27.11.10 Sampdoria-Milan

il POST di Marco Brucculeri

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Mentre le luminarie iniziano a colorare le nostre città in vista delle festività natalizie, il primo vero freddo week end dell'anno, è imperlato dall'anticipo del sabato pomeriggio tra Sampdoria e Milan.

I rossoneri si presentano al Marassi di Genova cercando di dare continuità agli ottimi risultati delle ultime giornate e per consolidare la propria posizione di capolista, cercando, con una eventuale vittoria, di mettere ulteriore pressione alle inseguitrici.

Allegri schiera, oltre ad Abbiati in porta, Bonera sulla fascia sinistra, Thiago Silva e Nesta centrali, Abate a destra. Centrocampo con Boateng, il capitano Ambrosini e Gattuso, attacco affidato a Zlatanone nostro e Robinho, con Seedorf alle loro spalle.

La partenza del Milan è buona, la Sampdoria cercando di giocare di rimessa non riesce mai ad essere pericolosa.
Al contrario, i nostri ragazzi impensieriscono più volte il portiere blucerchiato con tiri dalla distanza di Robinho e Boateng.
Menzione d'onore in questa partita per il nostro numero 70 Robinho: Il brasiliano ha incantato con giocate di alta scuola su tutto il fronte offensivo, è stato presentissimo in fase di copertura non disdegnando anche alcuni recuperi al limite della nostra area di rigore e, soprattutto, ha siglato sul finire del primo tempo la rete del momentaneo vantaggio su assist di Ibra.
Squadre negli spogliatoi per l'intervallo e Milan davanti per 1 a 0.

Con i prodromi per portare a casa l'ennesima vittoria, iniziamo invece la ripresa un po sulle gambe e la Sampdoria ci punisce nell'unico tiro in porta.
Pazzini insacca da calcio d'angolo su una palla confusa, tanto basta però per fissare il risultato sul definitivo 1 a 1.

Subito la Samp si fa pericolosissima con un colpo di testa dell'ex Pozzi, ma abbiati con una prodezza manda in calcio d'angolo e sventa lo svantaggio.

Da qui in poi è solo Milan. Un Milan intenso, deciso e di corsa.

Abate ha fornito sulla fascia destra una grande prova con chiusure e diagonali difensive perfette, oltre che garantendo la propria presenza in fase offensiva.

La partita purtroppo non si sblocca, le continue folate offensive dei rossoneri si infrangono sul muro doriano come acqua sugli scogli. Grande occasione per Clarence Seedorf, imbeccato dall'ottimo Ambrosini, ma il nostro numero 10 tira debolmente agevolando la parata di Curci.

Ci crediamo fino al 94', nei minuti di recupero entrano anche Flamini e Boateng ma il risultato non cambia.

Per il gioco espresso abbiamo sicuramente di che essere soddisfatti.
C'è rammarico per il risultato finale, le occasioni da rete fallite ci costringono ad aggiudicarci un solo punto e permettere quindi alle inseguitrici di accorciare la classifica.

La Sampdoria ha fatto “la partita della vita”, puntando a difendersi e compattandosi con grande organizzazione, forse anche per supplire all'assenza del suo maggiore talento, Antonio Cassano.

Il Milan sta bene, l'intensità espressa fino all'ultimo minuto di recupero può farci stare tranquilli sulla tenuta della squadra. Ora abbiamo un calendario meno fitto e la possibilità di prepararci ed allenarci meglio, giocando una sola partita a settimana.

Dobbiamo tornare a vincere già da sabato prossimo nella sfida casalinga contro il Brescia, per confermarci davanti e far si di trovare sotto l'albero, accanto al Presepe, il meritato primato in classifica.

Continuate a seguirci ed analizzare insieme a noi questo Sampdoria-Milan, con le numerose rubriche di Milan Day!

 

il PRE di Marco Rizzo

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Ora che anche lo scoglio chiamato ottavi di finale di Champions League è stato superato, possiamo tornare a dedicare anima e corpo a difendere il primato in classifica.
Un primato mai così netto negli ultimi anni.
Un primato meritato, frutto di un cambiamento radicale che settimana dopo settimana è sempre più netto e radicato in noi.
Non mi schiero dalla parte di quelli che, in modo troppo limitativo, ritengono che la “Rivoluzione di Novembre” (citando il famoso episodio storico) sia avvenuta solo per lo schieramento degli ormai celebri “tre mediani”.
Si, sono stati importanti per le ultime vittorie ma ancor più importante, anzi fondamentale direi, è stato lo spirito che Allegri, dopo un duro lavoro persuasivo, è riuscito ad inculcare in tutta la rosa.
Si, perché chiunque entri, chiunque sia chiamato in causa, si fa trovare sempre pronto.
Una voglia di vincere, una predisposizione al sacrificio e allo spirito di squadra che mancava da anni in casa nostra.
Per cui è limitativo nei confronti dell’ottimo allenatore che è Allegri ascrivere a merito solo una variazione tattica, seppur importante.

Ed è proprio con questo spirito che andiamo in quel di Genova per vincere, per conquistare 3 punti importanti per confermare l’egemonia.
Perché nelle tre partite prima dell’importante gara con la Roma, vera rivale scudetto, dobbiamo racimolare un bel bottino, per arrivare alla super sfida tranquilli.

Il primo avversario verso il nostro obiettivo sarà quindi la Sampdoria di Mimmo di Carlo, orfana di Cassano, ma che ha ritrovato un super Pazzini la scorsa settimana a Lecce.
Il campionato della Samp è stato tutto sommato lineare.
Sia nel periodo con Cassano, sia nel periodo senza Cassano ha mantenuto sostanzialmente la stessa media punti.
Ora i blucerchiati si trovano in ottava posizione e con 19 punti sono a stretto contatto con le posizioni Champions.
Parlando di numeri, la difesa si dimostra essere il loro punto forte: 11 gol subiti, di cui solo 3 in casa. Solo Lazio (10) ed Inter (9) hanno subito meno reti.
Se la difesa è da grande squadra, soprattutto tra le mura amiche, non si può dire lo stesso per l’attacco.
14 i gol segnati dai sampdoriani.
Non pochissimi (gli stessi dell’Inter ad esempio), ma neanche poi tanti, soprattutto se si considera che sono solo 5 quelli segnati a Marassi.
Quindi andiamo ad affrontare una squadra chiusa, che concede poco, ma che segna col contagocce.

Continuando a parlare dei nostri avversari, vediamo come arrivano al primo anticipo della 14ma giornata.
Data ormai per assodata l’assenza forzata di Fantantonio, Di Carlo dovrà tenere conto anche di qualche infortunio: Zauri, Padalino, Semioli e Palombo.
Di questi filtra da Bogliasco ottimismo solo per il capitano, Angelo Palombo.
L’allenatore della Samp in partenza giocherà emulando il nostro modulo.
Se all’apparenza, infatti, il 4-4-2 blucerchiato possa sembrare lo stesso di Delneri dello scorso anno, un attenta visione fa capire che non è proprio così.
A differenza del classico schema di Delneri, basato essenzialmente sul gioco sulle fasce, Di Carlo spesso preferisce usare Guberti come trequartista, soprattutto ora che Cassano non c’è.
Ha adottato questa mossa in tutte le sfide con le grandi : a Milano con l’Inter, col Werder nei preliminari e con la Juventus.
Per cui c’è da aspettarsela anche domani.
Completano la formazione:
Curci in porta. Linea a quattro con Cacciatore, Gastaldello, Lucchini e Ziegler.
A centrocampo, oltre al già citato Guberti, agiranno Poli, Koman e uno tra Tissone e Palombo, ammesso che recuperi.
Davanti Pazzini è sicuro del posto mentre il ruolo di partner verrà fuori dal ballottaggio Pozzi-Marilungo, con l’ex rossonero vicino alla panchina.

Per quanto riguarda noi, oltre ad Inzaghi, Pato e Oddo, lungodegenti, Pirlo e Antonini contnuano il lavoro a parte e con tutta probabilità non saranno della sfida.
La formazione presenta un dubbio in ogni reparto.
In difesa, sicuri del posto ci sono Nesta, Thiago e Zambrotta.
Il dubbio riguarda il terzino destro.
Confermare la buona crescita di Abate o mettere Bonera per tamponare le fasce ?
Il biondo campano appare favorito.
A centrocampo pare tornato essere il turno di Kevin Prince Boateng.
I quattro centrocampisti hanno giocato molto e almeno uno di loro necessita di una pausa.
Il più stanco starà fuori.
Pare probabile che il designato al riposo sia Rino Gattuso.
Ma il dubbio rimane.
E l’ultimo è il solito amletico dubbio.
Ronaldinho o Robinho ?
Allegri preferisce Binho, ma sfruttare Ronaldinho in questo che sembra essere un suo momento positivo sarebbe saggio.
Sfruttare il buon momento e non perderlo: due ottime ragioni per metterlo in campo.
Inoltre anche Robinho ha giocato molto e, dalla panchina, eventualmente, potrebbe incidere positivamente nella gara.

La formazione quindi dovrebbe essere la seguente:
Abbiati ; Abate, Nesta, Thiago Slva, Zambrotta ; Ambrosini, Boateng, Flamini ; Seedorf ; Ibrahimovic, Ronaldinho.
Ma i dubbi permangono, e vedere un Robinho ancor una volta titolare non stupirebbe nessuno.
Forse solo Ronaldinho…

Per quanto riguarda i precedenti, voglio soffermarmi sugli ultimi 3 anni.
Nelle ultime due stagioni le partite sono arrivate verso fine stagione, con il Milan sostanzialmente fuori dagli obiettivi.
Entrambe le partite finirono 2-1 per la Sampdoria.
L’anno prima, la partita si giocò nel girono di andata, proprio in questo periodo.
Il Milan vinse e convinse, 5-0 della squadra che allora era di Ancelotti, contro quella che era di Mazzarri.
Quindi speriamo che la storia si ripeta… Samp-Milan in inverno, vittoria rossonera…

Lasciando stare le scaramanzie, è importante concentrarsi.
Vincere anche questa gara significherebbe molto: dare un segnale davvero forte e nel contempo mettere gran pressione su Juve, Roma e Inter (vere avversarie, mi dispiace ma non credo nella Lazio) che giocano partite delicate rispettivamente con Fiorentina, Palermo e Parma.
Quasi certamente qualcuna di queste perderà punti.
Per cui non bisogna aggiungere altro.
I nostri sanno cosa fare.

Torniamo da Genova ancora vincitori e questo scudetto inizierà davvero ad incanalarsi verso di noi


Per cui forza ragazzi e strappiamo questi stramaledetti biglietti per gli ottavi di finale con una giornata d’anticipo.
Facciamo vedere chi siamo


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