l'analisi dell' ultima giornata di Gianpiero Sabato
Cala il sipario sul campionato di serie A che termina con la conquista dello scudetto numero 18 dell’Inter di Moratti, il quinto consecutivo, quarto sul campo.
Ha dovuto tribolare più del previsto la squadra di Mourinho per conquistare questo titolo, alla luce anche del livello della concorrenza.
Naufragata ben presto l’avversaria più accreditata della vigilia, e cioè la Juventus, si pensava che poca (o nessuna) resistenza avrebbero potuto opporre le altre contendenti, e cioè la Roma di Ranieri (rinforzata solo da due prestiti) ed il Milan di Leonardo (che ha più badato al bilancio che al resto).
Invece abbiamo assistito ad una volata bellissima, a tratti entusiasmante quando a marzo erano in tre racchiuse nello spazio di due punti.
Alla fine ha vinto a squadra più attrezzata, anche se la Roma si rammarica per quel secondo tempo contro la Samp in cui ha letteralmente buttato via uno scudetto.
Dopo la Coppa Italia e lo scudetto ora la Champions: settimana prossima c’è la competizione più importante in palio, ed i nerazzurri possono coronare una stagione indimenticabile.
La Samp riesce a conquistare l’ultimo posto disponibile per i preliminari di Champions League a scapito di un indomito Palermo, e riesce in un’impresa di cui non veniva accreditata alla vigilia.
Un plauso comunque ad entrambe le contendenti.
Ed allora ne approfittiamo per fare un bilancio definitivo del campionato.
Partiamo con le promosse.
Oltre alle prime 6 della classifica che meritano tutte la promozione (Inter, Roma, Milan, Samp, Palermo e Napoli), meritano una citazione le due neopromosse Parma (ottavo) e Bari (decimo), il Chievo di Di Carlo (salvezza ottenuta con grande tranquillità) ed il Catania (capace di una rimonta straordinaria).
Passiamo alle note dolenti.
Bocciata una delle peggiori Juventus della sua gloriosa storia nonostante le ingenti somme investite in estate; nota di demerito per la Fiorentina (incapace di fare in campionato quello che di buono ha fatto in Europa) e la Lazio (inaudito che si sia salvata solo alla penultima giornata).
Scontata anche la bocciatura delle retrocesse Atalanta, Siena e Livorno.
Rimandate Genoa ed Udinese, in linea con le attese il Bologna.
Grande applauso al capocannoniere del torneo Totò Di Natale, capace di un bottino complessivo di 29 reti.
Appuntamento alla prossima stagione