La coppa del 1963

La coppa del 1963


Questa è una analisi statistica della prima Coppa dei Campioni vinta dal Milan il 22 maggio 1963 nella finale di Londra giocata contro il Benfica di Eusebio con Nereo Rocco in panchina e Gipo Viani direttore tecnico.

Lo schema di gioco utilizzato dalla maggior parte delle squadre in quel periodo comprendeva due terzini, due difensori centrali, un mediano con spiccate attitudini difensive, due mezze ali, due ali e
un centravanti.

Uno dei due difensori centrali (il “libero”) si situava in una posizione più arretrata rispetto all’altro centrale (lo “stopper”) che aveva il compito di marcare il centravanti avversario, mentre i due
terzini affrontavano le due ali. Il libero aveva il compito di intervenire su qualsiasi avversario che
si fosse liberato dalla marcatura dei difensori.





 

Di seguito inserisco la tabella che illustra la copertura dei ruoli:



Anche allora, come capita oggi, alcuni giocatori venivano utilizzati in ruoli diversi, a volte
per una emergenza infortuni, altre per specifiche esigenze tattiche. Ad esempio Gino Pivatelli,
dopo una carriera da attaccante puro e gran goleador trascorsa nel Bologna, arrivato al
Milan quasi trentenne venne utilizzato quasi esclusivamente a centrocampo. Ambrogio Pelagalli, terzino cresciuto nelle giovanili rossonere, fu impiegato anche da mediano e persino da finta
ala nella gara di ritorno degli 8i di finale giocata in Inghilterra contro l’Ipswich, per difendere
il 3-0 dell’andata.

 

Nello schema seguente viene riproposto lo schema tattico con l’inserimento nell’undici base
dei giocatori più utilizzati, con la relativa percentuale di utilizzo:



 


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