Ciao amici. E’ un mondo senza pace. E’ un mondiale senza pace.
Dopo Italia Nuova Zelanda di ieri sono andato a letto presto, resistendo alla tentazione di buttare giù la mia prosa per non incorrere nelle bile del dopo partita.
Ma oggi , lunedì 21 giugno, di buon mattino e poco tranquillo, ritorno nelle vostre case.
Dopo 10 giorni facciamo un primo punto su quanto detto all’alba del torneo.
1)torneo poco divertente, partite bloccate, tatticismo esasperato : CONFERMATO
2)pericolo di vedere saltare almeno 2 delle teste di serie : CONFERMATO con gravi pericoli per Spagna e, Inghilterra, Italia, Germania e la Francia già praticamente a casa.
3)Vittoria finale per nessuna fra Spagna, Brasile, Argentina e Inghilterra ( le favorite della vigilia).
Ne parliamo più avanti, al momento mi spaventa solo la lucidità tattica e strategica del Brasile.
Sul resto non sono preoccupato.
Subito o nella seconda parte le altre 3 vanno a casa prima della finale.
4) Delle 16 pronosticate a passare il primo turno (Uruguay Sud Africa, Argentina Grecia, Inghilterra Algeria, Germania Serbia, Olanda Giappone, Paraguay Italia, Brasile Portogallo, Spagna Cile) mi dichiarerò felice solo se almeno 12/13 di queste saranno agli ottavi .
Vedremo !!!
Ma il vostro scrivano oggi deve coprire il vuoto lasciato nelle 3 puntate precedenti: il pronostico finale e buttarsi di peso nelle braccia degli azzurri prima della sentenza capitale.
Pulisco subito il campo dai dubbi di volontari ritardi e denuncio le favorite già pensate alla vigilia:
GERMANIA, PORTOGALLO, URUGUAY, SERBIA
Perché?
GERMANIA, perché senza pressione, rapida, giovane in un mondiale che finalmente sta punendo le squadre vecchie.
Un bel tecnico . Mi piace.
PORTOGALLO, perché squadra lineare , con una stella e tanti satelliti. Formula giusta. Un po’ anche la legge dei grandi numeri , prima o poi azzeccherà una grande manifestazione.
Per Ronaldo ultima chiamata per diventare immortale. Ci credo.
URUGUAY, l’ho scelta come squadra simbolo di un movimento delle Americhe che è anche la sola novità di questa pezzo di mondiale .
Solidissima , ostica da affrontare. Può essere l’alternativa ai grandi monumenti del sud America. Forlan fortissimo.
SERBIA. La mia squadra preferita nella marea di quelle ritenute anonime.
Talento, giovani, contropiede eccellente. La vera mina vagante. Magari non arriva alla fine ma darà fastidio.Tanto.
Respiro. Respiriamo.
Imboccata la via senza ritorno mi torna sul tavolo il viso triste di Lippi.
La sua conferenza stampa di ieri .
Non vi aspettate che possa ora minimamente criticare il tecnico, le sue scelte, il rimescolo confuso di uomini, Cassano …... No.
Provo a dire come la penso con un po’ di paura ma pensando ancora che di strada ne faremo.
Partito con l’idea di un rinnovamento parziale ed una fusione a freddo fra vecchi e nuovi , il tecnico si è trovato al momento tradito in parte sia dagli uni che dagli altri.
Ha ceduto alla tentazione , per lui non consueta di buttare in mischia tutti gli uomini d’attacco ( Pazzini, Di Natale, Gilardino, Iaquinta ) variando in corsa tutto l’inimmaginabile.
Di tutto questo , a mio avviso una sola colpa: la sovrapposizione di 3 punte che si sono pestati i piedi (Iaquinta, Di Natale, Pazzini) nel secondo tempo utilizzati in contemporanea al fianco di un centrocampo che lentissimo nelle ripartenze obbligava le punte sempre con le spalle alla porta.
La soluzione non è semplice anche perché uno dei pochi in grado di risolvere il rebus (Camoranesi) si è fatto trovare in una condizione scandalosa.
Conosco Lippi da quasi vent’anni (umilmente come spettatore).
Siamo passati con lui da Roma (Champions), Dortmund (uccisi i tedeschi ), Berlino (campioni del mondo) e tanto altro.
Non è un tattico clamoroso, nemmeno un grande scopritore di giocatori. Ma un pregio, grande , ce l'ha: quando si sente tradito sa cambiare idea in corsa, non rifiuta la rivoluzione prima di affondare.
E spesso non affonda.
Ecco, io mi aspetto che cambi almeno 5 undicesimi, che metta a sedere Gilardino, Cannavaro, Camoranesi, che ripeschi il suo semplice ma chiaro 4 4 2 , che ridia le chiavi a centrocampo a Pirlo e Gattuso e si affidi a Quagliarella. Marcello conosce chi ha gli occhi della tigre.
Vedrete, uscirà dalla buca.
Sarebbe bello.
Bello per il nostro orgoglio di piazza, bello per la Padania.
Ed anche bello per divertirci a vedere l’ennesimo arretramento e conversione di una stampa scritta e tv che da 4 anni non indovina una dinamica.
Usciti con le ossa rotta dal mondiale 2006, dall’Inter di Mourinho, dalla Champions dei nerazzurri e da tutto quello che non ha saputo mai leggere con serietà, ci sono decine di cecchini pronti a passare alla cassa per bersi almeno una piccola birra dopo anni di sete.
Mister, facciamo in modo che sta gente, di sete, ci muoia ancora. Io ci credo.
Ciao amici di Da Ma. Senza paura
Da.Ma
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