01.03.2010
l'analisi della 26^ giornata di Gianpiero Sabato

Chi si aspettava un turno pro Milan è stato accontentato a metà.
L'Inter, alla quale vanno solo fatti i complimenti per le condizioni psicologiche e di formazione con la quale è andata a Udine, porta via tre punti pesantissimi nella corsa scudetto.
Andata immediatamente in svantaggio, la squadra di Mourinho, anzichè arrendersi ad un "destino scritto" da più parti, ha reagito prima pareggiando e poi mettendo in cassaforte il risultato.
La fortuna della traversa colpita dai friulani all'ultimo istante? Aiuta gli audaci.
La Roma si porta in vantaggio di due gol sul difficile campo di Napoli ma non tiene conto dell'esperienza Milan proprio su quel campo ed alla fine è un pareggio che la allontana dalla vetta e dal secondo posto.
Il Milan fa il proprio dovere in casa contro una squadra, ormai, inesorabilmente sulla via della retrocessione.
La delusione di guadagnare punti scudetto viene mitigata dal mettere (quasi) a distanza di sicurezza quella Roma che aspetta i rossoneri sabato prossimo all'Olimpico.
In casa rossonera una sola grande preoccupazione che non è l'Inter (il campionato è ancora lungo) e riguarda Pato uscito anzitempo per un infortunio che lo potrebbe tener fuori proprio nel momento topico della stagione.
Per il resto c'è da segnalare la prima sconfitta della Juventus di Zaccheroni che si vede superare, in chiave qualificazione Champions, da un ottimo Palermo, la prima vittoria nel 2010 del Parma al Tardini, la vittoria per il prestigio regionale del Siena a Livorno.
Una giornata che doveva dare dei grandi segnali di cambiamento, si è conclusa con poche (ma significative) scosse di assestamento; ma il campionato, al vertice, sembra non aver ancora scritto la parola fine.
Alla prossima!



Le pagelle di Massimo Fontana


ABBIATI 6,5 - Svolge il suo compito con sicurezza e concentrazione. Puntuale e preciso nelle poche occasioni nelle quali viene chiamato in causa. Incolpevole sul gol, sembra colto di sorpresa su un tiro da fuori di Doni che sfiora l'incrocio nella ripresa.
 
BONERA 6,5 - Dovunque venga schierato da Leonardo, Daniele dà il suo contributo. Con i bergamaschi si piazza sulla destra ed è uno dei pochi che nei primi venti minuti di gara mostra la giusta determinazione. E' un pò sfortunato sul rimpallo che consente a Valdes di liberarsi al tiro per il gol, ma si rifà andando a conquistare un rigore dopo avere proposto e chiuso un triangolo con Pato. Premiato da Lippi con la convocazione per l'amichevole di mercoledì.
 
NESTA 7 - Nella prima parte di gara lo spauracchio Tiribocchi prova a sfondare dalla sua parte, ma ci mette poco a capire che è meglio girare al largo. La prestazione eccellente è la naturale conseguenza della ritrovata condizione fisica. Unica sbavatura nel finale quando valuta male una traiettoria e viene scavalcato dal rimbalzo del pallone.
 
THIAGO SILVA 6,5 - Quando Nesta va a pieno regime e fà il grosso del lavoro, il brasiliano mette il pilota automatico e si limita alle rifiniture. Come al solito si propone in avanti per rendersi pericoloso sui calci piazzati.
 
JANKULOVSKY 6 - Buon rientro a tempo pieno per il ceco. Discreta la fase difensiva, non si danna nelle proiezioni offensive.
 
BECKHAM 6 - L'inizio della gara è pessimo come quello di quasi tutta la squadra, quando il Milan inizia a carburare anche l'inglese comincia a sfoderare i suoi proverbiali lanci. Da uno di questi nasce la bellissima azione che sfocia nel vantaggio rossonero. Nel complesso dà la sensazione che gli manchi ancora qualcosa per tornare ad essere il giocatore ammirato lo scorso anno.
 
PIRLO 6 - Forse stà vivendo un periodo di transizione tattica. Fino a che gioca nella sua posizione classica offre un rendimento altalenante, spostato più avanti migliora la sua prestazione. Poco lucido nel finale quando, pur di non buttare via la palla, si fà chiudere sulla linea di fondo per poi servire pericolosamente un avversario al limite della nostra area.
 
AMBROSINI 6 - Quella con l'Atalanta non passerà alla storia come una delle sue migliori partite in carriera, probabilmente risente dell'infortunio patito a Firenze. Ci mette il consueto impegno ma è particolarmente impreciso e falloso. Sempre bravo negli inserimenti, su uno di questi mette l'assist sporco per l'1-0. Esce dopo poco più di un'ora.
 
GATTUSO 6 - Sostituisce Ambro al 66' e, con la solita grinta, "comunica" agli avversari che è meglio stare alla larga. Su un "non fallo" becca l'ammonizione che lo costringerà a saltare per squalifica la partita di sabato contro la Roma.
 
PATO 7+ - (Migliore in campo) L'infortunio è una brutta tegola per la squadra. Alla vigilia delle importantissime gare con Roma e Manchester non ci voleva proprio, speriamo che non sia una cosa lunga. Dal punto di vista realizzativo non potrebbe fare meglio, con la doppietta di ieri ha realizzato cinque gol nelle quattro partite di campionato giocate da quando è rientrato, anche la "presenza" in partita è in netto miglioramento rispetto alle precedenti esibizioni. Splendida la coordinazione in occasione dell'1-0
 
ABATE 6,5 - Entra al 79' al posto di Pato. Sono poco più di dieci minuti a risultato praticamente acquisito, ma Ignazio prende di petto quello che resta della partita rendendosi pericoloso con accelerazioni e cross, e dando una grossa mano a Bonera a tenere in sicurezza la fascia destra. Bravissimo.
 
RONALDINHO 6,5 - "Rischia" di sbloccare il risultato con una rovesciata nel cuore dell'area atalantina, fà vedere giocate che pochi al mondo si possono permettere e mette l'ennesimo assist per il 2-0 di Pato. Rimane nel vivo del gioco per un'ora, poi sbaglia il rigore (il terzo su sette) e quasi scompare dal campo nell'ultima mezz'ora.
 
BORRIELLO 6,5 - Solita prestazione generosa, ma forse è un pò stanco. Fallisce un'ottima occasione per sbloccare il risultato "strozzando" il pallone con il suo sinistro, ma ha il merito di ribadire in rete il rigore sbagliato dal Dinho. Premiato, giustamente, da Lippi con la convocazione in nazionale.
 
HUNTELAAR 6 - Entra al 74' per Borriello. Si dà da fare liberandosi brillantemente al tiro un paio di volte.
 
LEONARDO 6,5 - Quale e quanta sia la responsabilità del tecnico brasiliano nei pessimi primi venti minuti di partita non saprei dire. Decide di fare pochissimo turn-over limitandosi a Janku in campo e Abate in panchina. La squalifica di Flamini lo porta a programmare la staffetta tra Ambro e Ringhio, per il resto le scelte sono quasi obbligate. Decide di rischiare Thiago anche se diffidato, e alla fine ha ragione lui. Prossimo punto all'ordine del giorno sarà valutare e decidere le gerarchie dei rigoristi.

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