25.03.2010
l'analisi della 30^ giornata di Gianpiero Sabato
Inter e Roma “si regalano” la sfida scudetto di sabato prossimo all’Olimpico mettendo a frutto la giornata con due belle vittorie nel giorno in cui un brutto Milan segna il passo a Parma e si vede raggiungere dai giallorossi.
Ora sono 4 i punti di vantaggio dei nerazzurri sulla coppia inseguitrice, ma la sensazione è che questo campionato sia ancora aperto, soprattutto se la Roma in salute vista a Bologna dovesse fermare la capolista nel prossimo turno.
Se dobbiamo buttare lì una sensazione d’istinto, del lotto sembra la Roma la squadra con “la gamba” migliore.

In zona “preliminari di Champions” prevale il festival delle occasioni perdute: il Palermo si fa rimontare due volte nell’insidiosissima tana del Genoa e si deve accontentare del punto, mentre la Samp riesce a fare peggio subendo la completa rimonta in quel di Bari. Si defila da ogni velleità anche la Fiorentina che dopo le due vittorie consecutive ci impiega 1 minuto a perdere a Catania.
A proposito degli etnei, non si può non fare i complimenti a Sinisa Mihajlovic per il modo in cui sta conducendo la sua squadra verso una salvezza ormai ipotecata.

In zona retrocessione compiono passi importanti la Lazio (al secondo successo consecutivo) e l’Atalanta, l’unica a rimanere in scia del quart’ultimo posto dopo aver dominato un Cagliari in netta fase calante (sono 3 le sconfitte consecutive).
Il Siena pone fine alla sua striscia positiva proprio nella giornata che gli forniva forse l’ultima occasione di risalire la china, mentre il Livorno sembra ormai rassegnato al suo destino.

Ed ora godiamoci la supersfida di sabato prossimo

 
Le pagelle di Massimo Fontana

ABBIATI 5,5 - Viene graziato da Crespo dopo 10 secondi e becca il gol al 90'. Forse sarebbe stato meglio prendere il gol subito, magari avremmo assistito ad una partita diversa. In mezzo alle due situazioni appena citate, Christian non ha molto lavoro da svolgere, e quel poco lo svolge discretamente tranne un paio di rinvii, sul secondo dei quali prendiamo gol. L'errore di Abbiati c'è, ma con la complicità di Favalli che gli da la palla nello specchio della porta e da distanza ravvicinata ... a volte si può anche calciare sugli spalti
 ZAMBROTTA 5 - Non c'è niente da fare. Difende male, messo a dura prova dalla velocità di Biabiany, e attacca peggio non riuscendo mai a mettere un pallone in area ... o crossa basso o sulle terga dell'avversario. Gioca (male) per un'ora e lascia il posto ad Abate
 ABATE 6 - Entra in campo al 59' in un clima di tregenda, sa già che dovrà scorrazzare sulla destra per spedire palloni in area imprendibili per il povero Borriello/Inzaghi abbandonato, ma non si fa prendere dallo sconforto ed esegue gli ordini come un bravo soldatino ... quantomeno cambia marcia rispetto a chi lo ha preceduto in campo
THIAGO 7 - Biabiany è un vero sprinter (su Sky hanno detto che fa i 10" e 30 sui cento metri ... mah) ma con Thiago trova pane per i suoi denti. Spettacolari alcune chiusure. Che il Dio del Calcio ce lo preservi così com'è
FAVALLI 5,5 - Pronti e via sbaglia il tempo dell'anticipo (in società con Gattuso) sponda di testa che libera Crespo e traversa colpita dopo 10 secondi. Se la cavicchia con il mestiere in alcune situazioni scabrose, ma mette in difficoltà Abbiati in occasione del gol che ci condanna
ANTONINI 6 - Serata sottotono anche per Luca. Spinge poco e crossa ancora meno
FLAMINI 6,5 - E' l'unico che tira in porta, è uno dei pochi che aumenta il ritmo, è uno dei pochi che corre. Anche questa sera timbra il cartellino ... giallo
PIRLO 6,5 - Ancora una buona prestazione per il bresciano, specie nella ripresa quando avanza il suo raggio d'azione. Adesso che sembra in buone condizioni di forma sarà costretto a riposare domenica contro la Lazio per una genialata di Morganti, che non vede una gomitata in faccia a Thiago Silva un secondo prima del fallo di Andrea che gli costa un rosso diretto incomprensibile
GATTUSO 5 - Oggi tocca le 418 presenze ufficiali con la maglia rossonera raggiungendo al 6° posto all time il mitico Angelo Anquilletti, complimenti a Ringhio. Il cuore, la determinazione e l'orgoglio ci sono, ma non bastano. Si danna l'anima come sempre ma non riesce più ad essere un valore aggiunto per la squadra. Ad un quarto d'ora dal termine lascia il campo a Huntelaar
HUNTELAAR 5 - Assente
SEEDORF 5 - Dovrebbe "sostituire" Pato, e già è difficile comprendere come potrebbe farlo. In realtà è l'immagine speculare di Ronaldinho ... poca incisività, molti svolazzi, niente concretezza e il tiro in porta? è una pratica da evitare come la peste
RONALDINHO 5 - E' da settembre che non si ferma un'attimo, ed è normale che vada in difficoltà. Ma ci pensa Morganti a dispensargli un pò di riposo mostrandogli il giallo che gli costerà una giornata di squalifica. Per il resto basta rifarsi alla pagella di Seedorf, tranne per un tiro oltre la traversa
BORRIELLO 5,5 - Già non è al top della forma, chissà con che spirito è entrato in campo sapendo bene cosa lo aspettasse vista la formazione decisa da Leonardo. Morganti lo prende di mira e nel primo tempo non gli fischia niente aggiungendo un pò di bile a quella che già gli scorre abbondante nel corpo. Non ha un'occasione che sia una nei 65' che gioca prima di cedere la patata bollente a Inzaghi
INZAGHI 5 - L'autonomia è quella che è. Dopo i 90' monstre di tre giorni fa avrebbe dovuto starsene comodo a riposare in panchina. Ha l'occasione buona per metterla in porta ma manca di lucidità e la spreca
LEONARDO 3 - Partita impostata male e condotta peggio. Non si può insistere con lo stesso modulo senza considerare le caratteristiche degli uomini che si mettono in campo. Vorrebbe che Seedorf facesse il "Pato" ma ottiene solo un "alberello" rachitico di ancelottiana memoria. Ma Mancini non era arrivato per sostituire Pato o Dinho? Con la Lazio, viste le assenze dei due più Pirlo sarà costretto a provare il 4-4-2 (forse), così si rivedranno finalmente due attaccanti in campo dal primo minuto. Speriamo solo che sugli esterni vadano giocatori adatti a quel modulo, e che non si rivedano Flamini e Seedorf larghi quando potremmo schierare, ad esempio, Abate e Mancini (o anche Janku). Mi ha consolato un pò apprendere, in una intervista postpartita, che viste le assenze di uomini determinanti per giocare in un determinato modo, sarà necessario rivedere il modulo

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