi” e una sola punta pura, mettono a segno un gol ogni 29’ (3 gol a partita) e ne prendono 1 ogni 264’, anche se, come dicevo prima, questo assetto è stato utilizzato ancora troppo poco per rendere il dato completamente attendibile.
Adesso contestualizziamo l’unico incontrista in relazione al numero di punte pure:
in realtà il mediano unico è quasi sempre stato utilizzato con due punte e tre “creativi”.
1 mediano e 1 punta hanno giocato solo per 184’ con 2 gol realizzati e 2 subiti, mentre si sono visti contemporaneamente in campo 3 attaccanti con un incontrista (evidentemente con l’intento di recuperare un risultato negativo) per 38’ con un esito assolutamente positivo: 4 gol fatti e nessuno subito.
Per curiosità, questi 38’ sono gli ultimi 11’ a Verona (Flamini, Pato, Borriello e Inzaghi) culminati nella doppietta di Nesta; a Catania dall’84’ con Ambrosini, Pato, Huntelaar e Inzaghi (doppietta dell’olandese), e, con esiti diversi, a San Siro contro il Palermo (Ambrosini/Flamini, Pato, Borriello e Inzaghi) dal 69’.
Questo è l’assetto utilizzato da Leonardo nella fase migliore della prima parte di stagione. Discreto il dato della fase offensiva (quasi due gol a partita) ma bruttino quello della fase difensiva, con 1 gol subito ogni 76’.