il caldo rossonero
Ci risiamo, come ogni anno arriva l'estate e le ultime 4 per il Milan sono state bollenti.
La stagione 2006 finiva con la preoccupazione di Calciopoli, ogni giorno si parlava di retrocessioni, penalizzazioni e quanto di più brutto poteva esserci.
A frantumare i cuori rossoneri anche l'addio del numero 7, Shevchenko.
Poi il 2007,  dopo una faticosa annata iniziata con 8 punti in meno e un preliminare in più, la gioia immensa della vittoria di Atene e la rivincita su tutti.
Dodici mesi dopo ed ecco il 2008,  iniziava il periodo calante con la mancata qualificazione alla Champions League e i primi addii importanti del ciclo ancelottiano, Cafù e Serginho, ma nello stesso tempo la grande festa a San Siro per l'acquisto di Ronaldinho.
Poi eccola, come un fulmine a ciel sereno, l'estate 2009 l'addio del capitano Paolo Maldini, di mister Ancelotti e il boccone più amaro, un pezzo di cuore Ricky Kakà.
Per la prima volta la società Milan vendeva il cuore per soldi, lasciando i suoi tifosi per giorni senza  spiegazioni.

Ora il presente, la marea nera è arrivata a Milanello e soprattutto ha contagiato gran parte dei tifosi, insofferenti di vedere un Milan di basso profilo, abituati agli sfarzi dell'ultimo ventennio, a ritrovarsi con l'altra squadra di Milano a fare una tripletta.

Il silenzio che dal 16 maggio accompagna ogni giorno i canali ufficiali dell'AC Milan è diventato imbarazzante, nemmeno l'allenatore è stato presentato.
Nessuno parla, tutto tace, tranne lo sconforto e la rabbia di chi ogni domenica accompagna la sua squadra del cuore.
Si parla di mercato, ma il Milan non è mai citato per nessun colpo da Milan, da grande squadra. 
Ad animare quotidianamente gli animi le notizie che impazzano sul web con finte dichiarazioni di cessioni importanti come Pato o l'arrivo dei russi ad acquistare parte della società.

E allora nascono spontanee le domande al Presidente Berlusconi: perché non si occupa più del suo gioiello? Perché non delega Adriano Galliani ad avviare trattative importanti? Perché nessuno si preoccupa più di iniziare un nuovo ciclo, cambiando giocatori e facendo esordire nuovi talenti?
Tutta questa situazione è significativa per la storia del Milan, gli abbonati hanno iniziato a disdire i propri posti a San Siro e ai canali calcio delle televisioni…
una situazione paralizzata e paralizzante.

Nonostante tutto,  non bisogna mai dimenticare il vero dna dei colori rossoneri, ed è in questi momenti che si deve tenere duro e non mollare, sarebbe troppo facile essere milanisti quando il puzzle si completa.
E' doveroso onorare la maglia ed essere coerenti affrontando la doppia faccia della medaglia nella vittoria e nella sconfitta.L'estate è ancora lunga è giusto non illudersi, ma è bello anche sognare e stare a guardare...
Stefania Muzio
 
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