Venerdì scorso si è svolta l’assemblea dei soci dell’Ac Milan per l’approvazione del bilancio 2009.
Il risultato economico ha sancito un rosso di 9,8 mln, un risultato negativo (per definizione) ma in netta inversione di tendenza rispetto ai – 66,8 della gestione precedente.
Questo risultato, come sanno tutti, è la diretta conseguenza delle cessioni di Kakà (evidentemente ceduto per volontà del Milan di ripianare il bilancio) e Gourcuff (per evidenti errori di valutazione da parte della dirigenza) nella scorsa estate.
L’insieme dei motivi che negli ultimi sei sette anni hanno provocato quei 67 mln di deficit sono stati ampiamente dibattuti e non ho intenzione di tornarci sopra, mentre la dirigenza farà bene a tenerne conto per non ricadere negli stessi errori.
Per chiudere il bilancio sportivo, invece, è necessario attendere le tre partite che mancano al termine del campionato, ma è evidente che anche in ambito sportivo il bilancio sarà in rosso.
Se si confronta il “Milan di Kakà” dello scorso anno al “Milan di Ronaldinho” di quest’anno, tutti i parametri che è possibile prendere in esame portano un segno negativo.
A livello di organico il Milan ha sostituito Kakà, Maldini, Sheva, Senderos ed Emerson, con un utilizzo decisamente maggiore del Dinho (47% sul campo lo scorso anno contro l’84% attuale), e gli arrivi di Thiago Silva, Huntelaar, Abate, Mancini e Onyewu oltre ai rientri di Oddo e Storari (fino a dicembre) dai prestiti e, aspetto da non dimenticare, i recuperi di Nesta (vero e proprio acquisto di questa stagione) e di Borriello.
Ci siamo illusi di competere per lo scudetto fino a fine marzo, cioè fino alla sconfitta di Parma.
Il pareggio con la Lazio e la vittoria di Cagliari ci hanno tenuti “virtualmente” ancora in corsa, ma era evidente che mancavano le forze per giocarcela fino al termine.
Alla 35° giornata abbiamo sette punti in meno dello scorso anno e una posizione in meno in classifica.
Vorrei stoppare alla fonte il possibile ricorso a giustificazioni come i frequenti infortuni patiti quest’anno, una piaga che ci ha flagellato anche lo scorso anno (sette operazioni chirurgiche).
Lo stesso Pato ha giocato quasi quanto lo scorso anno … 2577’ (60%) un anno fa e 2277’ (59%) in questa stagione.
Per fare un bilancio generale su questa stagione, a mio parere è necessario mettere insieme la campagna acquisti decisa dalla società e la scelta dello schema tattico varato da Leonardo.
Questo assetto tattico che tutti hanno definito “ultraoffensivo” ha il piccolo difetto di produrre poche reti e di non proteggere adeguatamente la difesa.
Uno degli aspetti importanti nella tattica di Leonardo doveva essere la spinta sulle fasce dei terzini, i quali, nelle 43 partite giocate fino a oggi (escludendo la coppa Italia) hanno prodotto un totale di due assist e zero reti.
Ma torniamo alla tattica “ultraoffensiva”, un anno fa alla 35° giornata avevamo segnato 65 reti, 9 in più di quest’anno; e ne avevamo incassate 30, 8 in meno.
Sul discorso dei gol vorrei approfondire un aspetto:
il dato specifico dei gol fatti o dei gol subiti ha una valenza relativa. Per fare un esempio: se si subiscono in media due reti a partita sembra evidentemente un dato negativo; ma se l’attacco produce in media quattro reti a partita la valutazione d’insieme cambia. La cosa importante è avere un rapporto positivo tra reti realizzate e reti incassate.
Ricordo che il Milan di Capello che vinse lo scudetto nel 1994 realizzò la miseria di 36 reti in 34 partite (undicesimo attacco del campionato), ma ne incassò solamente 15, ben dieci in meno della seconda difesa del campionato.
Se si dividono i gol fatti per quelli subiti si ottiene un coefficiente che rende bene l’idea dell’efficacia di uno schema.
Confrontando questo campionato con i sette precedenti (quelli con Ancelotti) si può notare che la media dei gol segnati a partita nel Milan di Leonardo (1,60) è migliore solo alla stagione 2006/07 (1,50), mentre il campionato migliore è stato il 2005/06 con 2,24 reti a partita.
La media dei gol incassati in campionato quest’anno (1,09) è la peggiore degli ultimi otto, con il dato migliore di 0,71 reti incassate a partita nella stagione 2003/04, l’anno dell’ultimo scudetto.
Torniamo al coefficiente di cui parlavo prima, che si può definire come il numero di gol segnati per ogni gol incassato, elenco il risultato degli ultimi otto campionati:
2002/03 = 1,83
2003/04 = 2,71
2004/05 = 2,25
2005/06 = 2,74
2006/07 = 1,58
2007/08 = 1,74
2008/09 = 2,00
2009/10 = 1,47
Il peggior rapporto tra fase offensiva e fase difensiva degli ultimi otto anni, e non sono andato oltre per non paragonare epoche calcistiche troppo diverse.
Un altro dato interessante è quello relativo al numero di partite nelle quali non si riesce a bucare la difesa avveraria …
2002/03 – 8 volte
(34 partite)
2003/04 – 2 volte
(id)
2004/05 – 7 volte
(38 partite)
2005/06 – 4 volte
(id)
2006/07 – 10 volte
(id)
2007/08 – 5 volte
(id)
2008/09 – 3 volte
(id)
2008/10 – 9 volte
(id)
… e il numero di partite nelle quali si è tenuta la nostra porta inviolata:
2002/03 – 14 volte
2003/04 – 15 volte
2004/05 – 17 volte
2005/06 – 16 volte
2006/07 – 17 volte
2007/08 – 11 volte
2008/09 – 17 volte
2009/10 – 12 volte
Naturalmente non sono questi dati che determinano la qualità di una stagione, basta guardare le partite per capire lo spessore di una squadra di calcio, ma se qualcuno vuole sostenere che la nostra è stata una buona stagione, questi dati contribuiscono a sostenere la tesi contraria.
Se poi, per disgrazia, non si dovesse conservare l’attuale terzo posto, la stagione potrebbe essere archiviata come fallimentare
…ma confido in una reazione d’orgoglio da parte dei ragazzi
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