22.09.10 Lazio-Milan

il POST di Marco Brucculeri

post lazio-milan

Arriva l'autunno, ma i tifosi rossoneri, quasi fossero ancora in preda alle luminose serate di agosto, rivolgono lo sguardo alle loro stelle.

A loro, a Ronaldinho, Ibrahimovic, Thiago Silva, Robinho, i milanisti affidano il desiderio di vedere un Milan di nuovo protagonista già a partire da questa quarta giornata di campionato.

E' l'Olimpico di Roma il teatro per questa difficile trasferta nella sfida che ci vede impegnati contro la Lazio.

In uno stadio entusiasta, per i recenti risultati ottenuti dalla squadra allenata da Reja, ed esaltato dal volo inaugurale dell'aquila biancoceleste, il Milan si dispone in campo con Abbiati tra i pali, Abate, Thiago Silva, Nesta e Zambrotta per la difesa. Centrocampo con Gattuso, Pirlo e Seedorf, mentre il fronte d'attacco è affidato a Ronaldinho, Ibrahimovic e Boateng, quasi a voler mascherare un 4-4-2 atto a dare quell'equilibrio resosi indispensabile nelle ultime uscite.

La Lazio risponde schierando Muslera, Cavanda Biava, Dias, Radu, Mauri, Brocchi, Ledesma, Hernanes, Foggia e Floccari.

Primo tempo che scorre senza grandi sussulti.

Al 7' occasione per Ibrahimovic che sbilanciato in corsa spara su Muslera bravo a chiudere lo specchio della porta. Da qui fino alla fine dei primi 45 minuti si vede solo la solita manovra lenta e prevedibile, con continue giocate in orizzontale volte soltanto a far schierare la difesa avversaria.

Sembra impossibile, avendo un terminale offensivo di riferimento come Ibrahimovic non vedere mai un pallone in verticale e le rare volte che ciò accade, le sponde dello svedese si perdono negli inesistenti inserimenti dei centrocampisti, peraltro tanto cari all'allenatore.

Nel secondo tempo la squadra è apparsa più grintosa anche se in concreto grosse occasioni da rete non ci sono state.

Questo fino al 66' quando Ibrahimovic, finalmente cercato in maniera precisa per linee verticali, elude la marcatura dei due centrali biancocelesti, anticipa Muslera ed inseguito dai difensori avversari spinge in rete la palla dell'1 a 0.

La Lazio sembra aver accusato il colpo, il Milan da l'impressione di poter sfruttare gli spazi lasciati dagli avversari per chiudere la partita.

Purtroppo così non è stato e la Lazio, guidata da un grandissimo Hernanes (ma non dicevano tutti che è lento?), trova con Floccari la rete del pareggio per il definitivo 1 a 1.

Ad essere sinceri anche gli episodi non ci dicono bene e l'ennesima riprova di questo è la traversa colpita da Zambrotta su un tiro da fuori area nel finale.

L'Inter vince in casa contro il Bari ed alla quarta giornata sono già 5 i punti che ci dividono dalla capolista.

Pesano ora come non mai i punti persi con Cesena e Catania.

Purtroppo, per rimediare a quei due pesanti passi falsi avremmo dovuto vincere su un campo importante come quello della Lazio ma così non è stato.

Si sono rivisti i soliti problemi anche se per fortuna questa sera non abbiamo concesso i letali contropiedi delle ultime partite.

Serve però qualcosa di diverso, anche il coraggio di fare scelte importanti a centrocampo sia negli uomini che nella mentalità.

Il possesso palla che ha contraddistinto il nostro gioco nel bene e nel male in questi ultimi anni deve trasformarsi in un calcio più rapido e soprattutto verticale.

Questa prospettiva di gioco chiamerebbe in pianta stabile nella formazione titolare Boateng e Flamini, capaci di verticalizzare ed inserirsi negli spazi creati da Ibrahimovic.

Il gioco che Allegri vorrebbe è chiaro a tutti, ed è quello che abbiamo potuto ammirare dalle squadre da lui precedentemente allenate.

Resta da vedere, a questo punto, se gli interpreti a disposizione del Mister siano in grado per caratteristiche fisiche e tecniche di metterlo in atto.

Sabato sarà ancora campionato ed oltre al gioco dovremo sicuramente trovare i punti per non rischiare di ritrovarci da subito ad arrancare lontanissimi dalla vetta, cosa che sarebbe ancora più dolorosa dopo aver sognato nell'estate con le stelle

 

il PRE di Marco Rizzo

pp lazio-milan

(clicca l'immagine per ingrandirla)

Diciamo la verità. Con o senza Ibrahimovic e Robinho, di certo non ci aspettavamo di fare solo 4 punti su 9 tra Lecce, Cesena e Catania.

Le prime tre di campionato, quindi, sono state davvero indigeste per noi. Paradossalmente l’unica vittoria l’abbiamo ottenuta senza gli assi.

E gli altri non stanno certo a guardarci. L’Inter è già in vetta alla classifica, spinta da un grande Eto’o (6 gol in 6 gare ufficiali) e dagli immancabili aiuti arbitrali.

Nonostante le difficoltà che abbiamo(e ne abbiamo parecchie), dobbiamo fare di tutto per tenere il passo.

Dunque dovremmo presentarci all’Olimpico di Roma molto motivati. La voglia di riscattare le brutte prove di Cesena e con il Catania c’è tutta.

Tuttavia ci troviamo di fronte una squadra in salute, reduce da due vittorie consecutive  ed in netta crescita rispetto a quella della scorsa stagione, nonostante i giocatori e l’allenatore siano pressoché gli stessi.
Lotito tuttavia ha fatto un buon mercato con il colpo Hernanes, titolare inamovibile nella nuova Lazio.
La difesa rimane abbastanza instabile e l’indecisione sul modulo (difesa a 3 o a 4) resta.
Attenzione però a Lichtsteiner e alle sue incursioni. A Ledesma e al suo gioco “alla Pirlo”.
Al capitano Rocchi, sempre pronto a segnare. Alla velocità di Zarate(che dubito giocherà dal 1’) e alle qualità di Hernanes, che agisce ottimamente dietro alla prima punta.
Da tenero d’occhio il giovane Kozac, decisivo a Firenze.
Rivedremo anche una vecchia conoscenza come Christian Brocchi, che da noi ha vinto tanto da buon protagonista. Ed è ben voluto da tutti.

La partita sarà diversa da quelle che abbiamo affrontato fino ad ora. Lecce, Cesena, Auxerre e Catania hanno giocate tutte con 11 uomini dietro la linea della palla, sempre pronti a chiudere tutti gli spazi e a ripartire.
Non illudiamoci, lo farà anche la Lazio. Ma in casa, di fronte al suo pubblico, certamente concederà qualcosa.
Noi dovremo essere bravi a sfruttare queste opportunità che sicuramente la Lazio ci darà.

I precedenti sono 67, con 20 vittorie rossonere, 32 pareggi e 15 vittorie biancocelesti.
Sono lontani i tempi i cui questa sfida valeva lo scudetto.
Il Milan negli ultimi 7 precedenti ha vinto 5 volte e 2 volte ha pareggiato(entrambe le volte per 0-0).
La tradizione, dunque, è più che buona.
La vittoria con maggior scarto a favore del Milan è quel 5-1 di 3 anni fa con doppiette di Gilardino e Kaka e gol di Ambrosini.
La Lazio ha invece vinto 3 volte per 4-0 sul Milan(nel ’34, ’76 e ’95). L’ultima vittoria laziale risale alla stagione ’98-’99 per 2-1.
L’ultimo confronto si è risolto sul 1-2 con gol rossoneri di Thiago Silva e Pato.
La partita che a tutti salta alla mente è il 4-4 del 3 ottobre 1999, la gara con più gol in assoluto. In quell'occasione Shevchenko segna tre gol incantando i suoi nuovi tifosi in una sfida divertentissima dall'inizio alla fine.
Ma i precedenti sono buoni solo per le statistiche. Conta il campo.

E noi arriviamo a questa partita con due veri allenamenti, cosa rara in questo avvio di stagione.
Per la partita recuperiamo Robinho e Flamini. Manna dal cielo, vista l’impossibilità di fare cambi che abbiamo avuto con il Catania.

La formazione di entrambe le squadre resterà un rebus fino alla fine.

La Lazio non ha ancora un 11 ben definito, ed il modulo non è ancora cosa certa.
Le certezze della sfida con la Viola si sgretolano dinanzi agli infortuni. Matuzalem e Rocchi, probabilmente, non ci saranno.

Dal canto nostro, gli impegni ravvicinati, gli infortuni e le difficoltà dei singoli obbligano al turn over e a rivedere di volta in volta lo schieramento.

Abbozziamo pero’ quelle che potrebbero essere le formazioni.

Reja potrebbe proporre questa squadra:
Muslera ; Lichtsteiner, Dias, Biava, Radu ; Mauri, Ledesma, Brocchi; Hernanes, Bresciano Kozac
Dunque un 4-3-2-1 molto equilibrato che vede alcuni dubbi: Kozac(in gol a Firenze) o il rientrante Floccari se non ce la Rocchi. Bresciano o Zarate vicino a Hernanes.
In alternativa potrebbe proporre il 4-4-1-1 proposto a Firenze, con Brocchi interno vicino a Ledesma, Bresciano sulla linea dei centrocampisti e davanti Hernanes e la punta.

Noi invece siamo in alto mare. Veniamo ai punti fermi.
-          Ronaldinho e Ibra davanti giocano.
-          Boateng è troppo forte e decisivo per lasciarlo fuori, giocherà.
-          Difficilmente Allegri rinuncia a Pirlo
-          Thiago Silva al centro della difesa e Atonini a sinistra sono punti fermi
Ora i dubbi:
-          Nesta farà la sua terza partita consecutiva ? o al suo posto giocherà Bonera(o Sokratis)?
-          A destra Zambrotta o lo stesso Bonera ?
-          Il centrocampo: Pirlo sembra stanco ma non sembra Allegri voglia farne a meno. Tra Seedorf e Gattuso chi gioca quindi ?
-          Flamini e Robinho hanno recuperato… quanti minuti hanno nelle gambe ? possono partire dal 1’?
-          Pippo dopo i 90 minuti di Sabato, ce la fa a fare un'altra partita cosi’ intensa ?
Ipotizziamo dunque una formazione:
Abbiati ; Zambrotta, Nesta, Thiago Silva, Antonini. Gattuso(seedorf) , Pirlo , Boateng ; Robinho, Ronaldinho,Ibrahimovic

Ad arbitrare la sfida sarà Banti. Come sempre ci tocca fare attenzione all’arbitro… dato quello che succede ad altre squadre (qualcuno ha detto Juve e Inter ? ) e in generale cosa sta succedendo sui campi di Serie A.

Prima della gara, la Lazio inaugurerà una nuova iniziativa: prima di ogni gara casalinga, a partire da quella con i rossoneri, volerà nei cieli sopra l’Olimpico un’aquila. Simbolo della società, ma anche di classe e forza.

Volerà l’aquila laziale, speriamo possa volare anche la nostra squadra.

Un volo verso la vittoria


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