La guerra di Piero
Scritto da Daniele Mantovani   
Mercoledì 03 Novembre 2010


Ci sono 19 squadre in 10 punti.
Se vinci sei a sinistra del video, se perdi sei ultimo.
Allora poche gioie, molta calma e qualche emozione di passaggio.

I colleghi di questo giornale si occuperanno con perizia dell’analisi di Milan-Juve.
Io mi limito a ripubblicare i dictat di un mese fa
Il Milan deve fare del coraggio la sua formula. Non ne ha avuto abbastanza finora, non deve giocar bene, deve calciare la palla in avanti,consegnarla ai 4 che sappiamo e spegnere il cervello. Più tardi lo fa peggio è.
La Juve si è data un po’ di regole, mangia e beve in trattorie umili e questo è garanzia di durata. Sconfessato per fortuna il 442 di partenza , adotta un rigido modulo ( 4 1 4 1) quando difende, un elastico schema ( 4 3 3 ) quando attacca. Bene, determinante il sacrificio tattico di Quagliarella e la saggezza e tanto altro di Felipe Melo. Come auspicato, e morte per sempre ad un modulo (4 4 2) che non si usa nemmeno più in Africa.

Non sono giornate di grande profumo, poche novità, solo la casa di Montecarlo di Fini porta a  dormire di più.
Allora mi sogno il sorriso beffardo di Lippi quando legge di Cassano.
Ma volete sapere una cosa ?
Io penso che lui sia un buonissimo giocatore, che diverta, che sia utile.
Penso che dopo 700 giorni di pausa possa anche deragliare e ragliare.
Ma si dai, non va ad una festa a 200 km., non si fa 12 ore di noia con un vecchio uomo che, è vero, lo paga, ma ti immagini che palle ?
Ti immagini quanto meglio per un giorno stare a casa con il pancione della moglie ?
E quanto sei permaloso tu, vecchio ricco (anche con tanti mezzucci dice la tua storia) da non appartarti 5 minuti con lui e dirgli “potevi venire dai a fare il buffone a Lavagna“.
E poi ancora, come dice Fantozzi/Villaggio : “E’ come dare la pena di morte a chi ruba una gallina”
Non so se sto con Cassano, di sicuro sto con Fantozzi, da sempre !!!!!

E’ una giornata fresca, fine estate , anno 2006. Chiuso nella sua cantina, fra vini ad album di figurine , Piero fatica a far passare il pomeriggio.
Fra le sue mani un calice di vino polveroso,  vecchie figurine e tanta tristezza.
Soffre da mesi  Piero.
La sua Juve, compagna di vita più della moglie, dell’amante e pari solo alla mamma, è finita in serie B.
Travagli, discussioni, Moggi, arbitri chiusi in stanza, rigori e … e…  una mattina ti trovi lì, dove brucia tanto stare.                                                                                                                                                        Di fianco alla cantina passano 3 amici, forse giovani, sicuramente allegri. Allegri 2 su 3. Il terzo è mogio e viene beffeggiato. “stai zitto, sei in serie B, ladro “ E mentre lui non tenta una difesa, una radio, finalmente una radio, si infila ed urla”chiede la linea Rimini, la Juve ha pareggiato, 1 a 1”. E tutti a ridere. Ma purtroppo , da ridere non ce nulla. Mi viene voglia di dire a Piero , juventino ferito, reagisci e vomita: “qui è Roma, Juve in vantaggio … scudetto … qui è Udine Juve in vantaggio … scudetto … qui è Torino Juve in vantaggio … è scudetto”. Ma anche a me viene soprattutto voglia di stare zitto.
Piero si gira, guarda i suoi nemici e se ne va a casa.
E mentre percorre il sentiero di casa borbotta dentro sé … E’ vero che il 50% delle fidanzate tradisce il fidanzato, che l’80% delle coppie sposate è infedele…
Ma quando tu Piero, torni a casa e trovi la tua donna a letto con un altro, hai perso, perso per sempre.
E devi solo piangere.
Ecco, Piero ha voglia di piangere.
Poi apre la porta , vede la mamma sorridere e pensa che la Juve era come la mamma, bella, pulita e sana.
Quando ha saputo che era un po’ “zoccola” non contava più come erano le altre mamme.
Contava solo che quella non era più la sua mamma.
Piero  andò a  dormire e sognò  “uno scudetto nuovo” tutto per lui.
Bruciando finalmente quella roba vecchia che gente senza arte stava elemosinando
(DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE NON VOGLIONO INDIETRO I 2 SCUDETTI, MA NE CERCANO UNO NUOVO, MAGARI … DA TRE)

La vostra zanzara parte per Milano, proverà ad infilarsi nel cielo senza nuvole del Maestro.
Arriva Mourinho.
Mi faccio questo regalo, spero di portarvi un po’ delle cose che poi, volando via Lui, non potremo più rivedere.
Arrivo “Amico mio”.
Arrivo Mou
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