16.10.10 Milan-Chievo

il POST di Marco Brucculeri

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Archiviata la triste sosta per la Nazionale, ci si ributta fortunatamente sul campionato. La settima giornata vede il nostro Milan impegnato a S.Siro contro il Chievo Verona.
Massimiliano Allegri schiera il recuperato Abbiati in porta, Antonini, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta in difesa. Centrocampo a rombo con Gattuso, Pirlo, Seedorf e Ronaldinho nel vertice alto a fare il trequartista ed attacco con Pato ed Ibrahimovic. Chievo con Sorrentino, Frey, Andreolli, Cesar, Mantovani, Bentivoglio, Rigoni, Constant, Bogliacino, Pellisier, Granoche. Confermata per il Milan, fin dai primi minuti, la sensazione di solidità dimostrata nelle ultime partite. Chievo non barricato in difesa, al contrario della stragrande maggioranza delle squadre che si presentano a San Siro e quindi partita piacevole.

L'attacco rossonero si trova a meraviglia, il trio con Ronaldinho trequartista funziona ancora, dopo il positivo esperimento di Parma. La conferma di quanto appena scritto arriva al 18'. Assist di Ibra per Pato che con un gran tiro al volo insacca alle spalle di Sorrentino. Pochi minuti dopo, al 30', ancora Ibrahimovic, battendo celermente una punizione, lancia a rete il numero 7 brasiliano che insacca per il raddoppio.

La partita rimane ancora aperta perchè i gialloblu non rinunciano a giocare e creano alcune occasioni sventate da Abbiati. Nei primi 45' ,oltre alla grande prestazione degli attaccanti, da segnalare la sontuosa prestazione di Clarence Seedorf, sempre presente sia in fase offensiva che in importanti ripieghi difensivi.

Nell'ambiente rossonero, ultimamente in apprensione per la condizione fisica di Alexandre Pato, è nata comunque una convinzione: Quando Pato gioca, segna! Ed anche oggi ne abbiamo avuto la conferma.

La ripresa si apre con il Chievo in cerca del goal che possa riaprire la partita ed il Milan a cercare di sfruttare gli spazi per chiuderla definitivamente. Brutta tegola per la nostra squadra al 60', Thiago Silva deve uscire in barella per una distorsione alla caviglia in un contrasto di gioco. Attendiamo ulteriori notizie in merito, di sicuro un infortunio pesantissimo, soprattutto in vista dell'importante sfida di martedi prossimo, in Champions League, contro il Real Madrid. Al 68', ingresso in campo di Robinho al posto di Pato e speranza per tutti i tifosi rossoneri di vedergli fare il primo goal in maglia rossonera. Purtroppo, invece, su calcio d'angolo per la squadra veneta, colpo di testa di Pellissier deviato dalla schiena di Ibra e palla che si insacca alle spalle di Abbiati. La partita ora è riaperta e mancando ancora 20 minuti al termine, temiamo che possa sfuggirci una vittoria ormai a portata di mano. All'80', ingresso in campo di Kevin Prince Boateng al posto dello stanchissimo Seedorf. Il Milan sembra tornare a gestire il gioco con più tranquillità e Sorrentino respinge un gran tiro di Ronaldinho su ennesimo assist di Ibra. I minuti scorrono lenti e pesanti e i 4 minuti di recupero sembrano allungare un tempo che sembra infinito.

In Brasile c'è un giocatore da tutti idolatrato e che attualmente è il capitano della Selecao...Robinho! E' lui, il neo acquisto brasiliano, a farci gioire in anticipo rispetto al fischio finale, insaccando la rete del definitivo 3 a 1 su assist di Ronaldinho.

Di questa partita con il Chievo restano tante cose positive: i tre punti conquistati; il momentaneo primato in classifica (in attesa delle partite di domani); i goal di Pato; gli assist ed il lavoro per la squadra di Ibra; la buona prova di Ronaldinho; il primo tempo di Seedorf ed il primo goal con la nostra maglia per Robinho. Tutto questo non è poco, ma la nota negativa di non aver chiuso prima una partita già potenzialmente vinta dopo il primo tempo e l'infortunio a Thiago Silva, fanno tenere alta la soglia dell'attenzione e la consapevolezza di dover continuare a lavorare per vincere.

Aspettiamo martedì, quando solcheremo il campo del Bernabeu nella classica europea contro il Real Madrid.

Il pandoro oggi lo abbiamo mangiato e sapevamo non sarebbe stato leggero da digerire, ora buttiamoci sulle meringhe!

 

il PRE di Marco Rizzo

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Dopo le follie vergognose di Genova, in Italia si torna a giocare, stavolta per davvero.

Tutti scossi da quello che è successo.
Nessuno, credo, sia rimasto inerme di fronte a quelle immagini.
Immagini che ci vedevano scacco di un energumeno e della sua violenza.
Immagini che simboleggiano come un movimento come il calcio possa essere strumentalizzato troppo facilmente per fini politici e di mera violenza.
E ora non passi l’idea che sono solo i serbi.
Ho sentito molti fare le educande, dimenticando che cose analoghe sono successi negli scorsi anni anche in Italia (Catania, Bergamo, Roma e tante altre città, compresa Milano).
Bisogna cercare di cambiare pagina, ma non si può evitare di parlarne, nella speranza che qualcuno prenda decisioni drastiche per debellare il male di cui il calcio (italiano e internazionale) è affetto.

Il Milan, pure, cambia pagina, anzi, riapre un libro che aveva chiuso a Parma, dopo l’ottima prestazione del Tardini.
Lo fa iniziando un ciclo di partite che sarà, molto probabilmente, decisivo per la stagione rossonera.
Da qui a 1 mese il Milan affronterà Juventus, Napoli, Palermo e Inter in campionato (queste le piu’ forti) e due volte il Real Madrid.
Verrà tracciato il cammino rossonero e verranno a galla le vere potenzialità della nostra squadra.

La fortuna che l’anno scorso ci aveva abbandonato, lasciandoci senza il nostro difensore centrale piu’ forte (Nesta) e la sua riserva (Bonera), e davanti il nostro attaccante piu’ forte (Pato) e la sua riserva naturale come ala destra (Beckham), proprio nel momento decisivo, quest’anno ci fa arrivare ad una fase importante con tutta la rosa a disposizione.
Il solo Ambrosini, infatti, pare essere non arruolabile.
Ma il suo rientro pare essere questione di giorni.
L’unico KO da registrare è quello di Adriano Galliani, che si è rotto il metatarso del piede sinistro, che lo costringerà in stampelle per un mese.
Per fortuna non dovrà giocare, ma solo dirigere ottimamente la società come ha sempre fatto.

Dall’altra parte, invece, sembrano avere i problemi che avevamo noi lo scorso anno: Milito, Cambiasso, Pandev e Cordoba dovranno star fuori per un mesetto.

A San Siro va in scena dunque una partita importante.
I 3 punti, come sempre del resto, sono fondamentali, soprattutto ora che abbiamo raggiunto la vetta della classifica.

Non abbiamo ancora nominato il nostro avversario.
A San Siro arriverà il Chievo di Pioli.
Attenzione a non sottovalutare la squadra veronese.
Sui suoi 10 punti in classifica (1 in meno di noi) ne hanno guadagnati 6 fuori dalle mura amiche.
E non in campi proprio agilissimi.
Sia al San Paolo che a Marassi (sponda Genoa) il Chievo si è imposto per  3-1.
La squadra ha evidenti caratteristiche “da trasferta”.
Pioli ha dato seguito all’ottimo lavoro di Mimmo di Carlo: la squadra come lo scorso anno riesce a difendersi benissimo e, se possibile, riparte ancora meglio.
Ovviamente bisogna porre la nostra attenzione al solito Pellissier.
Ma attenzione perché Moscardelli e Bogliacino (unici due acquisti estivi che dovrebbero partire dall’inizio, oltre ad Andreolli) hanno dimostrato sin ora di essere giocatori interessanti.
A centrocampo la solita buona fase di interdizione del trio Bentivoglio – Marcolini – Rigoni posti davanti ad una difesa abbastanza solida, dove Mantovani è sicuramente l’elemento più interessante.
Attenzione anche al possibile utilizzo dei neo acquisti Fernandes (autore del gol di Svizzera-Spagna 1-0 dei Mondiali) e Constant.
Out per la sfida ci saranno Luciano, Sardo e De Paula.
Tre assenze non da poco per Pioli.
Si può quindi abbozzare una formazione dei veneti. 4-3-1-2 per Pioli:
Sorrentino ; Frey , Andreolli , Cesar , Mantovani ; Bentivoglio , Rigoni , Marcolini ; Bogliacino ; Pellissier , Moscardelli.
In fase di possesso Bogliacino agirà da vero e proprio trequartista.
Quando il Chievo dovrà difendersi, Bogliacino arretrerà sulla linea dei centrocampisti, portando il Chievo ad un più solido 4-4-2.
Dunque l’ex Napoli sarà di grande importanza tattica.

Veniamo a noi.

A dire la verità, in queste settimane di stop forzato le hanno provate tutte per distrarci da quelli che sono i nostri obiettivi.
Dall’addio di Ronaldinho a fantomatici acquisti a Gennaio, passando per il ritorno di Kaka e la pubalgia di Zlatan.
Tutte bufale messe in giro dai giornalisti per destabilizzare l’ambiente.
Ma credo che Allegri sia forte e preparato abbastanza per rimanere coi piedi ben saldi a terra e non badare per niente alle voci che girano.

Dal punto di vista dell’infermeria e dello stato di stanchezza, questa pausa ci ha aiutato tantissimo.
L’infermeria è vuota e, per un motivo o per l’altro, quasi nessun giocatore dei nostri 10 impegnato nelle varie partite nazionali, è stato impegnato per due partite.
I brasiliani Pato, Thiago e Robinho hanno continuato lo stage di Menezes: tanto allenamento (e per Robinho e Pato ci voleva proprio!) e due amichevoli, in cui tutti e tre hanno brillato.
Amichevoli svolte il giovedi’ ed il lunedi’, molto lontane dunque dalla sfida di San Siro.
Gli italiani Pirlo e Zambrotta hanno svolto una sola gara, quella di Belfas contro l’Irlanda: per la verità solo Pirlo ha fatto 90 minuti.
Ibra si è allenato fino al 12, data in cui ha svolto la sua unica partita di questa sosta: 90 minuti senza alcun problema.
Per quanto riguarda Yepes, Sokratis, Onyewu e Strasser, parliamo comunque di giocatori che non dovrebbero rientrare tra le scelte immediate di Mister Allegri.
Gli acciaccati Boateng, Bonera e Abbiati hanno tutti e tre recuperato.
Per tutti questi motivi, Allegri dovrebbe proporre per il primo anticipo della settima giornata gli 11 che ritiene titolari.
Quindi:
Abbiati in porta (con un minimo dubbio su Amelia, che all’ultimo potrebbe sostituire Christian per prudenza).
Nesta-Thiago Silva centrali di difesa, con Antonini(mascherato) sicuro del posto sulla sinistra.
Sulla destra dubbio tra Abate e Zambrotta, con il biondo terzino favorito.
A centrocampo Seedorf sicuro del suo impiego.
A Pirlo, Allegri non rinuncia facilmente.
Quindi Pirlo-Seedorf tandem sicuro di centrocampo.
Il terzo verrà fuori dal ballottaggio Flamini-Gattuso-Boateng, con Rino favorito sugli altri due.
Davanti pochi dubbi: prove generali per il Bernabeu: Ronaldinho trequartista dietro alle due punte Pato e Ibrahimovic.
Con Robinho pronto ad entrare nel secondo tempo se ce ne fosse bisogno.

Ora qualche precedente tra Milan e Chievo, partita “giovane” della nostra Serie A.

Da quando i veronesi militano nella massima serie, infatti, solo  8 volte hanno incontrato il Milan a “San Siro”
Queste le precedenti sfide a Milano tre le due formazioni:
2009/2010 28. Giornata AC Milan - Chievo Verona 1-0
2008/2009 12. Giornata AC Milan - Chievo Verona 1-0
2006/2007 27. Giornata AC Milan - Chievo Verona 3-1
2005/2006 33. Giornata AC Milan - Chievo Verona 4-1
2004/2005 32. Giornata AC Milan - Chievo Verona 1-0
2003/2004 27. Giornata AC Milan - Chievo Verona 2-2
2002/2003 24. Giornata AC Milan - Chievo Verona 0-0
2001/2002 13. Giornata AC Milan - Chievo Verona 3-2
6 vittorie rossonere e due i pareggi.
Mai il Chievo è riuscito ad imporsi sul Milan.
La partita piu’ bella(e quella con piu’ gol, assieme al 4-1 del 2006) è indubbiamente la prima.
Il giovane Chievo, matricola capolista guidata da Del Neri, stupisce tutti ed arriva a San Siro a fare la partita e con i gol di Cossato e Corradi mette in seria difficoltà la squadra di Ancelotti, che comunque grazie ai gol di Shevchenko e Inzaghi ribalta il risultato.
La partita piu’ emozionante è sicuramente quel 2-2 con gol di Shevchenko quasi 8 minuti dopo il 90’ minuto.
L’ultimo incontro ce lo ricordiamo tutti : Seedorf al 91’ ci regala una grande gioia: segna l’1-0 e porta la squadra di Leonardo a 10 giornate dal termine a – 1 dalla capolista Inter.
Gli ultimi 5 precedenti, comunque, ci vedono vincenti.

Ora il campionato, dopo le prime sei giornate, interrotte da due soste per le Nazionali, entra davvero nel vivo e fino alla sosta di Natale non ci si fermerà più.
Sembra una frase fatta: ma quando il gioco si fa duro (e ora lo diventerà) i duri iniziano a giocare.
Il Milan deve dimostrare di essere all’altezza e di poter essere competitivo su tutti i fronti.
E io, ne sono certo, lo farà… a partire dalla partita con il Chievo


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