Se dovesse concretizzarsi l'arrivo di Ibrahimovic, come ipotizzato sul nostro blog da Massimo, la valutazione sulla bontà dell'operazione andrebbe scissa almeno in tre "capitoli".   - Valutazione tecnica : Ibra ha dimostrato nei suoi anni italiani di essere un elemento determinante, indipendentemente dal contesto nel quale ha operato. Gran parte del merito degli scudetti nerazzurri (a parte l'ultimo e quello di cartone) è da assegnare a lui. Se è ancora in possesso delle sue qualità è il giocatore in grado di risolvere la partita con un'invenzione, cioè quello che ci manca dai tempi di Sheva e del Kakà 2007   - Valutazione economica : se arriva in prestito con diritto di riscatto, l'operazione è intelligente. Ci si muove quando serve, cioè subito, e si impegnano i capitali necessari quando sono disponibili, vale a dire alla scadenza degli ormai famosi contratti che si chiudono il prossimo anno. Naturalmente è da valutare l'entità dell'ingaggio, se si ricomincia a pagare 10 mln netti per un giocatore vanno a farsi benedire tutti i discorsi relativi alla sobrietà della gestione finanziaria.   - Valutazione caratteriale : il "ragazzo" è dotato di una forte personalità, che di per se è un aspetto positivo. Va però detto che il suo carattere non è proprio il collante ideale per cementare un gruppo. Ne andrebbe quindi verificata la compatibilità con le altre personalità all'interno dello spogliatoio.   Ultima considerazione ... se l'eventuale arrivo di Ibra sarà accompagnato dagli aggiustamenti necessari a centrocampo e in difesa, si potrà valutare positivamente questa operazione (fatte salve le questioni economiche e caratteriali), se invece tutti gli sforzi economici per arrivare allo svedese precludessero interventi negli altri reparti, si rischierebbe di doverla annoverare come una semplice operazione di marketing, tesa a dare una spinta alla campagna abbonamenti ma un pò fine a se stessa Massimo Fontana